28 settembre, 26 ottobre, 30 novembre, 28 dicembre 2013
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è uno dei 38 luoghi d’eccellenza della cultura italiana selezionati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’iniziativa “Una notte al Museo”
SABATO 26 OTTOBRE, alle ore 21.00 il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara invita tutti a un evento unico: SPINA RIVIVE! Le sale di Palazzo Costabili diventano il palcoscenico di alcune performance rievocative offerte dalla Moroeventi.com e dal gruppo storico “Figli del sole”.
Le prossime “Notti al Museo” sono in programma sabato 30 novembre, 28 dicembre 2013.
Orari
Dalle ore 20.00 alle 24.00.
Tariffe
Ingresso: euro 5,00 intero; ridotto euro 3,00
Gratuito
- Fino a 18 anni
- Over 65
Url dell’evento
Fino alla fine dell’anno, l’ultimo sabato di ogni mese, il museo riapre anche dalle 20 alle 24 con tante iniziative per rendere la fruizione della cultura la più ampia possibile e per offrire ai turisti che visitano il nostro Paese un’opportunità indimenticabile.
Dopo la normale apertura dalle 9.30 alle 17, il Museo Archeologico Nazionale riapre dalle 20 a mezzanotte (ingresso € 5,00) per ospitare performance musicali e visite guidate.
SABATO 26 OTTOBRE, alle ore 21.00 il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara invita tutti a un evento unico: SPINA RIVIVE! Le sale di Palazzo Costabili diventano il palcoscenico di alcune performance rievocative offerte dalla Moroeventi.com e dal gruppo storico “Figli del sole”.
Le prossime “Notti al Museo” sono in programma sabato 30 novembre, 28 dicembre 2013.L’archeologo Valentino Nizzo accompagnerà i visitatori fra le spire del tempo in quella che è stata l’età dell’oro dell’antica città di Spina mentre i materiali esposti nelle vetrine del Museo diventeranno strumenti e oggetti della vita quotidiana nelle mani dei rievocatori.La serata sarà allietata dalla musica del Duo Avalokiteshvara, composto da Patrizia Boniolo all’arpa e Guido Facchin alle percussioni. Come in una fiaba, Spina, la bella addormentata, si sveglierà dunque alsuono delle voci degli Etruschi e dei Greci che la abitavano.