Antonioni movie collection

Lunedì 21 gennaio ore 17 – INAUGURAZIONE MOSTRA

ANTONIONI MOVIE COLLECTION – Materiali grafici pubblicitari relativi ai film del grande regista ferrarese in occasione del centenario della nascita
Tra le diverse proposte culturali che la città dedica alla figura del Maestro Michelangelo Antonioni in occasione del centenario della sua nascita, e in attesa della grande mostra prevista nel mese di marzo 2013 a Palazzo dei Diamanti, verrà presentata una interessante esposizione dedicata ai materiali grafici pubblicitari relativi ai film del grande regista ferrarese. Organizzata dal Circolo del Cinema di Adria e sponsorizzata da Motionpicture.it, con la collaborazione della Biblioteca Ariostea e il patrocinio del Comune di Ferrara, la mostra esporrà una trentina di pezzi provenienti dalla collezione privata di Silvia Nonnato – curatrice dell’allestimento – scelti tra i 25.000 documenti del suo Archivio che testimoniano la produzione cinematografica nazionale e internazionale dagli anni trenta ai giorni nostri. Una raccolta che ha consentito la cura di un patrimonio che rappresenta una parte importante della memoria del cinema. La mostra presenta materiali iconografici originali d’epoca a stampa per la pubblicità del cinema: manifesti, locandine, fotobuste, riviste, foto di scena, programmi di sala, guide pubblicitarie e brochure e altro materiale cartaceo di provenienza non solo italiana. Materiali che nel linguaggio bibliotecario sono considerati ‘effimeri’ cioè “documenti transitori prodotti per uno scopo preciso e che non sono pensati per sopravvivere alla circostanzialità del loro messaggio e dell’evento al quale si riferiscono”, ma negli ultimi tempi, da documenti transitori sono diventati fondamentali per ricostruire la storia del cinema, soprattutto quando la pellicola è andata perduta o non è più fruibile. Una tipologia di documenti che rientra tra i materiali che la Biblioteca può conservare e catalogare, e si caratterizzano pe r la loro originalità e bellezza, essi sono da considerarsi vere rarità, utili per porre un tassello nella conoscenza dell’iconografia dei film di Antonioni, del suo pensiero e del suo linguaggio artistico.
A cura del Circolo del Cinema di Adria (RO) e di Motionpicture.it S.r.l.
La mostra sarà visitabile fino al 25 febbraio in Sala Ariosto

Street Photography

Mignon è un’associazione fotografica culturale nata nel 1995 , a Padova, da un’idea di Giampaolo Romagnosi che con Ferdinando Fasolo sono i promotori di tutte le attività del gruppo. Mignon ha come motivo dominante la volontà di proporre uno sguardo sull’uomo e il suo ambiente. Non si tratta del solito gruppo dove ogni componente cerca “il suo specifico spazio”, ma di un progetto prettamente fotografico che tralascia “individualismi” tipici di tanta fotografia. Il successo di critica e l’interesse per le esposizioni del gruppo hanno portato Mignon ad occuparsi anche della promozione di manifestazioni, serate, incontri e mostre di altri fotografi. l’associazione è nata realizzando un progetto fotografico finalizzato alla rivalutazione delle piccole cose che appartengono alla quotidianità, fissando come unico vincolo la ripresa e la stampa in rigoroso bianco e nero. “Piccole cose” che ruotano tutte intorno all’Uomo e all’ambiente, sono il cuore della ricerca del Gruppo Mignon. Sin dall’inizio, vi è un profondo interesse nei confronti delle storiche testimonianze della fotografia con vocazione sociale; dal fondamentale lavoro realizzato dalla F.S.A. Farm Security Administration, all’ineguagliabile funzione ricoperta dalla Photo League nella crescita della cultura fotografica fino alle migliori pagine del fotogiornalismo mondiale (LIFE e i fotografi di Magnum). Alcuni incontri con fotografi “umanisti” hanno contribuito a fornire gran vigore ed entusiasmo al progetto del gruppo. Le frequentazioni con Giovanni Umicini, hanno influenzato la poetica del gruppo determinando un’attenzione particolare alla “Street Photography” ed agli strumenti operativi da utilizzare: un bianconero essenziale, seguito dalla ripresa fino alla stampa finale. Il prodotto di ciò, sul piano dell’immagine, è una forte economia visiva che lambisce quello “sguardo documentario” proprio della fotografia sociale.

Comitato per Finale

A BOLOGNA CONFERENZE PER FINALE EMILIA
“Fluttuanti per Finale Emilia”, è il nome che si è dato un gruppo di studiosi e ricercatori – finalesi, ex finalesi e non solo che –  nell’anno del terremoto e nel trecentesimo della nascita di Cesare Frassoni – hanno dato vita ad un Comitato di ricerche storico-artistiche, coordinato da  Giovanni Paltrinieri, Alessandro Pisa e Galileo Dallolio. Già a dicembre hanno organizzato una riuscita giornata di studi dedicata a Cesare Frassoni, storico finalese e rifondatore dell’Accademia dei Fluttuanti nel 1744, presso l’Accademia delle Scienze a Modena e ora si presentano con un calendario di 4 conferenze dedicate al terremoto che ha colpito in particolare Finale Emilia e i comuni della Bassa Modenese.
Per questa occasione, sarà la Sala del “Lapidarium” del Museo Medievale di Bologna, Via Porta di Castello n.3,  ad ospitare gli interventi che si svolgeranno di mercoledì dalle 17 alle 18,30 il 23 e il 30 gennaio e il 30 e 6 febbraio 2013.
UN GUASTO MONUMENTALE E CULTURALE è il tema del primo incontro il 23 gennaio; partecipano: Carlo De Angelis (presidente del Comitato per Bologna Storica Artistica), in veste di moderatore, al quale spetta il compito di descrivere “Finale Emilia e quanto il terremoto ha inciso sulle persone e sul patrimonio storico-artistico”;
Massimiliano Righini (assessore alla Cultura di Finale Emilia), porta i saluti del sindaco e in veste di studioso locale mette a confronto “Il patrimonio storico-architettonico prima e dopo l’evento sismico”, soffermandosi in particolare sui collassi della Torre dei Modenesi e della Rocca Grande;
Alessandro Pisa (architetto finalese e studioso di storia locale) pone l’attenzione su: “Le distruzioni del centro storico e le ragioni dei crolli: un danno paesaggistico globale”;
Galileo Dallolio (finalese , storico della cultura ) interviene su un patrimonio culturale da riscoprire e raccontare: “La cultura a Finale nel Settecento ”.
UNA COSTANTE VOLONTA’ ARTISTICA è il tema del secondo incontro che si svolgerà Mercoledì 30 Gennaio sempre con Carlo De Angelis in veste di moderatore, che riassume le problematiche trattate nel primo incontro, introducendo le nuove tematiche;
Giovanni Paltrinieri (del Consiglio direttivo del Comitato per Bologna Storica e Artistica, anch’egli di origine finalese), tratta il tema: “Persone, cose e monumenti: una cultura del territorio che non è mai venuta meno”;
Antonio Buitoni e Giuliana Ghidoni ( studiosi di Storia dell’Arte), intervengono su: “Una città in forma di Museo: un crocevia di cultura da salvare”.
Gli incontri di Febbraio, a partire da Mercoledì 6, hanno per tema:  PERCORSI DI VARIE CULTURE, con Carlo De Angelis in veste di moderatore;
Maria Pia Balboni (nota studiosa finalese di storia locale) presenta un tema a lei molto caro, al quale ha dedicato tanta parte della sua vita e sul quale ha scritto diversi libri: “La presenza degli Ebrei a Finale Emilia”;
Marina Calore (Studiosa di Storia del Teatro e dello Spettacolo) parla invece di “Tradizione teatrale a Finale Emilia”;
Giorgio Galeazzi (Architetto, Segretario del Comitato per Bologna Storica e Artistica-BSA), interviene su: “La ricostruzione possibile: aspetti normativi e volontà progettuale”.
Infine il 13 FEBBRAIO, l’ultimo incontro è incentrato su:  L’AQUILA, LA CITTA’ DEI TERREMOTATI: AGGIORNAMENTO DI UNA REALTA’. Questo tema, già affrontato recentemente dal Comitato BSA, riscuotendo notevole interesse, a seguito del terremoto del 20 e 29 maggio 2012 si ripropone con problematiche vecchie e nuove.

Per informazioni:
Giovanni Paltrinieri gpaltri@tin.it
Alessandro Pisa alessandro.pisa0404@gmail.com
Galileo Dallolio galileo@bottegadellaformazione.it

Arte Fiera 2013

ArteFiera 2013: nasce ART CITY Bologna
l’arte invade la città | musei, mostre, luoghi d’arte
dal 25 al 27 gennaio 2013

Programma delle iniziative di ART CITY Bologna

ART CITY Bologna è il nuovo programma istituzionale che nasce dalla collaborazione tra Comune di BolognaBolognaFiere, per affiancare con oltre 50 eventi tra mostre e iniziative culturali in città la trentasettesima edizione di ArteFiera, proponendo un’originale esplorazione di musei e luoghi d’arte di Bologna. Il week-end tradizionalmente dedicato alla più importante manifestazione fieristica italiana di settore diventa così occasione per conoscere e riscoprire gli straordinari palazzi storici e i luoghi della cultura trasfigurati attraverso l’incursione del contemporaneo.

ART CITY Bologna e Arte Fiera condividono una strategia unitaria che mira anche alla valorizzazione del patrimonio artistico della città che ospita la manifestazione, rendendolo fruibile per i tanti visitatori di Arte Fiera, grazie anche a strumenti di messa in rete reali e virtuali come la navetta gratuita ART CITY Bus che collega Arte Fiera al centro e accompagna i visitatori lungo il circuito dei luoghi dell’arte attraverso sei fermate (Arte Fiera in Piazza Costituzione; Museo per la Memoria di Ustica in Via Ferrarese; Pinacoteca in Via Irnerio; MAMbo in Via Don Minzoni; Villa delle Rose in Via Saragozza; Centro Storico in via Farini/Carbonesi) con corse ogni 20 minuti dalle ore 12.30 alle 20.00. Inoltre l’ART CITY Map segnala le tappe e fornisce coordinate, indirizzi e informazioni utili sul programma.

L’accessibilità alle sedi del percorso Art City è garantita grazie a orari estesi e all’ingresso gratuito (in alcuni casi ridotto) per i possessori di qualsiasi biglietto o card Arte Fiera. Infopoint saranno inoltre allestiti nei punti di informazione turistica di Bologna Welcome – in Piazza Maggiore e presso l’Aeroporto Guglielmo Marconi – mentre personale adibito all’accoglienza del pubblico sarà presente in numerose sedi. Servizi per famiglie e bambini saranno offerti tramite le iniziative della sezione ART CITY Children.

ART CITY Bologna vede il Comune di Bologna e BolognaFiere collaborare con le Istituzioni cittadine da sempre in prima linea sul fronte della proposta culturale: Università di Bologna, Pinacoteca Nazionale, Accademia di Belle Arti, Fondazione Cineteca di Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte, enti privati di promozione dell’arte contemporanea quali Fondazione Furla, Fondazione Marino Golinelli, Biografilm Festival, Associazione Bologna per le Arti, ALL WRITE associazione culturale e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea associate a Confcommercio Ascom Bologna.

Questo eccezionale impegno di concertazione, grazie a una strategia di rete integrata che coinvolge le sedi espositive più rappresentative dei sistemi museali presenti in città – da quello civico a quello delle fondazioni bancarie, da quello universitario a quello statale, per estendersi a palazzi storici di rilevante valore monumentale fino a comprendere le iniziative di diversi soggetti privati – ha portato alla costruzione di un ampio programma coordinato da Gianfranco Maraniello, Direttore dell’Istituzione Bologna Musei.

In occasione di ArteFiera – ART CITY, accanto alle collezioni permanenti, le sedi museali del Comune accolgono una ricca proposta artistica in cui progetti appositamente prodotti si integrano al patrimonio preesistente generando inattese relazioni tra antico e contemporaneo. Con Marino Marini: l’arcaico al Museo Civico Archeologico e De Chirico e i libri alla Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, vengono proposti due percorsi monografici dedicati a due figure capitali della storia dell’arte italiana in cui una selezione di opere è posta in dialogo con le collezioni delle due sedi.

Negli spazi della Collezione Permanente recentemente riconfigurata in nuove aree tematiche, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna espone la più ampia collezione pubblica di opere di Giorgio Morandi presentando tutte le fasi del suo percorso artistico, integrabile con la visita a Casa Morandi, abitazione-museo del maestro bolognese. Nelle sale del piano terra del museo, luogo istituzionale deputato alla sperimentazione e alla ricerca nel contemporaneo, è ospitata l’ampia rassegna “faccia a faccia” di Mario Ceroli. Nella sede di Villa delle Rose apre al pubblico il 24 gennaio Bas Jan Ader. Tra due mondi, prima antologica in una sede istituzionale italiana dedicata all’artista olandese.

Alfredo Protti. Il Novecento sensuale, a cura di Associazione Bologna per le Arti, è l’evento protagonista a Palazzo d’Accursio mentre il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna presenta una installazione di Hanne Darboven accompagnata da una performance musicale Opus 26 Quartette Modell 1-9 1989/90 oltre a ospitare la mostra Rewind. 50 anni di Fender in Italia. Il Musée de l’OHM si segnala per la sua presenza nelle sale del Museo Civico Medievale e la mostra fotografica Shooting Frontier di Luca Capuano e Matteo Monti, a cura ALL WRITE associazione culturale, è allestita all’Urban Center – Salaborsa, dove è visitabile anche l’esposizione DESIGN OUT OF THE [BO]X // YOUTOOL e la trasparenza del processo progettuale, mostra a cura di YOUTOOL.

Ampio è il programma espositivo che trova spazio all’interno dei palazzi storici della città: la Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita il progetto espositivo Gelo del collettivo MASBEDO articolato in due videoinstallazioni, un video monocanale e nella performance MASBEDO Resusci-Anne #7.

La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna attraverso le sedi del percorso Genus Bononiae rende omaggio a uno dei più grandi fotografi del nostro tempo con Nino Migliori a Palazzo Fava, mostra arricchita dalle installazioni Nino Migliori: Scattate e abbandonate a Palazzo Pepoli e Nino Migliori: Glass-writing. Idrogramma a Casa Saraceni. Alla Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale è inoltre visitabile Il “nostro” Paz, dedicata ad Andrea Pazienza.

La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna presenta nella propria sede di via delle Donzelle 2 R’accolte. Il Barocco emiliano. Arte delle Fondazioni on-line, mostra che riunisce un’importante selezione di dipinti antichi dell’età barocca in Emilia e si propone come una delle possibili esplorazioni nel vasto panorama del patrimonio di proprietà delle Fondazioni di origine bancaria.

L’ex Ospedale degli Innocenti fa da suggestiva cornice a Add Fire, momento espositivo della nona edizione del Premio Furla, che prende il titolo dal tema ideato dall’artista padrino Jimmie Durham e presenta i progetti dei cinque finalisti selezionati.

Palazzo Re Enzo ospita la mostra Benzine. Le energie della tua mente, compresa nell’articolato programma di Arte e Scienza in Piazza a cura della Fondazione Marino Golinelli. La facciata dello stesso palazzo accoglie l’instalalzione sonora interattiva Soud Anthology (The Sonic Clock) creata da Maurizio Nannucci & Simone Conforti, mentre un’opera del duo di artisti Antonello Ghezzi presso La Luretta conduce i visitatori nei sotterranei del centro storico di Bologna per guardare in alto con il progetto
E quindi uscimmo a riveder le stelle.

ART CITY Bologna si connota per l’attenzione verso artisti giovani ed emergenti e per la collaborazione con gli Istituti di formazione artistica. Rientrano in quest’ambito i progetti che coinvolgono l’Università di Bologna: la collettiva New Future – che nella sede del Museo di Palazzo Poggi presenta gli interventi di 13 artisti, selezionati al World Event Young Artist svoltosi a Nottingham nel settembre 2012 – e Anatomia Profundae di Pau Golanò al Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo.
Afferisce allo stesso filone la mostra Autoritratti I. Nuove gende(r)azioni allestita all’Accademia di Belle Arti di Bologna, cui si aggiungono le performance Rompi il guscio di Margherita Righini e Foresta Nera di Alessia Lusardi & Rosetta Termenini.

Diversi momenti performativi arricchiscono il programma degli eventi: Il giudizio delle ladre di Luigi Presicce e Maurizio Vierucci (Oh Petroleum) presso la palestra dell’Istituto “A. Fioravanti”; Pink Loïe di Valeria Magli presso l’Oratorio di San Filippo Neri, spazio della Fondazione del Monte che della stessa artista accoglie anche l’installazione sonora Gli Atomi e le Stelle; la performance multimediale SYNAESTHETIC MODULES : Orfeo + Apparati Effimeri al Teatro dell’Accademia di Belle Arti; The Story Teller – il narratore e KOROSù (to Kill) di Yumi Karasumaru presso la Ex Chiesa di San Mattia.

Sono inoltre inclusi nel percorso ART CITY interventi permanenti realizzati da grandi artisti per la città di Bologna: il Museo per la Memoria di Ustica con l’installazione creata da Christian Boltanski, il wall drawing A new light realizzato da David Tremlett nella Cappella di Santa Maria dei Carcerati nel centralissimo Palazzo Re Enzo in Piazza Maggiore e gli interventi site specific di Claudio Parmiggiani (Campo dei Fiori, Delocazione) e di Piero Pizzi Canella (il ciclo delle Cattedrali) realizzati nella Sala di lettura della Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, articolazione del circuito museale di Genus Bononiae.

Fa parte di ART CITY Bologna una importante sezione dedicata al Cinema. La Fondazione Cineteca di Bologna cura, in collaborazione con Anec Emilia Romagna, una rassegna che include tra l’altro FINE DELLA SPECIE programma di spettacoli e performance a cura di ZAPRUDERfilmmakersgroup, GERHARD RICHTER PAINTING di Corinna Belz e l’Omaggio a Hermann Nitsch (6 TAGE-SPIEL di A. Gulden, 110TH ACTION di H. Nitsch e al termine un incontro con lo stesso Nitsch e Marcello Iori). Le proiezioni si svolgono presso Cinema Lumière, Cinema Odeon, Europa Cinema, Cinema Roma, Cinema Chaplin.

All’area Cinema del programma afferisce anche la proiezione del film documentario Ai Weiwei: Never Sorry – Unipol Biografilm Collection (Cinema Odeon).

Una specifica sezione di iniziative per famiglie, bambini e ragazzi denominata ART CITY Children è curata dal Dipartimento educativo MAMbo: attraverso il Week-end al MAMbo e la Notte bianca al museo, i più giovani potranno avvicinarsi all’arte contemporanea e partecipare a laboratori, letture e visite animate.

Con ART CITY White Night nella serata di sabato 26 gennaio l’arte continua a essere protagonista oltre gli orari di apertura della Fiera per invadere il centro storico di Bologna. Fino alle ore 24.00 apertura straordinaria delle sedi del circuito ART CITY, visitabili con ingresso gratuito o ridotto per i possessori di qualsiasi biglietto o card Arte Fiera, oltre che in palazzi storici, spazi urbani, gallerie d’arte e negozi per un ricco calendario serale di mostre, iniziative ed eventi. L’elenco completo è consultabile sul sito www.artefiera.bolognafiere.it.

Arricchiscono e completano il programma le mostre organizzate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea associate a Confcommercio Ascom Bologna.

Attraverso ART CITY Reporter, progetto formativo coordinato da MAMbo e Accademia di Belle Arti di Bologna rivolto agli studenti del Biennio Specialistico in Fotografia, la prima edizione di ART CITY Bologna è documentata nei suoi momenti più significativi attraverso scatti fotografici e video.

Info: Iperbole Arte e CulturaArteFiera 2013

Guido De Maria


E dopo Carosello, tutti a nanna. Un motto che ha accompagnato intere generazioni di ragazzi, quando la pubblicità in televisione era arte e i persuasori occulti, quanto meno, molto più simpatici e divertenti di quelli odierni.
E i bambini di oggi, cosa ne sanno di quella tv? Ci penserà uno dei grandi eroi di Carosello, Guido De Maria, a raccontarlo ai piccoli spettatori di Schermi e lavagne, in un appuntamento speciale al Cinema Lumière domani, sabato 19 febbraio, alle ore 16, con lo stesso De Maria che presenterà una carrellata dei suoi lavori d’annata, dalle serie dei Brutos e di Franco e Ciccio per Cera Grey a Salomone pirata pacioccone per Amarena Fabbri.
Disegnatore umoristico, soggettista, regista e sceneggiatore, Guido De Maria raggiunse poi una grande notorietà negli anni Settanta, con Gulp! I fumetti in tv e Supergulp!, creando con l’amico Bonvi il fortunato personaggio del detective Nick Carter.

Guido De Maria è nato il 20 dicembre 1932 a Lama Mocogno, nell’Appennino emiliano; trasferitosi a Bologna, si dedica, durante gli studi universitari, al disegno umoristico, pubblicando su settimanali nazionali ed esteri e, successivamente, alla realizzazione e regia di caroselli dal vero e a disegni animati (dalla serie dei Brutos e di Franco e Ciccio per Cera Grey a Salomone pirata pacioccone per Amarena Fabbri). È regista per la Rai di Gulp! e di SuperGulp!, di cui era autore insieme a Giancarlo Governi. Proprio per SuperGulp! crea il personaggio di Giumbolo, che canta la sigla finale della trasmissione dei fumetti in tv. Negli anni Novanta è co-direttore del settimanale umoristico “Comix”. Ora prosegue la sua attività di producer e regista per la casa di produzione Diaviva, tra Reggio Emilia e Milano, occupandosi, fra gli altri, degli spot della Loacker.

Schermi e lavagne
Sabato 19 gennaio, ore 16, Cinema Lumière
OMAGGIO A GUIDO DE MARIA
Guido De Maria presenterà in sala un’antologia delle sue creazioni più celebri

Nel video Guido De Maria a Bondeno nel giugno 2011

Europa, una vecchia, buona idea…

Venerdì 18 gennaio ore 16,30 – EUROPA, UNA VECCHIA, BUONA IDEA……Percorsi Etici nel Novecento Europeo

LA GRANDE CULTURA EUROPEA DEL NOVECENTO – Letture di testi a cura di Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani
Coordina Piero Stefani; presiede Anna Quarzi
Presentazione del programma del ciclo a cura di Fiorenzo Baratelli
Il Sindaco Tiziano Tagliani porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale
Dopo il ciclo dedicato ai “Caratteri degli italiani”, si propone di salire al livello della necessità di questo tempo storico, che richiede (e richiederà sempre più) la costruzione/crescita di una cittadinanza/appartenenza europea. Trattandosi di un tema sconfinato è d’obbligo fissare i limiti di questo avvio di esplorazione/conoscenza. Il criterio che proponiamo è la scelta di alcune opere che delineino alcuni percorsi etici nel Novecento europeo; e il loro valore consiste nel corrispondere alla definizione di cultura data da George Steiner: “Invitare gli altri al significato”.
Perché il Novecento? Perché il tema etico? Non solo perché è necessario delimitare il campo/periodo, ma per una ragione più precisa. Sempre Steiner ha detto che l’Europa del XX secolo è sprofondata nel Medioevo, e come i monaci di quell’epoca, alcuni grandi uomini e donne di cultura hanno conservato in alcune loro opere la parte migliore dell’Umanesimo europeo teso a difendere la dignità della persona umana.
A cura dell’Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

De Nittis a Padova

De NittisDal 19 gennaio al 26 maggio 2013, Palazzo Zabarella di Padova, infatti, accoglierà 120 capolavori di uno dei protagonisti assoluti della pittura dell’Ottocento europeo, provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi.

La grande rassegna, promossa da Fondazione Bano di Padova, è curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocca ed è un’ulteriore tappa del progetto espositivo pluriennale sulla pittura dell’Ottocento italiano, che in passato ha già rivolto l’attenzione, tra gli altri, su Hayez, Boldini, Signorini.

Prendendo avvio da quanto emerso dalla celebrazione che, tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, il Petit Palais di Parigi ha dedicato all’artista, la mostra segnerà una svolta negli studi e nella valorizzazione internazionale del pittore pugliese, grazie anche al recupero di lavori non presenti in quella occasione, alcuni dei quali ignoti alla critica, altri assenti dall’Italia da molto tempo, come quelli che appartengono al ciclo delle vedute londinesi.

Le opere arriveranno dalle maggiori istituzioni francesi, tra cui il Petit Palais di Parigi, il Musée Carnavalet di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims, e dai più importanti musei e gallerie pubbliche italiane: oltre alla Pinacoteca De Nittis di Barletta, che possiede la straordinaria raccolta di dipinti rimasti nell’atelier dell’artista dopo la sua morte precoce, l’elenco dei prestatori può contare sull’apporto della Pinacoteca Provinciale “C. Giaquinto” di Bari, della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, delle Raccolte Frugone di Genova, della Galleria d’Arte Moderna di Milano, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Civico Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste, della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia. Incisivo è stato il contributo di prestigiose raccolte private, di storici collezionist i di De Nittis, da cui provengono i dipinti meno noti, capolavori assoluti riproposti al pubblico in questa occasione.

Giuseppe De Nittis è la figura più rilevante degli artisti che vivevano a Parigi nella seconda metà del XIX secolo. La sua statura internazionale si deve al fatto che ha saputo reggere il confronto con Manet, Degas e con gli Impressionisti con cui ha condiviso, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l’aspirazione a rivoluzionare l’idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi nel raggiungimento di quell’autonomia dell’arte che sta alla base della modernità.

Interprete della vita moderna, De Nittis s’interessa all’attività dei boulevard, ai cantieri parigini, alle corse dei cavalli ad Auteuil o a Longchamp, molto attento a osservare le toilette delle signore e i modi del pubblico elegante. È un paesaggista sensibile, abile a tradurre i contrasti luminosi del suo paese natale con i cieli brumosi dell’Ile de France o con le nebbie londinesi.

www.fondazionebano.it

info e prenotazioni 049.87.53.100


Libri preziosi in Ariostea

Francesca Mellone – LA CITTÀ DALLE CENTO MERAVIGLIE di Filippo De Pisis, nell’edizione acquerellata dall’Autore
La conferenza consiste nella presentazione del romanzo autobiografico di Filippo De Pisis “La città delle cento meraviglie”, secondo l’edizione acquerellata dallo stesso Autore, che ne fece dono alla Biblioteca Comunale Ariostea nel 1923, prima di partire per Roma. L’appuntamento vuole offrire l’occasione per collocare l’opera entro un contesto ad alta densità culturale e che ha registrato la compresenza a Ferrara di personalità come Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, interpreti e fautori di quella temperie artistica conosciuta con il nome di “Metafisica”.
A cura dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea
Giovedì 17 gennaio ore 17 – TESTO E CONTESTO Libri preziosi in Ariostea

Nessun libro è un'isola

NESSUN LIBRO È UN’ISOLA – A cura di Alberto Amorelli e Silvia Lambertini
Leggono e commentano Enrica Rossi, Elisa Orlandini, Linda Morini e Alessandro Tagliati
Parafrasando il celebre verso del poeta inglese John Donne, “no man is an island” la Compagnia del Libro presenta la prima iniziativa del 2013. Alberto Amorelli e Silvia Lambertini affrontano il concetto di “isola” in narrativa. Le isole sono luoghi con le proprie regole, con i propri ritmi e le proprie realtà. Sei libri che parlano di isole, dove l’isola come luogo metafisico la fa quasi da protagonista. In un’isola spesso si è così lontani ma così vicini al continente da creare un unicum geografico, etnologico e sociale. Sei gli autori in analisi: Josè Saramago, Scarlett Thomas, Carlo Lucarelli, Yukio Mishima, Peter May e Salvatore Niffoi.
In collaborazione con l’Associazione Culturale Gruppo del Tasso di Ferrara

Mercoledì 16 gennaio ore 16,30 in Teatro Anatomico – LA COMPAGNIA DEL LIBRO

Ferrara, musa pentagona

Edoardo Penoncini – QUI NON SI ARRIVA DI PASSAGGIO
Ferrara musa pentagona (Ibiskos Ulivieri, 2012)
Coordina Gianna Vancini
Presenta Zena Roncada
Letture di Sandro Ferranti
mi perdo oggi con disinvoltura
e sempre con più pena mi ritrovo
nei vuoti degli spazi che mi crescono
vecchio fermento di spazi silenti […]

“Qui non si arriva di passaggio. Ferrara, musa pentagona”, perché a Ferrara non si arriva per caso, Ferrara la si cerca, la si vuole, la si scopre nella profondità dei suoi silenzi, la si ama, e Penoncini, come scrive Roberto Pazzi nella prefazione, ne “interpreta modernamente l’assoluta laicità metafisica del numen loci”, o “si lascia attraversare”, come chiosa Matteo Bianchi.
Questo il viaggio poetico che l’autore compie con la sua ultima raccolta, uno sguardo alla nostra città che “vola al cielo con misura”. L’opera è nata con l’intenzione di costruire un ordito di poesie germinate dall’incantata ammirazione per Ferrara espressa dall’Autore.
Edoardo Penoncini, ferrarese, insegnante di Lettere e appassionato di studi di Storia Medievale e Didattica della Storia. In versi ha pubblicato “Acqua, latte e miele”, “Fragranze”, “L’argine dei silenzi”, “Un anno senza pretese” e “La spesa del giorno”, (Primo premio al concorso “Autori per l’Europa”).
A cura del Gruppo Scrittori Ferraresi

MARTEDì 15, ORE 17, PRESSO BIBLIOTECA ARIOSTEA-FERRARA