Storia del cinema ad episodi

Dalle origini ai giorni nostri: in Europa, in America, e poi in tutto il mondo. Questo è il viaggio realizzato da Mark Cousins. Anzi, l’odissea. Sì, perché così si intitola la sua The Story of Film: an Odyssey, fatta di 15 episodi, dal 1895 agli anni Duemila, visitando i luoghi chiave della storia del cinema – da Hollywood a Mumbai, dalla Londra di Hitchcock al villaggio indiano in cui fu girato Pather Panchali di Satyajit Ray – e intervistando registi e attori leggendari come Stanley Donen, Kyoko Kagawa, Gus van Sant, Lars Von Trier, Claire Denis, Bernardo Bertolucci, Robert Towne, Jane Campion e Claudia Cardinale.

E con la scommessa di portare quest’odissea in sala! Cinema da vedere al cinema, insomma, per 7 appuntamenti settimanali, ogni martedì, a partire dal 25 settembre.

Ma, nel frattempo, sarà lo stesso Mark Cousins (accompagnato dal direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli e dal critico Roy Menarini) a presentare la sua monumentale opera, per una serata (a ingresso gratuito) in anteprima al Cinema Lumière della Cineteca di Bologna (via Azzo Gardino, 65), venerdì 21 settembre, alle ore 22.15.
E quale migliore occasione di una storia del cinema per “testare” il pubblico? Ecco allora che gli estratti più belli di The Story of Film saranno intervallati da cinequiz che verranno premiati con i prodotti editoriali della Cineteca di Bologna e abbonamenti al ciclo completo dei sette appuntamenti.

Lo stesso abbonamento sarà acquistabile (secondo una formula distributiva che concepisce The Story of Film come un unico grande affresco, da vedere dal primo all’ultimo minuto) alle casse del Cinema Lumière a € 21.

Questo il calendario delle proiezioni al Cinema Lumière:

martedì 25 settembre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 1
1895-1918 – Il mondo scopre una nuova forma d’arte
1903-1918 – Il brivido diventa racconto
EPISODIO 2
1918-1928 – Il trionfo del cinema americano e i suoi primi ribelli

martedì 2 ottobre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 3
1918-1932 – I grandi registi ribelli nel mondo
EPISODIO 4
Gli anni ’30. I grandi film americani di genere e la brillantezza dei film europei

martedì 9 ottobre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 5
1939-1952 – La devastazione della guerra e un nuovo linguaggio filmico
EPISODIO 6
1953-1957 – Il racconto enfatico. Il cinema mondiale sul punto di esplodere

martedì 16 ottobre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 7
1957-1964 – La scossa del Nuovo. Forme moderne di cinema nell’Europa occidentale
EPISODIO 8
1965-1969 – Le “Nouvelles Vagues”. Nuove ondate si propagano nel mondo

martedì 23 ottobre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 9
1967-1979 – Il Nuovo Cinema Americano
EPISODIO 10
1969-1979 – I registi radicali negli anni ‘70 raccontano lo stato della Nazione

martedì 30 ottobre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 11
Gli anni ’70 e oltre. Nuovi linguaggi nel cinema popolare
EPISODIO 12
Gli anni ’80 – Cinema e protesta in giro per il mondo

martedì 6 novembre, ore 20.15 e 22.15, Cinema Lumière
EPISODIO 13
1990-1998 – Gli ultimi giorni della celluloide prima dell’arrivo del digitale
EPISODIO 14
Gli anni ’90. I primi giorni del digitale.
La realtà perde la concretezza in America e in Australia
EPISODIO 15
Gli anni 2000 e oltre. Il cinema completa il giro: il futuro dei film

The Story of Film: an Odyssey
Dal 25 settembre al 6 novembre, due episodi ogni martedì
Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65 – Bologna)
Venerdì 21 settembre, ore 22.15: serata speciale di presentazione con Mark Cousins

Informazioni
Cineteca di Bologna
(+39) 0512194826
www.cinetecadibologna.it

3editori ad Artelibro

3 EDITORI STORICI D’AVANGUARDIA
Sampietro – Geiger/Baobab – 3ViTre
dalla sperimentazione grafica al suono

a cura di Maurizio Osti e Enzo Minarelli

Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
19 settembre – 21 ottobre 2012
opening 19 settembre ore 12.00

Si inaugura il 19 settembre 2012 al Museo Internazionale e Bibilioteca della Musica di Bologna la mostra 3 EDITORI STORICI D’AVANGUARDIA. Sampietro – Geiger/”Baobab” – 3ViTre, dalla sperimentazione grafica al suono a cura di Maurizio Osti e Enzo Minarelli.

Catalogo con scritti di Ferdinando Albertazzi, Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Antonio Faeti, Enzo Minarelli, Maurizio Osti, Lamberto Pignotti, Maurizio Spatola. Edito da Campanotto, Udine.

L’obiettivo dichiarato di questa mostra consiste, prima di tutto, nel rimuovere l’oblìo su quella straordinaria figura di colto editore che è stato Enrico Riccardo Sampietro a Bologna, attorno alla metà degli Anni Sessanta. In quel periodo la Neoavanguardia letteraria italiana, rappresentata dal Gruppo 63, aveva nel capoluogo emiliano la voce  della rivista “il Verri”, diretta da Luciano Anceschi. Ma si sentiva la mancanza di un editore in grado di dare maggiore respiro ai giovani scrittori ribelli: in questo vuoto seppe inserirsi in maniera perentoria ed eclettica l’altrettanto giovane Sampietro.
Nel triennio, dal 1965 al 1968,  una settantina di titoli sfrecciano improvvisi come una meteora, illuminando il panorama editoriale non solo cittadino di una nuova, intensa luce, con la volontà di svolgere un preciso ruolo nel mercato editoriale.
Per quanto riguarda i libri di Sampietro, l’esposizione  non indaga volutamente i contenuti: si è infatti scelto di esibire il modulo editoriale del far libro, l’impostazione e il disegno grafico delle copertine, il formato stesso del volume. Il progetto grafico, quindi, come espressione di quello che oggi viene chiamato “paratesto”. Così si è ritenuto opportuno esporre ed allegare anche in copia anastatica nel catalogo dell’Editore Campanotto, il raro ed illuminante catalogo Sampietro del 1967, vero e proprio strumento ideologico, critico e culturale della Casa editrice.

La figura che appare come tramite e anello di congiunzione tra i diversi editori presenti in mostra è quella del poeta Adriano Spatola (1941-1988), prima, redattore capo e vero e proprio ispiratore di Sampietro, poi ideatore e realizzatore in proprio delle Edizioni Geiger, della rivista “Tam Tam” e di “Baobab, informazioni fonetiche di poesia”, con l’editore discografico reggiano Ivano Burani.

Di conseguenza, accanto ai libri di Sampietro, compaiono a pieno titolo in questa mostra le dieci Antologie sperimentali GEIGER curate da Adriano e Maurizio Spatola il cui primo numero uscì nel 1967, in quanto scompaginano le consolidate e rigide regole di costruzione del libro: tra gli autori, Mirella Bentivoglio, Julien Blaine, Marcel Broodthaers, Giuseppe Chiari, Giuliano Della Casa, Jochen Gerz, Richard Kostelanez, Arrigo Lora Totino, Maurizio Nannucci, Giulia Niccolai, Claudio Parmiggiani, Timm Ulrichs, Franco Vaccari.

La rivista “Baobab” nasce nel 1978, per volontà di Adriano Spatola, la pubblica l’editore di musica reggiano Ivano Burani, con la sua sigla editoriale Publiart (dal 1985 Elytra). Si occupa di declamazioni, readings, audio-arte, poesia fonetica, poesia sonora, tutto quanto succede sotto la vasta cappa delle sonorità poetiche.

Le Edizioni di Polipoesia 3ViTre, fondate da Enzo Minarelli, hanno come numero zero l’oramai introvabile LP Voooxing Poooêtre international sound poetry (1982), cui seguiranno 7 dischi a 45 giri dedicati agli autori storici soprattutto francesi e americani. Proseguono con il cambio del formato in 33 giri, stampando altri 7 numeri che indagano i lavori in corso relazionando l’Italia con il Canada, la Spagna, il Messico, la California, l’Ungheria.
L’elemento distintivo di queste riviste sonore riguarda il dominio della voce, intesa sempre come cardine creativo, e come conditio sine qua non per una sperimentazione che sia vocale e orale, non succube della tecnologia né intimorita dall’esuberanza della musicalità.

In mostra dunque il prodotto poetico totale e questo richiamo alla totalità sottintende un dichiarato omaggio alla figura del poeta Adriano Spatola, ispiratore dei materiali editoriali in mostra, da Sampietro a Geiger/”Baobab” a 3ViTre, una figura chiave a tutto tondo, capace di concretizzare l’utopia di una totalità veramente poetica.

Completa il progetto espositivo la sezione audio-video La Voce Regina allestita presso la Biblioteca Sala Borsa, dove è possibile ascoltare oltre un centinaio di poeti sonori, dagli storici futuristi, ai dada, ai lettristi fino ai contemporanei polipoeti. Il progetto La Voce Regina curato da AIPI-3ViTre Archivio di Polipoesia è stato finanziato dalla Fondazione Carisbo e dalla Fondazione Del Monte di Bologna, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Dipartimento di Italianistica, Università di Bologna.

Venerdì 21 settembre alle ore 15.30 a Palazzo Re Enzo nell’ambito del Festival Artelibro si presenterà il progetto della mostra, con la partecipazione di Renato Barilli, Antonio Faeti, Emilio Isgrò, Enzo Minarelli, Maurizio Osti, Maurizio Spatola

Sabato 13 ottobre alle 16.30 nello spazio conferenze del Museo della Musica, Enzo Minarelli presenterà la video-antologia di poesia sonora Performance-capolavoro, inediti dall’Archivio 3ViTre di Polipoesia con i protagonisti storici della seconda metà del Novecento, tra i quali Augusto de Campos, Decio Pignatari, Henri Chopin, Demetrio Stratos, Adriano Spatola, Lawrence Ferlinghetti, Franz Mon, Eugen Gomringer e Giuseppe Chiari.

Maurizio Osti si è formato nel clima delle neo avanguardie, Nuova Scrittura, Arte Concettuale, Minimal Art. Opera sui diversi versanti della ricerca artistica e grafica. Attraverso installazioni, micro performance, audio proiezioni, utilizzo di tecniche e materiali delle attuali tecnologie, ma anche di una sapiente manualità, indaga le possibilità espressive del caso e delle coppie oppositive. Ha disegnato la famiglia di caratteri digitali Folk, edita da FontFont e distribuita da FontShop International di Berlino. Nel 2009 riceve il premio Marconi per l’Arte Multimediale.

Enzo Minarelli articola la sua attività partendo negli anni Settanta, dalla parola scritta che diverrà orale, visiva e televisiva. Produce una decina di libri di poesia lineare, varie audio-registrazioni, cataloghi, CD-Rom, DVD. Autore del Manifesto della Polipoesia, esegue le sue performance in Italia e all’estero. Editore della collana in vinile 3ViTre, fonda l’omonimo archivio. Pubblica Le Voci dei Poeti (Università di Bologna, 2011), La Poesia della Voce, ( Udine, 2008), La Voce Regina (Lecce, 2006), Vocalità & Poesia, (Reggio Emilia 1995) e  due racconti Polipoesia Mon Amour (2005), Amo (2012). Sue opere sono conservate in archivi, musei e biblioteche.

In collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, Biblioteca Salaborsa, 3ViTre Archivio di Polipoesia, La voce Regina, Campanotto editore.

Sedi:
Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna – Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34, Bologna – http://www.museomusicabologna.it
Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna – Biblioteca Salaborsa
Piazza Nettuno 3, Bologna – http://www.bibliotecasalaborsa.it

Ricominciamo dal futuro

Le opere di Michelangelo Miani verranno esposte dal 24 al 30 settembre 2012, nei locali al pianterreno.
Mostra di fotografia “Ambiente (e) Futuro: Scatti liberi”
Narrativa di Fantascienza: il futuro, l’ambiente, il viaggio nel tempo.

PROGRAMMA
SABATO 22 SETTEMBRE
16-19   Seminario PRIMIT , relatore Sandro Pascucci
16.00 : 16.30 = breve storia della moneta (nascita della moneta, medioevo, banche centrali)
16.30 : 17.00 = situazione monetaria attuale (banche centrali e politici collusi)

pausa 10 minuti

17.10 : 18.00 = come recuperare la sovranità monetaria (proposte tecniche)
18.00 : 18:50 = pericoli sociali di non intervento (dibattito)

19.00 = fine lavori

20.30 Retrofuturo: Uomini e lavoro alla Olivetti,  una occasione mancata

DOMENICA 23 SETTEMBRE
10.30 “Arcipelago SCEC: per una economia a misura d’Uomo”   Presenta Lisa Bortolotti, responsabile regionale dell’associazione
16   “GDR (Giocare, Divertirsi, Riflettere)”
Filmato “Si Gioca: La Crisi” (2012) Reloaded  (coordinatore Gian Luca Balestra; interverranno Francesco Giombini, Gianluca Maragno, Antonella Chinaglia)
Argomento: si parlerà del gioco e dei giochi disponibili (prevalentemente a sfondo economico)
(a cura dell’associazione “Spigoli & Culture” di Ferrara e della ludoteca di Bondeno)
20.30 Serata ludoteca con giochi di economia (Acquire, Le Havre, Coloni di Catan, Power Grid ecc.)

SABATO 29 SETTEMBRE
15.30 Apertura lavori, presentazione delle Associazioni Culturali  “L’araba Fenice di Bondeno” e “La Fenice” di Bergamo, lettura della lettera di sostegno del Collegio Vescovile S. Alessandro di Bergamo.
15.45 LA FENICE: TRA MITO E STORIA (prof. Gian Paolo G. Scharf, Uninsubria, Varese)
17.00 MEMORIE NON VOLATILI PER APPLICAZIONI SPAZIO – PROGETTI  (Ing. Cristiano Calligaro, RedCatDevices, Responsabile del progetto SkyFlash, http://www.skyflash.eu/)
18.15 GUNDAM: ERA UN FUTURO POSSIBILE (dott. Luigi Mastromatteo, Liceo Torricelli, Roma)
20.30 La ludoteca “I signori della nebbia” presenta VegeTables, un gioco di Daniele Ferri. Sarà presente l’autore

DOMENICA 30 SETTEMBRE
MATTINA
10.00 Apertura dei lavori
10.15 Visita guidata agli ambienti della mostra
11.00 SCRIVERE DI FANTASCIENZA (Paolo Aresi, scrittore e giornalista, Eco di Bergamo)
12.00 DOCTOR WHO: L’EMBLEMA DELLA SCI FI INGLESE, dal 1963 ai giorni nostri (prof. Alessandro Gaj, European School of Economics, Università di Madrid)
POMERIGGIO
15.00 RINNOVARE L’ENERGIA DELL’ACQUA PER UN FUTURO MIGLIORE (prof. Alberto Tripoli, Libera Università Nichols Flames, Bergamo)
16.15 STAPPA LA CREATIVITA’: INNOVARE “PRATICAMENTE” IN TEMPI DI CRISI PER UN FUTURO MIGLIORE (Alessandra Mattioni, Life Coach – Lecce)
17.30FILOSOFIA ESTETICA, Contropassati e controfuturi, quali universi alternativi possibili? (D.ssa Raffaella Trigona, Università di Bergamo)
SERA
20.30 Stefano Balestra presenta il suo film “Run Time”

Presso Società operaia di mutuo soccorso, Viale Repubblica 26, Bondeno FE

info@uac.im
twitter: @bondenocom
http://ambientefuturo.info

Le storie ferraresi

Mercoledì 19 settembre ore 17 “ITALIANI BRAVA GENTE!” RILEGGERE I CARATTERI DEGLI ITALIANI

Anna Dolfi – GIORGIO BASSANI. LE STORIE FERRARESI
Italiani brava genteCoordina Gianni Venturi
Partendo da quanto ebbe a scrivere Bassani a proposito della geometria costruttiva dei suoi primi testi narrativi, verrà analizzata la struttura di un libro esistito, anche nella bibliografia dell’autore, non più di una volta (con l’edizione einaudiana del 1960), e che pure, al di là dell’importanza dei singoli pezzi, si presenta già con un’architettura che configura en abîme il percorso del definitivo “Romanzo di Ferrara”.
Anna Dolfi insegna Letteratura Italiana Moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Studiosa di Leopardi e di leopardismo, di poesia e di narrativa del Novecento, nell’ambito delle sue ricerche sulla malinconia ha avuto occasione di rivolgere particolare attenzione all’opera di Giorgio Bassani e di Antonio Tabucchi. Al grande scrittore ferrarese ha dedicato un commento (La Garza, Madrid 1995), due libri (di cui si ricorda almeno il secondo: Giorgio Bassani. Una scrittura della malinconia, Roma 2003), un volume di atti (in collaborazione con Gianni Venturi: Ritorno al “Giardino”. Una giornata per Giorgio Bassani, Roma 2006) e saggi ancora dispersi.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Con il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara

Il disagio della civiltà


Maurizio Bottarelli. Opere 1962-2012

Fondazione del Monte
Via delle Donzelle 2, Bologna

Dal 20 settembre al 17 novembre 2012
Inaugurazione mercoledì 19 settembre 2012, ore 18.00

Comunicato stampa

Bologna, 12 luglio 2012 – All’interno del ciclo di mostre dedicate agli artisti bolognesi attivi dall’ultima metà del secolo scorso fino ad oggi, mercoledì 19 settembre 2012, a partire dalle ore 18.00, la Fondazione del Monte inaugura la mostra “Il disagio della civiltà. Maurizio Bottarelli. Opere 1962-2012”. L’esposizione, curata da Michela Scolaro, presenta alcuni lavori storici e un importante nucleo di nuove produzioni di uno degli artisti emiliani oggi più apprezzati e riconosciuti a livello internazionale.

Il disagio della civiltà e lo smarrimento di fronte alla condizione umana caratterizzano le tele di Bottarelli e raccontano dell’inquietudine e della drammaticità che percorrono il lavoro dell’artista. Il suo linguaggio si contraddistingue proprio per l’incessante dialogo, che attraversa tutta la sua produzione, tra questi due elementi – materia e colore, veri protagonisti delle sue tele – giocato sulla sperimentazione, la ricerca, la stratificazione della materia – pigmenti, carta, colla, vernice, solvente – rese possibili da un’eccezionale abilità tecnica.

In occasione della personale alla Fondazione del Monte – visitabile gratuitamente nelle sale espositive della sede di Bologna in via delle Donzelle 2 da giovedì 20 settembre – sono esposte oltre 30 opere di medio e grande formato, che offrono la possibilità di esplorare due temi prevalenti in tutta l’opera dell’artista: quello del paesaggio – presente in mostra con un corpo di opere che testimoniano momenti differenti della produzione dell’artista a partire dal 2000 fino a oggi – e quello delle teste affrontato all’inizio degli anni ’60 – cinque i lavori risalenti a questo periodo esposti in mostra – e sul quale l’artista è voluto tornare realizzando dodici nuovi lavori che sono presentati al pubblico per la prima volta alla Fondazione del Monte.

I paesaggi, indagati in diversi cicli pittorici a partire dagli anni ‘90 e inizialmente ispirati dai viaggi compiuti – in Islanda, Scozia, Irlanda, Norvegia o, ancora, Nuova Zelanda e Tasmania – in cui i luoghi richiamati nei titoli erano in qualche modo rintracciabili nei colori e nei segni, si sono evoluti nella produzione più recente, in un processo di continua astrazione, arrivando a prescindere da qualsiasi riferimento a luoghi reali. I numerosi paesaggi esposti in mostra alla Fondazione del Monte raccontano in maniera eloquente questa capacità dell’artista di evocare terre favolose – siano esse vissute o immaginate – restituite sulle tele grazie alle sapienti alchimie dei materiali.

Le teste realizzate in occasione della mostra, infine, anche se in dialogo con alcune delle teste del gruppo di opere appartenenti al primo periodo di attività dell’artista, testimoniano il percorso di Bottarelli nel corso degli anni. Non si tratta di ritratti, ma di rappresentazioni che si potrebbero definire universali dell’uomo e della condizione umana, che scandiscono, nei volti segnati, sofferenti, contratti in una smorfia forse di paura o dolore, una vera e propria “topografia della sofferenza” come ricorda la curatrice nel testo critico del catalogo che accompagna l’esposizione.

Cartella stampa e immagini scaricabili da
http://www.gestidicarta.it/1/ufficio_stampa_241783.html

Biografia
Maurizio Bottarelli (Fidenza (PR) 1943), si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1965. Dal 1969 insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e all’Accademia di Brera, Milano. Soggiorna a Londra nel 1971/72 e nel 1975/76, grazie a una borsa di studio del British Council, insegna al Brighton Polytechnic e al Goldsmith College of Art. Nel 1992 è in Austria su invito dell’Atelier Der Stadt im Salzburger Künstlerhaus. Durante l’autunno del 1996 la E.A.P. (Education Abroad Program) lo invita per una serie di incontri presso le varie sedi dell’Università della California, dove, nell’estate del 1998, insegna Painting presso l’Arts Studio della U.C.S.B. Santa Barbara. Nel 2000 è alla Monash University in Australia, come Artist in Residence, mentre, nel 2004 è invitato dal dipartimento Art Practice della Università di Berkeley. Da novembre 2005 è Honorary Senior Research Fellow of the Department of Fine Arts della Monash University di Melbourne; nel 2006/2007 è invitato alla Victoria University di Wellington in Nuova Zelanda con una mostra personale sul tema del rapporto tra paesaggio e musica.
Dagli inizi degli anni sessanta è presente nel panorama artistico italiano ed estero con mostre personali e collettive. Tra le più recenti personali si ricordano: Biblioteca Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e L’Ariete Arte Contemporanea (Bologna) 2011; Galerie Pia-Anna Borner (Lucerna – Svizzera) 2010; Galleria Polin (Treviso) 2008; Rocca di Bazzano (Bazzano – Bologna) e Galleria Pieri (Cesena) 2006; Palazzo Stella (Crespellano – Bologna) 2005.

Scheda tecnica

Titolo
Il disagio della civiltà

Maurizio Bottarelli. Opere 1962-2012

A cura di
Michela Scolaro

Date
20 settembre – 17 novembre 2012

Inaugurazione
Mercoledì 19 settembre 2012, ore 18.00

Sede
Fondazione del Monte

via delle Donzelle 2, Bologna

Orario
tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00

Ingresso
gratuito

Catalogo
Progetto grafico Kuni Design Strategy, Bologna
Stampa Grafiche dell’Artiere, Bologna

Aula didattica
a cura di Gesti di Carta

www.gestidicarta.it

Invito alla lettura

» Martedì 18 ore 17 – Invito alla lettura
Gina Nalini Montanari – TEMPO PERSO (Este Edition, 2012)
Dialoga con l’Autrice Gianni Cerioli
Intervengono Francesca Mellone e Riccardo Roversi
Questa serie di nuovi racconti, che Gina Nalini Montanari ci propone, è una sorta di romanzo sul tempo e su quanti nel tempo vivono. La sua è la narrazione di un soggetto agente nel mutevole flusso delle volubili cose del mondo e del loro procedere sempre più rapido. È un mondo fatto di realtà instancabili, di passaggi continui sino allo sfinimento e insieme di flussi temporali condivisi di modi diversi di abitare la vita. (Gianni Cerioli)
Gina Nalini Montanari, dopo anni d’insegnamento negli Istituti Scolastici Superiori, ha approfondito l’interesse per la ricerca storica, nel cui ambito ha affinato la tecnica del saggio narrato. Ha pubblicato diversi volumi, fra i più recenti: Santi e Chiese. Itinerario devozionale a Ferrara (2010) e Gino Poletti fra cielo e terra. (2011).
A cura di Società Dante Alighieri e Gruppo Scrittori Ferraresi.

» Mercoledì 19 ore 17 – ITALIANI BRAVA GENTE RILEGGERE I CARATTERI DEGLI ITALIANI
Anna Dolfi – GIORGIO BASSANI: LE STORIE FERRARESI
Introduce Gianni Venturi
Partendo da quanto ebbe a scrivere Bassani a proposito della geometria costruttiva dei suoi primi testi narrativi, verrà analizzata la struttura di un libro esistito, anche nella bibliografia dell’Autore, non più di una volta (con l’edizione einaudiana del 1960), e che pure, al di là dell’importanza dei singoli pezzi, si presenta già con un’architettura che configura en abîme il percorso del definitivo “Romanzo di Ferrara”.
Anna Dolfi insegna Letteratura Italiana Moderna e contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Studiosa di Leopardi, di poesia e di narrativa del Novecento, nell’ambito delle sue ricerche sulla malinconia ha avuto occasione di rivolgere particolare attenzione all’opera di Giorgio Bassani e di Antonio Tabucchi. Al grande scrittore ferrarese ha dedicato un commento (La Garza, Madrid 1995), due libri (di cui si ricorda almeno il secondo: Giorgio Bassani. Una scrittura della malinconia, Roma 2003), un volume di atti (in collaborazione con Gianni Venturi: Ritorno al “Giardino”. Una giornata per Giorgio Bassani, Roma 2006) e saggi.
A cura di Istituto Gramsci di Ferrara e ’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Con il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara.

» Giovedì 20 ore 17 – INVITO ALLA LETTURA
Bruno Civardi – MARIA TRAMAGLINO (Cortocircuito Edizioni, 2011)
Ne parla con l’Autore Gianna Vancini
Questo romanzo comincia là dove chiudeva il manzoniano Promessi Sposi e la protagonista, Maria, è quella “bella creatura” che Lucia e Renzo, a compimento del loro travagliato amore, mettono al mondo. Ma c’è anche altro: è un romanzo ricco di suggestioni e di pagine avventurose, che ci porta in un viaggio attraverso l’Italia del Seicento. La storia e il personaggio vengono qui affrontati con umiltà, con senso del piacere narrativo e con una buona dose di studio.
Bruno Civardi, vive a Stradella (Pavia), professore di Lettere, andando in pensione, sceglie di dedicare agli studenti di una vita questo romanzo. Ha partecipato con successo a vari concorsi sia di scrittura teatrale che di narrativa e poesia. Maria Tramaglino è il suo primo romanzo.
A cura di Associazione Gruppo Scrittori Ferraresi

» Venerdì 21 ore 17 – INVITO ALLA LETTURA
Silvia Cuttin – CI SAREBBE BASTATO (Edizioni Epika ,2011)
Introduce Piero Stefani
La storia di tre giovani cugini ebrei, di famiglie provenienti dall’Impero Austro-Ungarico, che negli anni Trenta del Novecento crescevano serenamente italiani in quella città accogliente e cosmopolita che era Fiume. Le leggi razziali italiane del 1938 sconvolsero la loro serenità e quella delle famiglie. I ragazzi furono espulsi da scuola e a tutti loro venne ritirata la cittadinanza. Le vite di Martino, Andi e Laci presero direzioni differenti e lontane.
Attraverso un racconto coinvolgente e di ampio respiro, conosceremo le difficoltà della vita quotidiana, la dura esperienza dell’emigrazione, gli orrori delle persecuzioni.

A cura di Istituto Gramsci di Ferrara

Senza denaro

“Dopo le catastrofi il denaro non ha più valore. Il valore fondamentale di una certa cosa dovrebbe essere la sua natura o la sua qualità di anima.

Dovremmo domandarci: «Questa cosa è buona? E’ una cosa che ci aiuta? E’ una cosa bella?» e non: «Quanto costa?».

Così afferma Hillman, ed è in questo spirito che abbiamo programmato a Bondeno (uno dei 103 comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio), dove risiede la nostra associazione, la manifestazione “Ricominciamo dal futuro”, dal 22 al 30 settembre 2012, presso la Società operaia di Mutuo Soccorso, in Viale Repubblica 26.

Infatti tutti gli intervenuti partecipano a titolo gratuito, non riceviamo alcun contributo, non abbiamo sponsor, non raccoglieremo fondi e l’ingresso è libero.

Riteniamo che queste caratteristiche ne facciano una manifestazione di solidarietà unica, che speriamo verrà apprezzata dalla popolazione e da coloro che vorranno intervenire.

http://ambientefuturo.info
http://www.facebook.com/events/400437536687081/
http://issuu.com/afenice/docs/brochureaf1

Scarica il programma.

Unione Associazione Culturali (UAC)

Donazione libri

Anche quest’anno nel mese d’agosto, per il terzo anno consecutivo, le librerie Giunti al Punto hanno lanciato la campagna estiva per sensibilizzare tutte le persone che entrano in libreria a donare un libro ad associazioni, enti, ospedali e a tutti quei luoghi in cui è utile far arrivare i libri.

L’iniziativa del 2012 “Dona un libro alla biblioteca della tua città“, si era posta l’obiettivo di arricchire con nuovi volumi le biblioteche, sottolineando l’importanza del loro ruolo come centri propulsori di cultura, spazi di aggregazione e integrazione sociale sul territorio.

Dal 1° al 31 agosto scorso, nelle 164 librerie Giunti al Punto di tutta Italia, è stato possibile acquistare uno o più libri da donare alle biblioteche italiane, con uno sconto del 15%. Nel caso specifico di Cento, l’iniziativa si è conclusa con la donazione di 820 libri alla Biblioteca locale, attualmente collocata su un bus situato nel parco retrostante la Pandurera.

iniziativa giunti
L’amministrazione comunale  di Cento desidera ringraziare la Giunti al Punto e il personale della sede centese della libreria per la disponibilità e la competenza con cui ha gestito l’operazione e, prima di tutti, un grazie di cuore ai donatori, perché la casa dei libri è la Biblioteca e la casa dei libri è la casa di tutti!

Workshop d'arte

Galleria OltreDimore

presenta
in occasione di Artelibro

Elena Stradiotto
Interno_lettera

14-22 settembre  2012

Galleria OltreDimore
Piazza San Giovanni in Monte 7, Bologna


Interno lettera è un progetto d’arte relazionale, che ha avuto inizio con una lettera scritta a mano, spedita da Elena Stradiotto ad una costellazione di nomi. Nella lettera, l’artista raccontava l’origine della sua pratica quotidiana, il disegno come misura del tempo, della separazione e della distanza, e chiedeva di condividere con lei rituali privati di elaborazione, analisi e riparazione, cor-rispondendo alla lettera con scritti, video, oggetti, fotografie. Nell’autunno del 2011 alla Galleria OltreDimore Elena ha aperto e letto le corrispondenze arrivate nel corso dell’estate facendosi veicolo di ricordi, emozioni e invenzioni. L’azione è stata documentata da un video, che verrà proiettato in galleria come traccia di questo processo di costruzione.

La ricerca non scientifica – ma empirica e personale – di pratiche di vita ha dato i suoi primi frutti attraverso la raccolta e la catalogazione dei contributi inviati dai corrispondenti: lettere autobiografiche, immagini della memoria, riti scaramantici, talismani, inventari di oggetti e parole, playlist musicali e gesti simbolici che testimoniano l’impulso primario alla dimensione estetica. Interno lettera sarà presentato come un work in progress negli spazi della galleria, che diventerà a sua volta luogo di incontro e relazione. Workshop aperti al pubblico condotti dall’artista e conversazioni coinvolgeranno i partecipanti in azioni/riflessioni private/collettive con produzione di elaborati che andranno a costruire un paesaggio denso di significati e ad alimentare il progetto disegnando nuove direzioni di senso.

I due workshop vogliono sperimentare in una dimensione collettiva alcune pratiche e gesti narrati dai corrispondenti, frutto di differenti sensibilità ed esperienze. Tra-me propone la pratica dell’intreccio inteso come tessitura, pettinatura, treccia, nodo, incrocio, legame, intrigo, trama e groviglio. Intrecci di capelli, frasi, materie, rami, corpi, ricordi. Con Fotomemorie si invitano i partecipanti a mettere in relazione vecchie fotografie personali o anonime – ritrovate in album di famiglia, cassetti, diari e mercatini – a nuovi pensieri. Una selezione di testi, tratti dal progetto Interno lettera, accompagnerà scritture e riscritture. Una parete nuda della galleria accoglierà e renderà pubblici i risultati dei workshop.

La conversazione pubblica ruoterà intorno al tema dell’arte come riparazione e come pratica quotidiana. Gli strumenti d’indagine saranno la costellazione di gesti e pensieri emersi da Interno lettera, alcune confessioni d’artista e una rosa di domande formulate da Louise Bourgeois in occasione di una tavola rotonda moderata da Robert Motherwell il 22 aprile 1950: Cosa determina la nascita di un’opera d’arte? Qual’è l’impulso primario? Cosa spinge l’artista a lavorare? È un modo per sfuggire alla depressione (riempire un vuoto)? È l’annotazione di una confidenza o di un piacere? É il tentativo di comprendere e risolvere un problema formale e riordinare il mondo?

Il libro d’artista

Interno lettera è anche un progetto grafico, un libro d’artista che raccoglie le corrispondenze a più voci di chi si è messo in gioco e invita il lettore a partecipare a sua volta, pubblicamente – attraverso l’invio alla galleria OltreDimore del suo contributo – o intimamente riflettendo sulle proprie pratiche di riparazione. Il libro è contenuto in una grande busta serigrafata a mano e numerata, dove possiamo leggere: “Se ti è mai successo di affrontare la lontananza, il dolore, il cambiamento, grandi gioie e paure ricorrendo a una pratica estetica quotidiana o inventando un tuo rito magico, scrivimi”.

La  pubblicazione è stata progettata per essere sfogliata come un album o smontata in singoli fogli, poster da appendere al muro che mettono in dialogo visivo due nomi, due pratiche, due storie.


Calendario eventi

12 settembre
ore 12.00 – Presentazione progetto e libro d’artista

14 settembre
ore 16.00/19.00 – Workshop Tra-me Interno lettera (aperto al pubblico su prenotazione)

21 settembre
ore 16.00/19.00 – Workshop Fotomemorie Interno lettera (aperto al pubblico su prenotazione)

22 settembre
ore 11.00 – Conversazione in galleria
ore 18.00 – Opening

Nei giorni di apertura della mostra l’artista sarà presente in galleria per raccontare il progetto e per proseguire nel work in progress che terminerà con l’inaugurazione il 22 settembre.

Edward Weston. Una retrospettiva

Nell’immagine: Edward Weston, Nude, 1936, stampa ai sali d’argento, ©1981 Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents

14 settembre – 9 dicembre 2012

Ex Ospedale Sant’Agostino, Modena

INAUGURAZIONE
venerdì 14 settembre 2012, ore 19

Nell’autunno 2012 gli spazi espositivi dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena ospiteranno una grande retrospettiva dedicata a Edward Weston (1886 – 1958), artista americano considerato uno dei maestri della fotografia del Novecento. Promossa da Fondazione Fotografia-Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il contributo di UniCredit e curata da Filippo Maggia, la mostra verrà inaugurata nei giorni del festivalfilosofia (14 – 16 settembre 2012), il cui tema nell’edizione 2012 sarà “Le Cose”.

A ripercorrere la carriera del fotografo saranno 110 opere originali, scattate dai primi anni venti fino agli anni quaranta, provenienti dal Center for Creative Photography di Tucson dove è conservato il più grande archivio dell’autore e dalla collezione di Maggie Weston. Saranno proposti tutti i temi indagati dal celebre fotografo americano, dai nudi ai paesaggi, attraverso una galleria di ritratti e di “oggetti” – dai famosi peperoni ai giocattoli indigeni – trasformati da Weston in icone surrealiste e postmoderne. Spesso direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la fotografia di Weston è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.

14 settembre – 9 dicembre 2012

Ex Ospedale Sant’Agostino (Largo Porta Sant’Agostino 228, Modena)

orari di apertura

martedì-venerdì 11-13 / 15.30-19

sabato, domenica e festivi 11-20

in occasione del festivalfilosofia

venerdì 14 settembre 9-23 | sabato 15 settembre 9-2 | domenica 16 settembre 9-22

biglietto d’ingresso

€ 7,00 intero – € 5,00 ridotto

ingresso gratuito tutti i martedì e durante i giorni del festivalfilosofia

info
Fondazione Fotografia
tel 335 1621739 – 059 239888
info@mostre.fondazione-crmo.it
www.fondazionefotografia.it

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