L’Utopia, tema proposto con videoconferenze torna a Finale con una lettura scenica di Stefano Cenci: 1984 di George Orwell proposta nell’ambito del ciclo di lezioni della Fondazione Collegio San Carlo.
Il primo appuntamento a Finale Emilia Giovedì 1 marzo 2012 presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “M. Morandi” Via Digione, 20 ore 21.00. INGRESSO GRATUITO Per informazioni: Biblioteca Comunale di Finale Emilia: tel. 0535 788331 biblio.finale@cedoc.mo.it.
1984 appartiene a quella serie di romanzi come Il mondo nuovo (1932) di Aldous Huxley (che fu insegnante di Orwell e a cui Orwell si ispirerà) che compaiono nell’Europa del Primo e del Secondo Dopoguerra, caratterizzati da un profondo pessimismo, segno di una crisi di valori che colpisce la fiducia della borghesia e degli intellettuali nel positivismo e nelle ideologie da esso derivate, compreso il comunismo.
La corrente è definita distopia e nasce in opposizione ai romanzi utopici, come La città del sole di Tommaso Campanella o L’Utopia di Tommaso Moro. Fahrenheit 451 di Ray Bradbury (1953) sarà uno degli ultimi più famosi epigoni del genere letterario distopico.
George Orwell, anarchico passato al socialismo, combattente in Spagna col POUM, fu vittima delle persecuzioni staliniste durante la guerra civile spagnola: da questo evento terribile, che egli considerò un vero e proprio tradimento tra fratelli, perpetrato con grande abilità dialettica, nacque in lui la necessità di combattere ogni forma di totalitarismo, sia quello fascista che quello comunista.
Stefano Cenci si è formato a Bologna, dove ha debuttato come attore (Teatro Comunale e l’Arena del Sole) per poi approdare per un lungo periodo al Teatro Due di Parma. La sua intensa attività artistica lo ha visto interprete di opere da Shakespeare a Woody Hallen, da Dostojevskij a Puzo. A Volterra ha partecipato anche al laboratorio teatrale permanente all’interno del carcere, una delle esperienze teatrali più interessanti e vitali nel panorama europeo. Parallelamente alla sua attività di attore, regista, autore di teatro e direttore artistico, tiene dal 2002 laboratori di Teatro Creativo rivolti a non professionisti e alle Scuole che hanno l’intento di riportare il Teatro alle sue origini di espressione necessaria, dirompente e vitale, da contrapporre al teatro professionistico che spesso si abbandona al compiacimento e alla rassicurante ripetizione di se stesso.
Il Liceo Scientifico “Gino Segrè” di Torino, all’avanguardia nelle Proposte Formative, da molti anni offre agli studenti delle classi prime e seconde un laboratorio di Lettura Creativa ad Alta Voce. Da quest’anno la giornata inizia, al liceo scientifico Gino Segrè, con l’ascolto di una poesia, pochi minuti prima delle ore 8.00. Un altoparlante diffonde la voce recitante nel cortile, dove gli studenti stazionano in attesa di entrare a scuola al suono della campanella. E’ un modo di augurare una “buona giornata” a tutti gli studenti, alternandosi ogni mattina al microfono per leggere una poesia. Tutto l’istituto è coinvolto. Gli studenti possono proporre la lettura di una propria poesia o il testo di un autore che amano. Il gruppo di lettori li metterà in calendario per la lettura e l’interpretazione ad alta voce. La classe 3C con gli studenti: Francesca Baldi, Simona Defilippi, Paola Bologna, Francesca Ropolo, Tommaso Arione, Vittorio Toso, Gaia Gramegna, Ludovica Morrone, Vittoria Castagnotto, Martina Rendinelli, Carlotta Chiappino, Alberto Buffa, Federico Zamariola
e l’insegnante Donatella Buroni, è il comitato referente che organizza il calendario, le letture, la scelta dei testi. Referente del progetto è la professoressa Enrica D’Arminio coadiuvata dalle insegnanti Donatella Buroni, Marina Goffi, Alessandra Rivalta.
Il progetto, approvato nel 2011 dal preside Carlo Mario Musilli e con entusiasmo dall’assemblea degli studenti, dei professori, dei genitori, ha avuto la conferma anche dal nuovo preside Gianni Oliva.
Animatore dell’iniziativa è Pietro Tartamella, scrittore e poeta, direttore artistico dell’Associazione Culturale Cascina Macondo, che da molti anni insegna lettura creativa ad alta voce nelle scuole. “L’idea è di far diventare “Good Morning poesia ore 8.00” un’attività “strutturale” all’interno del liceo – spiega Tartamella – La classe 3C è la classe attualmente referente del progetto, ma quando gli studenti della 3C lasceranno il liceo, dovranno passare il testimone ad un’altra classe che diventerà il nuovo gruppo referente. E’ uno spazio di libertà per i giovani che gestiscono in autonomia tutta l’organizzazione. E’ un momento e un’occasione concreta di crescita e confronto, un’opportunità per gli allievi dei laboratori di lettura ad alta voce di continuare ad esercitarsi nella lettura, in una situazione “rituale e istituzionale”, di fronte ad un pubblico formato da tutti gli studenti che attendono di entrare nelle aule.
Con l’ascolto ogni giorno di poesie diverse si forniscono a tutti gli studenti dell’Istituto stimoli culturali in modo piacevole. Il coinvolgimento affettivo e intellettuale, senza il peso del dovere, farà apprezzare autori nuovi, antichi e moderni, stili diversi, che possono suscitare interessi, approfondimenti, riflessioni. Si vuole rendere familiare la poesia e, attraverso l’ascolto, umanizzare le diversità e ottenere con la ritualità e l’appuntamento quotidiano un’attenzione al tempo che passa, mettendo in risalto la magìa, la bellezza, l’importanza della parola essenziale, della parola viva, del pensiero, dell’emozione. Si vuole ottenere con la frequentazione quotidiana della poesia, una familiarità con “il punto di vista altro”, e fornire agli studenti che scrivono poesie una opportunità di “raccontarsi” affidando i loro testi al gruppo che si sarà preparato per la lettura pubblica al microfono, ma anche di “raccontarsi” attraverso un interposto autore i cui testi i ragazzi potrebbero suggerire e desiderare di ascoltare e far conoscere.
E’ l’unica scuola in Italia a iniziare la giornata con l’ascolto di una poesia.
Chissà se altre scuole raccoglieranno l’esempio.
Le letture inizieranno con la primavera, la mattina del 21 marzo.
Pietro Tartamella
"Mi piace""Mi piace"
LA DEMOCRAZIA NELL’ETA’ GLOBALE
Continuano le conferenze organizzate dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena in collaborazione con Provincia di Modena Cedoc-Centro che trattano di: UTOPIA Tra istituzioni politiche e dinamiche sociali.
Le lezioni saranno proiettate in diretta nella Sala Consiliare del Municipio di Finale Emilia in Piazza Verdi 1.
Venerdì 2 marzo 2012 ore 17.30 si parla di Utopia democratica Il processo di democratizzazione nell’età globale, con Eugenio Somaini Professore di Politica economica all’Università di Parma.
Il prossimo appuntamento è per Venerdì 16 marzo 2012 ore 17.30: Profilo del rivoluzionario, partecipa Luciano Canfora Professore di Filologia classica Università di Bari.
INGRESSO GRATUITO. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005).
Per informazioni: Fondazione Collegio San Carlo via San Carlo 5, Modena – tel. 059/421240 – fax 059/421260 – cc@fondazionesancarlo.it • http://www.fondazionesancarlo.it. – Biblioteca Comunale di Finale Emilia: tel. 0535 788331 – biblio.finale@cedoc.mo.it.
"Mi piace""Mi piace"