Omologazione mediatica

Con l’articolo sotto riportato, aprivamo un blog di approfondimento a bondeno.com;  a differenza di quest’ultimo, in soli due anni, ha superato la cifra di centomila visite. (Chi ha orecchi per udire oda)

Massimo Ragnedda,  è un docente universitario, del quale abbiamo pubblicato nel 2002 un suo libro sullo stesso argomento.

http://uac.bondeno.com/afenice/vetrina/ragnedda.htm

“Ogni epoca ed ogni società, per quanto piccola, propone e fornisce ai suoi membri, attraverso le proprie istituzioni, gli strumenti interpretativi con i quali ela­borare i dati che provengono dall’esterno. Per essere ancora più precisi: ogni epoca e società fornisce i “propri” strumenti interpretativi. La particolarità della nostra epoca, caratterizzata dall’avvento dei mass media e dalla diffusione degli stessi messaggi e valori a livello globale, sta nel fornire gli stessi strumenti interpretativi e gli stessi parametri di valutazione ai cittadini. Hardt e Negri in Impero (2002: 48) parlano di un sistema che «costruisce le fabbriche sociali che svuotano o rendono inefficaci le contraddizioni; crea situazioni in cui, prima di neutralizzare le differenze con l’uso della forza, cerca di assorbirle in un insignificante gioco di equilibri che si generano e regolano da soli».
Questo non significa in nessun modo che non esistono voci discor­danti o alternative, ma più semplicemente che i messaggi che esaltano, anche in maniera trasversale e indiretta, le virtù del sistema neoliberi­sta e consumista troveranno più spazio per diffondersi e tenderanno ad influenzare, in misura maggiore rispet­to alle idee antagoniste, il nostro sistema percettivo. Dunque questi “assordanti messaggi”, solo apparentemente invisibili, ci permeano e ci influenzano nella nostra crescita offrendoci costantemente e ripetu­tamente valori e modelli di riferimento che impariamo a fare nostri sin dalla più tenera età.
Nel mondo accademico sono molti gli studi sul “consumo dei media” che hanno messo in evidenza come i bambini tendono a trarre dai media lezioni di vita che collegano e connettono alla loro esperien­za. Alcuni di questi studi hanno chiaramente messo in luce come la presentazione siste­matica e continua di alcune immagini della vita sociale tenda a pla­smare e influenzare le aspirazioni dei bambini che fanno propri i valori e modelli culturali provenienti dall’esterno. Questa influenza è molto incisiva in quanto agisce nel periodo più delicato della crescita e della formazione della personalità e dei modelli culturali di riferimen­to. Così facendo tendiamo ad interiorizzare un’unica visione del mon­do, veicolata ed amplificata dai mass media e dall’industria culturale: idea del mondo che rinforza lo status quo e la situazione di privilegio nella quale si trova l’èlite al governo. Essa, infatti, possedendo i main media, e più in generale l’industria culturale, ha tutto il vantaggio a fornirci – attraverso film, notizie, pubblicità, gossip e intrattenimento – un’unica visione della “realtà”. Il nostro mondo, quello che ha come unico parametro di giudizio la crescita infinita del PIL e del consumismo (non è un caso che tutti i governi del mondo occidentale si pongono come obiettivo primario della loro attività di governo la crescita del PIL), viene oramai accettato non solo come il migliore, ma come l’unico mondo possibile.
Il no­stro io più profondo, i nostri sentimenti e le nostre ambizioni, i nostri desideri e le nostre fobie solo in parte nascono spontaneamente in noi, e molto più spesso sono invece il frutto del processo di colonizzazione del nostro immaginario. Tale processo sarà tanto più efficace quanto maggiore sarà l’esposizione, inconsapevole e volontaria, a questi messaggi; così come sarà più forte quanto minore è la nostra capacità critica di elaborazione delle informazioni e degli input provenienti dall’esterno. Si nota una tendenza all’omogeneizzazione non tanto dei prodotti, ma della richiesta degli stessi beni. Le nostre opinio­ni, i sogni, le ambizioni e più in generale tutto quello che per noi è quanto di più intimo e personale possediamo, proviene in realtà dall’esterno ed in modo particolare dal mondo mediatico. Questo comporta, data l’u­niformità dei messaggi mediatici a livello globale, una tendenza: un’u­niformità dei desideri e delle opinioni, che inizia sin dalla più tenera età. «Nel linguaggio delle istituzio­ni – come fa notare Goodman (1995: 225) – un bambino ascolta e percepisce un’unica visione del mondo. Tutti i media non fanno che esprimere e confermare un solo, grande comune denomina­tore che investe la formazione dell’opinione e il gusto».
Resta pur vero che tale rischio è in parte mitigato dall’esistenza di altre forze e istitu­zioni che influenzano gli individui e la formazione delle loro opinioni, in primis la scuola e la famiglia, spingendole in altre direzioni che non siano solo quelle imposte dai media commerciali. Resta però il fatto che i media  svolgono una funzione primaria come agenti di socializ­zazione e di educazione valoriale poiché è anche attraverso i media che i bambini si affacciano nel e sul mondo, interiorizzando principi e valori che li accompagneranno nel processo di crescita e di passaggio all’età adulta.”


28 giugno 2011

Se Bondeno piange…

Comacchio non ride:

http://www.piuweb.net/regioni/emilia/comacchioriorganizzazione-ospedale-san-camillo-il-sindaco-e-una-farsa/

In realtà la mia opinione personale è che sia proprio perché la popolazione si dimostra più interessata a fiere,  sagre e mercati,  che a problemi quali sanità, occupazione ecc., che i vertici amministrativi si possono permettere di ignorarne tranquillamente le esigenze ( non manifeste).

L’unico modo di manifestare oggi è astenersi da questo genere di manifestazioni.

Swing ad Ascona

L’ultimo concerto degli Ascona Specials 2013 vede protagoniste The Puppini Sisters un trio vocale femminile che incarna la tradizione dal canto a cappella stile swing e jazz anni ’40. Come le Andrews Sisters portarono il genere al top tra il ’38 e il 51′, le Puppini sono diventate in tutto il mondo sinonimo di swing-pop di alta qualità. Il trio è stato fondato da Marcella Puppini, bolognese trasferitasi a Londra, che dopo aver studiato Fashion design alla St. Martin School of Art si è iscritta al Trinity College of Music di Londra, dove ha conosciuto le altre due componenti originarie, Rosanna Shura – più tardi sostituita da Stephanie O’Brien – e Kate Mullins. L’ispirazione è venuta a Marcella dal film di animazione Appuntamento a Belleville (Belleville Rendez-vous). Nel Luglio 2012 Stephanie O’ Brien è stata sostituita da Terrianne Passingham, talentuosa cantante (combina l’amore per l’old school al background goth/punk) e musicista (suona il flauto e il saxofono). In otto anni di carriere le Puppini Sisters hanno ricevuto apprezzamenti dai molti fan come il principe Carlo e Cyndi Lauper, hanno vinto dischi d’oro e di platino, hanno suonato sui più importanti e prestigiosi stage (come l’Olympia di Parigi e The Shepherd’s Bush Empire) e hanno collaborato con numerose band, sia nel panorama Elettro Swing che nel Jazz tradizionale. Nei primi due album, Betcha Bottom Dollar (2006) e The Rise and Fall of Ruby Woo (2007) le cantanti hanno riarrangiato in chiave jazz i grandi classici e le hit degli anni ’30 ,’40 e ’50. Dopo Christmas with the Puppini Sisters del 2009, disco di cover natalizie, sono state invitate a duettare con Michael Bublè nel suo album Christmas del 2011 e di recente ancora nello show natalizio 2012 del cantante. Il 7 novembre 2011 il trio ha pubblicato Hollywood, interamente composto da cover di canzoni tratte da colonne sonore.

http://www.jazzascona.ch/index.php/programma/band-artisti/486-the-puppini-sisters-june-27-ascona-special-ita

Usare internet per capire il terremoto

La Regione Emilia Romagna, insieme ad ANCI ha aderito alla proposta fatta da organizzazioni della società civile di creare un sistema che, oltre ai controlli istituzionali, usi le tecnologie e la formazione dei cittadini per impedire che la ricostruzione sia un affare per la criminalità organizzata. Come? In due modi:
1) piattaforma web che traccia danni e donazioni attraverso un sistema di condivisione dei dati: http://www.openricostruzione.it/
2) percorso di formazione dei cittadini in materia di appalti che ActionAid sta realizzando in 5 comuni fra cui Bondeno: http://blog.openricostruzione.it/
L’idea è che i cittadini, qualora formati, possano aiutare le istituzioni nel presidiare e raccontare ciò che accade nel territorio.
Il percorso di formazione si articola su 3 moduli: fotogiornalismo, data journalism e formazione giuridica sulla materia degli appalti.
Non vogliamo formare ingegneri o geometri ma creare le condizioni per il rafforzamento di una cittadinanza attiva informata e consapevole.
Sabato 29 giugno:
Ore 09:30 – 13:00, usare internet per capire il terremoto
Sala Consiliare del Comune di Bondeno
Ore 14:30 – 19:00, come funziona un appalto pubblico
Sala azzurra – Spazio 29 – Via Vittorio Veneto 29 ,  Bondeno

In allegato invito e brochure di presentazione dell’intero progetto

Terremoto alle 12.33

Bisogna andare a cercare i dati negli USA, ma una scossa di 5.1 c’è stata oggi a Fivizzano e si è sentita anche da noi; quando l’INGV si libererà, forniremo aggiornamenti.

Nel frattempo la notizia corre sul web: http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/21-giugno-2013/terremoto-scossa-avvertita-emilia-2221782675965.shtml

Sono stati finora quasi una ventina gli eventi che sono stati registrati dalla Rete Sismica Nazionale dopo l’evento di magnitudo Ml 5.2 delle 12.33 che ha interessato alcuni Comuni tra le Province di Lucca e Massa, in Lunigiana. Di questi l’evento di magnitudo maggiore, Ml 4.0, si è verificato alle ore 14.12 (italiane)  a nord-est dell’epicentro del terremoto delle 12.33.  Altri 4 eventi hanno avuto una magnitudo maggiore o uguale a 3.0.

Mappa

http://ingvterremoti.wordpress.com/2013/06/21/aggiornamento-sequenza-sismica-in-lunigiana-ore-14-20/

Senza presente

550 ° del Frammento Parsons-Scheide
Bondeno e il suo patrimonio culturale tra passato e futuro

Convegno nazionale 23-24 giugno 2013
Pinacoteca Civica “G. Cattabriga” di Bondeno
Programma :

Domenica 23 giugno 2013 ore 16,00
BONDENO NEL QUATTROCENTO
Tra storia, arte e archeologia

ore 16,00 Saluto delle Autorità
ore 16,15 Enrico Peverada “Don Francesco da Fiesso arciprete di Bondeno (1451- 1483)”
ore 16,45 Aldo Galli – Matteo Mazzalupi “Sulle tracce di don Paolo Moerich, chierico e scultore”
ore 17,15 Simone Bergamini – Daniele Vincenzi “Frammenti del Rinascimento bondenese: fra cronaca e archeologia”
ore 17,45 Mauro Calzolari “ Topografia del castello di Bondeno dal XIV secolo agli inizi del XVI: il contributo delle fonti scritte”
ore 18,30 Andrea Calanca “Strutture difensive e manufatti idraulici del castello di Bondeno dal XVI secolo alla metà del XVIII”

Lunedì 24 giugno 2013 ore 16,00
UNA TERRA DI LIBRI.
Tipografi ed editori tra Bondeno e Ferrara

ore 16,00 Saluto delle Autorità
ore 16,15 Piero Scapecchi “Il frammento Parsons-Scheide e gli inizi della tipografia in Italia”
ore 17,00 Lorenzo Baldacchini “Volgare o latino?

L’apparition du livre tra Bondeno e Subiaco”

ore 17,45 Daniele Biancardi “Giovanni Mazzocchi, cartolaio, libraio ed editore di Bondeno a Ferrara e Mirandola”
ore 18,15 Zita Zanardi “Il moderno per l’antico”

CON LA PRESIDENZA DI Rosaria Campion

Un esempio da seguire

People who watch things happen

People who watch things happen
Simona Paleari

Pegognaga (MN)

presso
Centro CUlturale Livia Bottardi Milani
Piazza Vittorio Veneto 14
Pegognaga (MN)

vernissage
venerdì 21 giugno ore 18.00

orari
martedì 14.30-18.30
venerdì 14.30-18.30; 20.30-22.30
mercoledì e giovedì su appuntamento

biglietti
ingresso libero

a cura di
Benedetta Alfieri

21 Giugno – 31 Luglio 2013

Foto di Simona Paleari

La fotografia contemporanea arriva a Pegognaga

Cinque mostre personali programmate fino all’inverno 2013-14
per illustrare le RICERCHE PREGRESSE dei FOTOGRAFI coinvolti nella campagna fotografica
del FONDO ARCHITETTURA RAZIONALISTA, progetto DOMInUS

People who watch things happen è la prima di cinque mostre personali di fotografia che si susseguiranno fino al prossimo inverno all’interno del Centro Culturale Livia Bottardi Milani di Pegognaga. Le mostre, curate da Benedetta Alfieri, direttore scientifico del progetto Costituzione e la promozione del Fondo architettura razionalista – azione inserita nel Progetto DOMInUS, Distretto Culturale promosso e realizzato da Fondazione Cariplo e gestito da Consorzio Oltrepò Mantovano -, presentano al pubblico le ricerche pregresse degli autori coinvolti nella campagna fotografica di documentazione e interpretazione delle architetture razionaliste nell’Oltrepò mantovano.
La prima mostra, People who watch things happen di Simona Paleari, che verrà inaugurata il prossimo 21 giugno e resterà visitabile fino a tutto il 31 luglio 2013, presenta una ricerca fotografica durata due anni che coinvolge la piena contemporaneità in un dialogo serrato tra ritratti e fotografie di paesaggio, persone e luoghi, dimensione pubblica e privata, luoghi e non luoghi che finiscono per creare un racconto suggestivo di una condizione esistenziale fortemente influenzata da televisione, cinema, internet.
In mostra anche il premiato video Costellazioni.

La mostra personale di Simona Paleari è accompagnata dal primo numero dei Quaderni del Centro Culturale, una collana che intende raccogliere le proposte più interessanti di ogni stagione culturale del Centro di Pegognaga. Una selezione di fotografie del progetto è accompagnata da un’intervista all’autrice.

“La fotografia approda a Pegognaga grazie al Fondo architettura razionalista”, ha dichiarato Vanni Marchetti, Assessore alla Cultura, “la mostra personale di Simona Paleari è l’occasione per dar conto dell’attenzione che il Centro Culturale Livia Bottardi Milani, attraverso l’Assessorato, intende dare anche alle arti visive e alla fotografia contemporanea in particolare.”

MMT a Ferrara

“La disoccupazione è un crimine contro l’umanità”: questa frase sarà pronunciata in tutta Italia dal
10 al 22 giugno da Warren Mosler, quando l’economista americano, fondatore della Modern Money
Theory (MMT), percorrerà da sud a nord lo Stivale. Al suo fianco ci sarà Paolo Barnard, giornalista
che ha introdotto per primo in Italia i temi della ME-MMT (Mosler Economics Modern Money Theory)
come strumento di salvezza economica per l’Italia. I due relatori saranno ospitati di regione in regione
dai gruppi regionali degli attivisti che da mesi, anni, studiano e divulgano sul territorio i contenuti
della ME-MMT.
Warren Mosler da decenni è considerato uno dei più autorevoli esperti al mondo in materia di sistemi
monetari e gestione del debito di Stato. La Mosler Economics, da lui elaborata oltre vent’anni fa, si
fonda sull’analisi del funzionamento dei sistemi monetari con moneta sovrana, e propone un utilizzo
delle potenzialità di questi sistemi orientato al raggiungimento del pieno godimento dei diritti sociali,
piena occupazione, prosperità e benessere della collettività.
Si inizia il 10 giugno a Montalto Uffugo (Cs), luogo diventato simbolo della protesta di un commerciante:
Roberto Corsi, che ha esposto sulla sua vetrina il cartello con scritto: “Non pago il pizzo ad uno Stato
usuraio. ME-MMT, grazie Paolo Barnard”.
Il tour prosegue a Cagliari, l’11 giugno, a Caltanissetta e a Palermo il 13, e risale lo Stivale a Roma il 14,
Avezzano il 15, Santa Maria degli Angeli (Pg) il 16, Recanati il 17, Siena il 18, Varazze (Sv) il 19,

Ferrara il 20, alle 20.30, sala cinema apollo

Treviso il 21 per terminare a Cantù (Co) il 22 giugno.
Mosler e Barnard incontreranno migliaia di cittadini, imprenditori, lavoratori ed esponenti delle
amministrazioni locali. Proporranno, contro i drammi causati dall’Eurozona, l’adozione degli strumenti
della ME-MMT: la scienza economica al servizio della popolazione e dell’economia reale.
I Temi del Tour sono: la spiegazione del corretto funzionamento e utilizzo dei sistemi monetari a moneta
sovrana; la spiegazione del perché l’Eurozona sta annientando l’economia reale e della inevitabile
distruttività delle ricette di austerità autoinflitte; la proposta ME-MMT: l’adozione del Programma di
Salvezza Nazionale ME-MMT e predisposizione di strumenti fiscali immediatamente disponibili e
utilizzabili per sostenere amministrazioni locali e imprese nell’immediato.
Gli autori del Programma di Salvezza Nazionale ME-MMT non percepiranno alcuna parcella, le spese
organizzative saranno coperte dalle donazioni libere, mentre l’organizzazione dei singoli eventi sarà
gestita interamente dagli attivisti dei gruppi regionali.

Per informazioni: Angelo Cordaro, coordinatore regionale Comitato Promotore ME-MMT Emilia Romagna, +39 335 6338772; Andrea Gilli, referente GT ME-MMT Ferrara, cellulare +39 328 3064133
http://www.youtube-nocookie.com/v/BRsCvHFP1U0?version=3&hl=it_IT

Premio tesi di laurea

UN PREMIO PER LA MIGLIOR TESI DI LAUREA SULL’OSPEDALE “BORSELLI”

1913-2013-A cento anni dall’Istituzione dell’Ospedale civile ” F.lli Borselli” di Bondeno l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Bondeno,  bandisce un concorso finalizzato a premiare la migliore ” tesi di laurea” realizzata sull’argomento, quale  frammento locale dell’evoluzione sociale, istituzionale e scientifica dall’unità d’Italia ad oggi , con anche alcuni riferimenti al passaggio dall’assistenzialismo benefico al servizio sanitario moderno
Le tesi di laura dovranno essere realizzate e consegnate al Comune di Bondeno- Servizio Istruzione entro il 30 aprile 2014 .

Ad una Commissione di esperti, nominata dal Comune di Bondeno, sarà affidato il compito di valutare le tesi di laurea pervenute e di scegliere la migliore .

Al vincitore sarà riconosciuto un premio di € 500,00.

Annullo filatelico

Il Circolo Filatelico Numismatico Finalese parteciperà a Finalestense, ricordando gli 800 anni dall’innalzamento della “Torre dei Modenesi” con uno speciale annullo postale realizzato per l’occasione.

Il luogo dell’ufficio postale distaccato sarà in via Piazza Verdi, all’altezza del numero civico 1, all’interno di un gazebo (9×4) predisposto dal circolo, che resterà nello stand per tutta la durata di Finalestense con una piccola mostra di documenti antichi, annulli postali e monete della collezione finalese. L’annullo sarà disponibile su una cartolina speciale realizzata dal socio del circolo, il famoso artista finalese Mario Cavani, autore anche del bozzetto postale.

“Come disegnato nell’annullo, -l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri-, auspichiamo che uno dei simboli di Finale Emilia: La Torre dei Modenesi venga riedificata al più presto”.

La torre fu costruita dal Comune di Modena nel 1213. In quell’anno i ferraresi concedettero ai modenesi di costruire una nuova fortificazione nelle terre di confine: la Torre in Finale venne così denominata Torre del Popolo di Modena (dei modenesi).

Nel 1310, a seguito dei gravi danni arrecati dall’assedio posto dai Ghibellini modenesi, venne completamente ricostruita.

Nel 1526, per concessione ducale, vi fu collocato l’orologio pubblico. Il meccanismo attuale (fino al 20 maggio 2013) risale ai primi anni del Novecento.

La Torre, chiamata anche dell’orologio, era dotata di un’edicola superiore che conteneva la più grande campana di bronzo di Finale (1055 kg), rifusa nel 1770.

Questa torre, dichiarata nel secolo scorso monumento nazionale, era parte integrante della struttura difensiva urbana, ed era collegata ad un’altra torre minore (una torre d’angolo in Via Torre Portello n.19), attraverso quanto resta delle antiche mura medioevali della città, oggi inglobate dalle abitazioni prospicienti Via Torre Portello.

La Torre era alta 32 metri e non era più, prima del terremoto, aperta al pubblico.