A parole tutti dicono di volere quanto chiedevano i programmi delle liste qui sopra, che si presentavano alle politiche circa un anno fa; però, come vedete dai voti , nei fatti solo 10.000 persone sono state coerenti.
Per fortuna i nostri parlamentari, in questi giorni, ci sono venuti incontro con una nuova legge elettorale che semplifica di molto le cose per i coraggiosi che sono ancora intenzionati a votare.
A questo link: http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Testi/AC0270.htm, trovate le proiezioni, applicate appunto alle scorse elezioni , che vedono solo tre partiti spartirsi i seggi (non contando la lista Monti).
Avendolo pubblicato su Facebook (su segnalazione di Riccardo Campi), so già che anche questo post sarà ignorato; per cui è giusto che chi governa non badi molto alle chiacchiere di un elettorato così irresoluto.
Sempre da FB un commento di Cristina Tralli su Bondeno:
“com’è possibile che il nostro paese fosse MOLTO più bello prima? I nostri amministratori, presenti passati e futuri, dovrebbero guardare tutte le foto di queste pagine e riflettere. E’ da qui che si parte, dalla bellezza in cui facevano vivere i loro cittadini. Ora mi viene solo da dire che tutti ma proprio tutti dovrebbero vergognarsi per aver ridotto Bondeno a come è oggi. Indignazione è la parola giusta per manifestare il mio dissenso e dispiaciuta per non essermi informata prima di come era il nostro paese. Grazie a tutti per le foto che postate, dovremmo mostrarle ai nostri figli ed insegnare loro com’era la nostra terra. Purtroppo nemmeno a scuola ci insegnano la storia dei luoghi in cui viviamo: Matilde di Canossa, ecc ecc. ecco mi piacerebbe che si ripartisse da qui, che si ricominciasse dallo studiare da dove veniamo per ricostruire dopo i disastri di tutti questi anni”.
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Per trovare un Governo formato da un unico partito bisogna risalire al 1924. Nella legislatura precedente il Capo del Governo si trovava a guidare una maggioranza composita formata da partiti e partitini. All’epoca si sentì l’esigenza di sbarazzarsi del ricatto dei piccoli partiti (cfr.Renzi n.d.r.) per consentire un’attività di governo più omogenea ed incisiva, in grado di realizzare le riforme di cui il Paese aveva bisogno. La soluzione trovata fu una nuova legge elettorale che correggesse quell’orribile sistema proporzionale che anche allora era considerato una sciagura da alcune parti politiche.
La legge Acerbo, attribuendo un enorme premio di maggioranza alla lista che avesse ottenuto un solo voto in più di tutte le altre liste, determinò la formazione del listone, che consentì a Mussolini di sbarazzarsi dei piccoli partiti e di catapultare alla Camera 355 deputati (più altri) da lui direttamente nominati. Un unico partito ebbe in mano le chiavi della maggioranza parlamentare e non tardò a trasformarsi in partito unico. Con la legge Acerbo fu cambiata la natura del Parlamento come istituzione rappresentativa e la Camera dei deputati fu trasformata in un bivacco di manipoli.
Tuttavia la legge Acerbo, pur mettendole nell’angolo, non riuscì ad impedire l’accesso al Parlamento delle forze d’opposizione perché non prevedeva le soglie di sbarramento per i partiti minori. Se Acerbo avesse adottato il metodo Verdini, Mussolini non avrebbe avuto bisogno di far uccidere Matteotti per sbarazzarsi dell’opposizione parlamentare; ci avrebbe pensato la legge elettorale a tenere fuori dalla Camera Matteotti e Gramsci.
estratto da http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=99421&typeb=0
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Dicono:”Nel Movimento 5 Stelle si parla di piccole comunità (i “meet-up”), di partecipazione e non di delega, i deputati si fanno portavoce dei cittadini, per massimo due legislature, e poi la democrazia diretta mira a cancellare proprio la “figura del capo carismatico”.
Di tutto questo io, almeno qui (d)a Bondeno, non vedo traccia…
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Con le elezioni del 4 marzo 2018 in parte si è cercato di riparare agli errori, ma (specialmente a Bondeno) siamo ancora lontani da un cambiamento di rotta.
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