Saranno i personaggi e le storie raccontate in “Vito recital” a dare ufficialmente il via alla stagione teatrale di Finale, che si terrà nel Teatro Tenda presso il Campo Robinson, struttura messa a disposizione da Emilia Teatro Fondazione e allestita dal Comune nell’ambito del progetto Scena solidale, in attesa di poter ridare vita al Teatro Sociale seriamente danneggiato dal sisma.
Domani, 4 dicembre, alle 21, il poliedrico Vito porterà in scena il testo di Maurizio Garuti, coinvolgendo gli spettatori in un mondo irresistibile che parla di infanzia e di “emilianità”. Donne e uomini padani, personaggi zavattiniani legati alla terra e quindi al buon cibo e all’amore, partendo da Bertoldo, passando per Zavattini e approdando al Fellini, di Amarcord e delle sue donne enormi. Storie vere e storie inventate; personaggi fantastici e personaggi reali. Tutti accumunati dall’essere surreali, dal vivere nel confine dell’assurdo.
Vivere in quel mondo dove la fame faceva i bambini e dove i circhi miseri di provincia erano costretti, durante le permanenze a cucinare i leoni che, essendo magrissimi, non sfamavano nessuno. La cucina dell’Artusi; quella delle città della bassa, ossia quella stessa pianura che Zavattini amava descrivere con una riga e che quando c’è la nebbia diventa un tutt’uno tra cielo e terra.
Vito, come gli altri artisti in cartellone, riceverà per la serata un compenso dimezzato, sostenendo così il lavoro portato avanti da Scena solidale nei territori emiliani colpiti dal terremoto.
Biglietto: 8 euro.
Abbonamenti a 7 spettacoli: 45 euro
Per informazioni:
ERT Fondazione: 059/2136045
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