Country-hospital

«Abbiamo ottenuto un buon risultato, di concerto con l’ente commissariale e la Regione, per il riassetto complessivo delle strutture sanitarie di Bondeno». Non nasconde la soddisfazione, il sindaco di Bondeno, Alan Fabbri, per l’accordo trovato mercoledì in Regione. Nel quale si è messo nero su bianco per quel che riguarda il progetto del recupero del Borselli, con i posti di Rsa e della casa protetta, che saranno incrementati da quelli del country-hospital. Una particolare tipologia di assistenza, gestita dai medici di medicina generale, che ha iniziato ad essere presa a modello anche in Italia, a seguito delle mutate condizioni: invecchiamento della popolazione, aumento di cronicità e così via. L’ospedale Borselli sarà oggetto di interventi di miglioramento sismico che potranno prevedere la demolizione e la costruzione di nuovi corpi di fabbrica. «L’edificio ristrutturato e migliorato nella sua disposizione planimetrica sarà in grado di ospitare anche le funzioni della Casa della Salute – spiega Fabbri – Partiranno tanti servizi che andranno incontro alle esigenze del territorio, così come stabilito dalla conferenza sociosanitaria: dall’offerta poliambulatoriale, al laboratorio analisi; dalla radiologia, al centro prelievi. Il progetto della Casa della Salute crescerà nella nostra realtà, sulla base delle esigenze della popolazione e di un lavoro di team». L’intesa sulle modalità di procedere e sui contenuti del riassetto dei servizi sociosanitari, già approvato dalla conferenza territoriale, è stata sancita mercoledì pomeriggio in Regione, a Bologna, al termine di un incontro che ha visto protagonisti il sindaco di Bondeno, Alan Fabbri, l’assessore regionale alla sanità, Carlo Lusenti, ed il sottosegretario Alfredo Bertelli, in rappresentanza del commissario Errani. «La Regione si è impegnata a finanziare l’importante progetto attraverso fondi che rientrano nel piano triennale per la ricostruzione – dice Fabbri – e con altre risorse derivanti dal fondo regionale destinato alla creazione della Casa della Salute a Bondeno. Naturalmente – spiega Alan Fabbri – il progetto di riconversione e ristrutturazione della struttura danneggiata dal sisma del 2012 avrà i suoi tempi: si parla di due anni. Non a caso, nell’incontro tra le parti svoltosi mercoledì, si è ipotizzato anche di come gestire il transitorio, secondo una pianificazione aziendale e distrettuale, garantendo la funzionalità di alcuni servizi fondamentali che andranno collocati nelle sedi idonee».

Scavi archeologici a Pilastri

Il ritrovamento di alcuni strati risalenti all’Età del Bronzo, nei saggi di scavi preliminari serviti poi alla costruzione della nuova scuola di Pilastri, avevano riscoperto l’interesse per il sito dei Verri. Un appezzamento di terreno ritenuto tra i più ricchi di reperti, appartenenti al periodo dei cosiddetti “Terramaricoli”. Ora, quel percorso di ricerca storico-archeologica continua, con un incontro che ha interessato mercoledì 18 settembre, in municipio, l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi, le associazioni di Pilastri e le insegnanti delle scuole, servito per organizzare l’inizio degli scavi con la Soprintendenza ai beni archeologici. Un progetto partito un anno fa, proseguito con il Bundan Celtic Festival, e che ora entra nella sua fase più stimolante: quella della ricerca dei reperti. La delibera numero 66 del Comune ha infatti disposto, di concerto con la Soprintendenza, lo stanziamento di 6mila euro per la realizzazione di un progetto destinato alla valorizzazione del patrimonio archeologico di Pilastri.

Gianni Cestari a Villa Spada

Al Museo Storico Didattico della Tappezzeria “Vittorio Zironi”

GIANNI CESTARI E IL BESTIARIO DI VILLA SPADA a cura di Graziano Campanini e promossa dalla Biblioteca Oriano Tassinari Clò. Cestari, utilizzando le carte, strumento principe di ogni biblioteca, realizza una serie di animali fantastici che ripercorrono le atmosfere passate e le geografie descritte nei poemi cavallereschi (dal 17 settembre fino all’8 ottobre)

Museo Storico Didattico della Tappezzeria “Vittorio Zironi” _ Via di Casaglia 3 _ 40135 _ Bologna
Apertura straordinaria per Artelibro VENERDI’ 20 e SABATO 21 SETTEMBRE dalle 18 alle 21

l Museo è aperto con il seguente orario

Martedì-Domenica |  9:00 – 13.00

Giorni di chiusura:

Lunedì | Agosto | Festivi infrasettimanali

Costi:

INTERO 5€

RIDOTTO 3€

(15 e 18 anni, over 60, universitari e gruppi di studenti con accompagnatore)

Gratuito per i minori di 14 anni

Il gorilla quadrumàno

Visto che se ne parla su FB, lo rimetto in evidenza (10-12-13)

Era un gruppo teatrale che fu ospitato anche a Bondeno (gli abitanti di Stellata probabilmente se lo ricorderanno) negli anni ’70, ideato da GIULIANO SCABIA di cui riportiamo alcune note bio-bibliografiche,  in quanto sarà presente a Vignola,  Venerdì 20 settembre, alle 17.30, nell’ambito del festival della poesia.

Giuliano Scabia [Padova, 1935), poeta, drammaturgo e romanziere, è stato per molti anni docente al DAMS di Bologna ed è un originale protagonista del teatro italiano. Dopo alcune collaborazioni con Luigi Nono, è stato uno degli iniziatori del Nuovo Teatro e l’ideatore di situazioni teatrali e comunitarie memorabili, come quelle dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste (raccontata in Marco Cavallo, Einaudi, 1976), o quella con un gruppo di attori-studenti attraverso l’Appennino emiliano (di cui parla nel libro Il Gorilla Quadrumano, Feltrinelli, 1976), Si è poi dedicato al ciclo del Teatro Vagante, un teatro raccontabile oltre che rappresentabile, recitato in piccole comunità che si formano per ascoltare seguendolo a volte in lunghe camminate nei boschi. Il lavoro sulla lingua compiuto attraverso la ricerca teatrale è confluito anche in romanzi come In capo al mondo [Einaudì, 1990], Nane Oca (Einaudi, 1992), Lorenzo e Cecilia (Einaudi, 20001, Le foreste sorelle (Einaudi, 2005), Nel 1995 ha pubblicato Il poeta albero (Eìnaudi), poesie e disegni (a trent’anni di distanza dalla prima raccolta, Padrone &i Servo], e nel 2003 Opera della notte, libri di poesie in cui è racchiusa la forma più intensa del suo itinerario di scrittore, Nel 2012 è uscita la raccolta Canti del guardare lontano [Einaudi]. È stato insignito di numerosi e prestigiosi riconoscimenti, come i premi Ubu e DAMS per il teatro, e il Metauro per la poesia.

Convegno e mostra al MART

8 settembre 1943
Gli Internati Militari Italiani

Mart Rovereto
05 settembre 2013 / 29 settembre 2013
“Appare singolare la determinazione con la quale precocemente, sin dai mesi della prigionia, i più consapevoli tra gli internati si prospettarono il rifiuto di ogni rivendicazione reducistica e al tempo stesso la salvaguardia della memoria dell’esperienza della quale erano protagonisti “
Enzo Collotti
A
l Mart una mostra ricca di documenti inediti e un convegno con studiosi italiani e tedeschi per riflettere sulle drammatiche vicende dell’armistizio di settant’anni fa

Il Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, in collaborazione con il Laboratorio di storia di Rovereto, l’Accademia Roveretana degli Agiati, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, il Dipartimento di storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, la sezione di Rovereto e Vallagarina dell’ANPI, propone due iniziative, una a carattere espositivo e un convegno, volte a celebrare il settantesimo anniversario della giornata dell’8 settembre 1943, data del proclama dell’armistizio di Cassibile e del conseguente sbandamento delle forze armate italiane.

La mostra – visitabile dal 6 al 29 settembre al Mart, nel foyer dell’Archivio del ‘900– è a cura del Laboratorio di storia di Rovereto. Racconta la drammatica vicenda degli Internati Militari Italiani (I.M.I.) e quella dei trentini (10.000, di cui circa 700 deceduti nei campi di prigionia), utilizzando materiali dell’epoca, proposti nella loro integrità e forza documentaria: biglietti gettati da “treni strettamente sorvegliati”, e diretti verso l’ignoto, con la speranza che uomini e donne di buona volontà li avrebbero raccolti e consegnati; fotografie scattate nei campi da prigionieri consapevoli che, con quel gesto, stavano rischiando la morte; pagine di diari scritti nelle baracche; frammenti di lettere spedite dai campi ai familiari; piccoli oggetti, documenti, disegni, reliquie laiche di quella lunga stagione di sofferenza. Gli oggetti saranno esposti con un allestimento nel quale grande spazio verrà riservato alle immagini e alle parole degli “Internati Militari Italiani”, testimonianze di una vicenda tragica che pose fine alle vite di molte persone, lasciando nei sopravvissuti un ricordo indelebile di abbandono e dolore.

Il convegno chiamerà a raccolta studiosi italiani e tedeschi che si confronteranno sul tema “L’8 settembre 1943, gli I.M.I. e le prigionie degli italiani”. I lavori si terranno nella sala conferenze del Mart di Rovereto nei giorni 5 e 6 settembre.
In parallelo a questi eventi, la Biblioteca civica “G. Tartarotti” di Rovereto propone inoltre una mostra bibliografica sulla tematica.

Le  iniziative, che si caratterizzano come bilancio e rilancio storiografico, divulgazione delle conoscenze e racconto pubblico di una storia rimossa e che avranno rilevanza nazionale, trovano una sede ideale nel Mart di Rovereto, che conserva nei propri archivi numerose testimonianze di quegli anni cruciali per la storia europea.

Convegno 5-6 settembre

Mart, Sala conferenze

Inaugurazione mostra Giovedì 5 settembre ore 17:30
Mart, Foyer dell’Archivio del ‘900

Mostra 6-29 settembre
Mart, Foyer dell’Archivio del ‘900