Non solo klezmer
II ruolo della cultura ebraica nella formazione del tango e del jazz.
La storia e la cultura del popolo ebraico sono sempre state segnate da due tendenze opposte: la volontà di autonomia da una parte, e quella di integrazione dall’altra. Di ciò bisogna tener conto nell’analisi della musica ebraica. Infatti essa, pur conservando la sua specificità, è stata spesso luogo di scambio reciproco tra ebrei e ambiente circostante. La quarta edizione della Festa del libro Ebraico in Italia propone numerosi incontri volti ad approfondire un aspetto dell’ebraismo per molti non conosciuto: il ruolo della cultura ebraica nella formazione del tango e del jazz.
IL CONTRIBUTO EBRAICO ALLA FORMAZIONE DEL TANGO
II tango per gli ebrei è stato qualcosa di speciale: rifugio contro l’intolleranza, ma anche strumento di integrazione. Molti artisti ebrei, infatti, per suonare nelle più celebri e rinomate orchestre dovettero rinunciare al loro vero nome. Ad esempio, il cantante Carlos Aguirre si chiamava in realtà José Goldfinger; Rosita Montemar, celebre cantante ai tempi di Libertad Lamarque, era Rosita Spruk; Julio Jorge Nelson era il musicologo Isaac Rofosky. Tali esempi, uniti all’inquadramento storico-culturale della presenza ebraica in Argentina, allo sviluppo culturale e musicale del tango, a itinerari musicali e cinematografici giudeo-argentini, offrono la possibilità di comprendere e approfondire un aspetto dell’ebraismo per molti non conosciuto: il contributo della cultura ebraica alla formazione del tango.
24 aprile 2013 ore 22.00 – Chiostro Piccolo di San Paolo Jewish Tango
Intervento musicale a cura di Este Tango (orchestra di tango argentino, Ferrara) con esibizioni di Rita Grasso e Fabio Petrucci (Tangote – Ferrara); Mirella Colombani e Luciano Resca (Piccatango – Ferrara); Michela Ferracin e Alessandro Fantoni (Dance Style Club – San Pietro in Casale); Dania Maniero (La pena tanguera – Montegrotto Terme) e Paolo Pezzato (Academy Dance – Rovigo); Maria Grazia Giurisato e Vincenzo Colangelo (Elgaucho tanguero 144 – Padova); Sara Forzato e Giovanni Bovolenta (Portotango – Portoviro); Elisa Mucchi e Auro Mingozzi (Collettivo Tango – Ferrara).
25 aprile 2013 ore 17.00 – Chiostro di San Paolo II ballo proibito. Storie di ebrei e di tango
II ruolo degli ebrei immigrati dall’Europa nella nascita del tango si concretizza nei volti e nelle storie di
cantanti, direttori, strumentisti, impresari di origine ebraica, spesso nascosti dietro pseudonimi e osteggiati
dalle famiglie che vedevano in questa passione un abbandono dell’identità e della tradizione musicale
ebraica.
Ne parla Furio Biagini (Università del Salente), autore di // ballo proibito. Storie di ebrei e di tango, assieme
al Maestro Hugo Aisemberg (Pianista e Direttore artistico Centro Astor Piazzolla, Ferrara). A seguire
esibizioni di Rita Grasso e del Maestro Pablo Petrucci (Tangote, Ferrara).
25 aprile 2013 ore 19.00 – Chiostro di San Paolo
Aperi-r4JVG0 con intervento musicale di Jorge Valendel (Cantor di tango argentino, Ferrara)
25 aprile 2013 ore 21.00 – Ridotto del Teatro Comunale
El Tango, una historia con judìos – Tango, una storia con ebrei
Recital di musica ebraica e tango argentino
a cura di Juan Lucas Aisemberg (viola); Maestro Hugo Aisemberg (pianoforte).
27 aprile 2013 ore 22.30 – Chiostro Piccolo di San Paolo Jewish M ilonga
Selezioni musicali a cura di Dj SER
28 aprile 2013 ore 20.00 – Chiostro di San Paolo Lezione di avvicinamento al tango
a cura del Maestro Fabio Petrucci e di Rita Grasso (Tangote, Ferrara).
28 aprile 2013 ore 21.00 – Cinema Soldini Tango, una historia con judìos
Regia di Gabriel Pomeraniec (Argentina, 2009)
Aneddoti, ricordi di famiglia e storie dimenticate sono abilmente intrecciati per presentare l’influenza
ebraica nel tango. Il film è sottotitolato in italiano.
IL CONTRIBUTO EBRAICO ALLA FORMAZIONE DEL JAZZ
La grande tradizione musicale ebraica e il jazz: gli eventi proposti permettono di comprendere l’importanza del meltìng pot tra afro-americani ed ebrei-americani nella formazione del jazz. I laboratori musicali, i convegni proposti e i concerti sottolineano come l’integrazione tra queste due culture sia stata una pietra miliare nello sviluppo del jazz. L’indagine della musica dei grandi maestri della canzone leggera americana consente di mettere in luce le sotterranee relazioni tra la grande tradizione musicale ebraica il jazz.
24 aprile 2013 ore 21.00 – Cinema Soldini
II cantante di Jazz (1927) di Alan Crosland
II film, che segna la nascita del cinema sonoro, racconta la storia di Jakie, un ragazzo di cultura ebraica che
si oppone alle tradizioni di famiglia rifiutandosi di cantare in sinagoga e dedicando la sua carriera al jazz.
26 aprile 2013 ore 9.00 – Conservatorio “G. Frescobaldi” – Aula Veneziani Laboratorio musicale: musica ebraica e jazz
a cura di Enrico Fink (Musicista e responsabile alla cultura della Comunità Ebraica di Firenze).
26 aprile 2013 ore 15.00 – Chiostro di San Paolo
I musicisti ebrei e il jazz
L’influenza dei ritmi di matrice ebraica nella formazione del jazz è vasta e indiscussa; moltissimi sono gli
ebrei che hanno segnato la storia del jazz – Benny Goodman, Artie Shaw, Irving Berlin, George Gershwin,
solo per citarne alcuni. Affrontano il tema Enrico Fink (Musicista e responsabile alla cultura della
Comunità Ebraica di Firenze), Franco Minganti (Università di Bologna) e Gabriele Coen (Musicista, Roma)
Intermezzi musicali a cura degli alunni del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
26 aprile 2013 ore 17.00 – Chiostro di San Paolo
Aperi-JAZZ a cura degli alunni del Conservatorio “G. Frescobaldi” (Ferrara).
28 aprile 2013 ore 18.00 – Chiostro di San Paolo
I blues ucraini di Mr. Jacob Gershovitz: il jazz e la tradizione ebraica
II musicologo e saggista Luca Bragalini approfondisce il rapporto tra ebrei e jazz.
28 aprile 2013 ore 22.00 – Chiostro di San Paolo
Jewish Italian Jazz Ensemble
Enrico Fink (voce, flauto, live electronics); Francesco Bigoni (sassofoni); Gabriele Coen (sassofoni);
Zeno De Rossi (batteria); Alfonso Santimone (pianoforte).