Lunedì 11 marzo ore 17 – LA SCUOLA DELL’ASCOLTO
I edizione
Fabrizio Festa – LE PAROLE DELLA MUSICA: SILENZIO
Quattro incontri per approfondire le parole della musica
Al violino Filippo Zattini, specializzando in Musica Applicata al Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara
Con la collaborazione di Valentina De Ieso
In un’indagine sulle parole della musica, a “mito” non può che far seguito “silenzio”. Il silenzio, inteso come assenza di suono, è, infatti, l’elemento che caratterizza in diverse concezioni cosmologiche il momento precedente la creazione del mondo così come la musica sembra essere parte integrante di quello stesso universo immediatamente dopo la creazione. Quindi, occuparsi del silenzio è come procedere a ritroso verso l’attimo del big bang e infine andare ancora più in là, quando spazio e tempo (e quindi anche la musica) non esistevano. Di questa natura pre-originaria del silenzio molte sono le tracce rimaste anche nel nostro presente. Di queste parleremo evocando il silenzio nelle sue molteplici accezioni, e soprattutto confrontandolo col suo opposto: il rumore, altro elemento che nella storia della musica gioca un ruolo centrale. Da questo confronto cercheremo la risposta a una domanda che, quando parliamo di musica, dobbiamo porci: esiste il silenzio?
Fabrizio Festa, compositore, direttore d’orchestra, laureato in filosofia, si dedica da anni alla ricerca e alla divulgazione. Collaborando con diversi teatri ha realizzato progetti di formazione del pubblico e cicli di conferenze mirati a indagare le relazioni tra la musica e le diverse discipline, in particolare quelle scientifiche. Ha pubblicato i saggi “Musica: usi e costumi”, e “Musica: suoni, segnali, emozioni”. Di prossima pubblicazione il saggio “In a vintage mood” nella raccolta Vintage Media, curata da Maria Pia Pozzato e Daniela Panosetti per I tipi della Carocci. Insegna Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio di Matera, Composizione per la musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Ferrara, e Ambienti esecutivi e di controllo per il live electronics presso il Conservatorio di Rovigo.
A cura della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara
Quattro incontri per approfondire le parole della musica
Al violino Filippo Zattini, specializzando in Musica Applicata al Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara
Con la collaborazione di Valentina De Ieso
In un’indagine sulle parole della musica, a “mito” non può che far seguito “silenzio”. Il silenzio, inteso come assenza di suono, è, infatti, l’elemento che caratterizza in diverse concezioni cosmologiche il momento precedente la creazione del mondo così come la musica sembra essere parte integrante di quello stesso universo immediatamente dopo la creazione. Quindi, occuparsi del silenzio è come procedere a ritroso verso l’attimo del big bang e infine andare ancora più in là, quando spazio e tempo (e quindi anche la musica) non esistevano. Di questa natura pre-originaria del silenzio molte sono le tracce rimaste anche nel nostro presente. Di queste parleremo evocando il silenzio nelle sue molteplici accezioni, e soprattutto confrontandolo col suo opposto: il rumore, altro elemento che nella storia della musica gioca un ruolo centrale. Da questo confronto cercheremo la risposta a una domanda che, quando parliamo di musica, dobbiamo porci: esiste il silenzio?
Fabrizio Festa, compositore, direttore d’orchestra, laureato in filosofia, si dedica da anni alla ricerca e alla divulgazione. Collaborando con diversi teatri ha realizzato progetti di formazione del pubblico e cicli di conferenze mirati a indagare le relazioni tra la musica e le diverse discipline, in particolare quelle scientifiche. Ha pubblicato i saggi “Musica: usi e costumi”, e “Musica: suoni, segnali, emozioni”. Di prossima pubblicazione il saggio “In a vintage mood” nella raccolta Vintage Media, curata da Maria Pia Pozzato e Daniela Panosetti per I tipi della Carocci. Insegna Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio di Matera, Composizione per la musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Ferrara, e Ambienti esecutivi e di controllo per il live electronics presso il Conservatorio di Rovigo.
A cura della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara