Lo spettacolo della notizia

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  1. Destra Sinistra e Centro si affrontano ancora una volta nella campagna elettorale italiana.

    Bene! Anzi, male! O meglio, malissimo!

    L’apparato mediatico al servizio di questo capitalismo fa credere che Monti è di Centro (aporeticamente cattolico e neoliberale nello stesso tempo), Bersani è di Sinistra (o di centro-sinistra, secondo le specifiche esigenze elettorali e gli apparentamenti) e Berlusconi è di Destra (o di centro-destra, autodefinendosi il cav un moderato e un liberale).

    E’ tutto falso. Non ci sarebbe neppure bisogno di dirlo, se non fosse che gli idioti manipolati abbondano, e predomina un tipo umano ammaestrato che ha smarrito (per sempre?) la coscienza politica e sociale.

    Fuorviati dalla propaganda sistemica, abbagliati e depistati dai media, condizionati e orientati dai sondaggi, gli elettori – cioè quelle masse impoverite, drammaticamente reali, che diventano per l’occasione corpo elettorale, nella necessità di delegare ancora una volta il potere al Sovrano – in assoluta maggioranza credono che queste entità fantasmatiche esistono veramente, rappresentando alternative concrete ciascuna alle altre contrapposta sulla scena politica.

    Perciò, Monti è di Centro, anche se lui stesso si vende come (fervente?) cristiano di matrice cattolica e (neo)liberale nello stesso tempo, cacciando chi dovrebbe valutarlo per dargli il voto in una strada senza uscita, che poi è quella dell’aporia. Bersani è di Sinistra perché nella brutta copia dell’agenda politica euromontiana, da lui agitata in campagna elettorale, ci sono tracce appena percettibili di laburismo. Berlusconi è di Destra e per di più populista, pur autodefinendosi moderato e democratico liberale, anche se finora si è ben guardato dal contrastare efficacemente le imposizioni programmatiche dell’unione europoide e i voleri della classe dominante globale, della quale non fa parte. Ma per gli imbecilli che parteciperanno alla sceneggiata prossima ventura come tifosi sui campi di calcio –gran ludo e rito, di un sistema apparentemente solidissimo, che si confonde con la calciomania – Monti è il Centro (nell’aporia cristiano-neoliberista che lo contraddistingue), Bersani è la Sinistra (per le tracce appena percettibili di laburismo postmarxista) e Berlusconi è la Destra (con l’aggravante di un certo populismo antidemocratico).

    La contrapposizione simulata diventerà convincente, per i tantissimi idios che non potranno non cadere nella trappola, e lo Spettacolo della tenzone fra le tre grandi fazioni, evocate in occasione della chiamata alle urne, sarà così assicurato ancora una volta.

    Peccato che la politica italiana è decisa altrove, fuori da questo paese, e chi vincerà il prossimo appuntamento elettorale sarà il mero esecutore di politiche economiche, sociali e finanziarie nate da una sola matrice: quella sopranazionale europoide e globalista.

    Il corpo elettorale idiotizzato terrà finalmente conto di questo piccolissimo particolare che sposta completamente l’angolo visuale e rivela l’inganno, riuscirà a vedere oltre lo schermo che trasmette lo Spettacolo, dopo anni e anni di miopia quasi assoluta?

    Sicuramente no, perché ciò che si fa prevalere in tali circostanze, assorbendo la totale attenzione degli elettori, è il rituale scontro senza effettività politica e sociale, senza riflesso alcuno sui programmi effettivamente applicati, fra Destra Sinistra e Centro. Le tre entità fantasmatiche, suscitate come spiriti depistanti otto-novecenteschi in campagna elettorale, si materializzeranno esclusivamente in funzione del rito elettoralistico, diventando sempre più reciprocamente conflittuali man mano che si avvicinerà l’appuntamento delle urne.

    Quando il rituale si esaurirà, a urne aperte e schede contate, i fantasmi di legittimazione politica otto-novecenteschi Destra Sinistra e Centro inizieranno improvvisamente a dissolversi, cesseranno le rivalità esasperate dalla campagna elettorale e si formerà un governo sottomesso ai poteri esterni, come e più dei precedenti Monti I, Berlusconi IV e Prodi II. Un esecutivo fantoccio espressione di quella Dittatura Indiretta Sopranazionale della Classe Globale che è la vera sostanza politica e l’esito della democrazia liberale.

    estratto da:
    http://pauperclass.myblog.it/archive/2013/01/10/destra-sinistra-e-centro-l-inganno-pseudopolitico-continua-d.html

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