
Il colmo di piena del Po ha raggiunto nel corso della notte la sezione di Pontelagoscuro e il Delta del Po con valori prossimi o poco superiori alla soglia 3.
A Pontelagoscuro il colmo è transitato con 2,35 m sullo zero idrometrico, a Polesella con 7.67 m s.z.i., a Cavanella (Po di Venezia) con 4.26 m s.z.i., ed ad Ariano (Po di Goro) con 3.12 m s.z.i. (elevata criticità).
I livelli del fiume Po nel tratto di monte e fino alla sezione di Cremona sono rientrati sotto le soglie di criticità e nel tratto tra Casalmaggiore e Borgoforte vi è un progressivo calo che porterà nelle prossime 24/36 ore ad un ritorno dei valori alla normalità.
Fino al rientro sotto le soglie di criticità è sconsigliata per motivi di sicurezza la navigazione da diporto e si raccomanda attenzione e prudenza nelle aree golenali aperte e in generale nelle zone prospicienti il fiume.
Prosegue l’azione di monitoraggio e controllo da parte di AIPo, in coordinamento con i Centri funzionali delle Regioni, le strutture della Protezione Civile, gli Enti locali e gli altri Enti preposti.
Nessuno sembra domandarsi se le mutate condizioni climatiche del nostro paese abbiano origini solo “naturali” o se l’aumentato tasso di anidride carbonica ne sia l’unica causa; ad ogni modo una plausibile ipotesi (che è stata anche argomento di uno dei tanti film “apocalittici”) è che la Corrente del Golfo del Messico ci abbia abbandonato.
Leggi in proposito: http://carlobertani.blogspot.com/2013/05/ma-piove-piove.html
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