http://www.lulu.com/viewer/embed/EmbeddablePreviewer.swf?version=20120131141155
Dopo circa tre anni e circa 130 post, si può considerare ultimato il discorso sui principali eventi che hanno segnato gli anni dal 1960 al 1969.
Per comodità di consultazione, abbiamo riunito in stampa i principali argomenti trattati, ma rimane sempre in linea, con filmati e immagini, l’edizione multimediale del blog all’indirizzo:
http://nostalgia-bondenocom.blogspot.com/
Mese: febbraio 2012
Musica dissidente
MUSICA DISSIDENTE NELLA RUSSIA DI IERI E DI OGGI
Giovedì 1 marzo, ore 21.30
Torrione San Giovanni
Sofia Gubaidulina, Reflections on the Theme B-A-C-H
Alexandra Filonenko, Hommage memori A. Schnittke
John Cage, Quietly Flowing Along
Alfred SchnittkeTrio per archi
MAHLER CHAMBER SOLOISTS
Henja Semmler, Christian Heubes, violini
Béatrice Muthelet, viola
Antoaneta Emanuilova, violoncello
Giovedì 1 marzo al Torrione San Giovanni Ferrara Musica presenta un concerto della fortunata serie “OFF”, fondata in collaborazione con il Jazz Club di Ferrara e dedicata all’esplorazione di nuovi territori musicali.
Protagonisti di questa serata sono i Mahler Chamber Soloists, un ensemble co0tsituito dai violinisti tedeschi Henja Semmler e Christian Heubes, dalla violista francese Béatrice Muthelet e dalla violoncellista bulgara Antoaneta Emanuilova. I Mahler Chamber Soloists sono musicisti della Mahler Chamber Orchestra, brillante orchestra internazionale da molti anni in residenza a Ferrara Musica: esibendosi in formazione da camera i musicisti esaltano la vocazione cameristica della loro Orchestra, che si caratterizza per ascolto reciproco, comunicazione e apporto personale di ogni musicista all’esecuzione.
I concerti al Torrione sono un’occasione per conoscere più da vicino e in un’atmosfera informale i musicisti dell’Orchestra, ascoltando nel contempo programmi musicali suggestivi caratterizzati ogni volta da una tematica diversa.
Il concerto del 1 marzo ha per titolo “Musica dissidente nella Russia di ieri e di oggi” e propone musiche di compositori legati per varie vie alla Russia e alla sua storia recente. Il principale autore in programma è Alfred Schnittke, compositore nato nel 1934 nella Repubblica del Volga, allora parte dell’Unione Sovietica. La sua provenienza da una famiglia di cultura tedesca e i suoi studi musicali condotti a Vienna lo resero particolarmente sensibile agli sviluppi musicali della Scuola di Vienna. La sua arte è inoltre profondamente influenzata da J.S. Bach e riflette il suo intenso misticismo, un elemento che gli valse diversi attacchi da parte della burocrazia sovietica. Di Schnittke viene eseguito il Trio per archi op. 191, composto nel 1985 in commemorazione del centenario di Alban Berg, grande esponente della Scuola Viennese.
Condividono il misticismo di Schnittke e il suo amore per la musica di Bach altri due autori in programma: l’estone Arvo Pärt – come Schnittke vittima della censura sovietica e costretto a riparare in Occidente per poter preservare la propria libertà creativa – di cui verrà eseguito Fratres, nella versione per quartetto d’archi, e Sofia Gubaidulina, la cui musica fu etichettata dai sovietici come “irresponsabile” e di cui viene eseguito Riflessioni sul tema Bach, un omaggio al grande compositore di Eisenach.
Concludono la serata Quietly Flowing Along, un brano di John Cage, compositore statunitense allievo noto per la sua personalità eclettica e libera, contraria a qualsiasi forma di limitazione artistica, e Hommage memori A. Schnittke, un omaggio alla memoria di Schnittke scritto per violino solo nel 2004 dalla compositrice russa Alexandra Filonenko.
I biglietti sono in vendita la sera stessa del concerto presso il Jazz Club Ferrara – Torrione San Giovanni. Il prezzo del biglietto è di 15 euro, comprensivi di tessera ENDAS.
Per informazioni contattare l’infoline del Torrione: 3397886261
Per prenotazione cena al Torrione: 3335077059
http://www.jazzclubferrara.com
http://www.ferraramusica.it
Biblioteca Ariostea (marzo)
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Si narra di un omicidio dal punto di vista di chi lo commette. Un lucido viaggio nella mente di un assassino, di un uomo che predispone un piano crudele, folle quanto la squilibrata altalena tra assenza e sovrabbondanza di emozioni che caratterizza la vita del protagonista. Colpi di scena, uno stile attento, sospeso, a volte duro e feroce per far risaltare i due aspetti entro i quali si muove la vicenda: quello pubblico del delitto e quello privato delle emozioni e dei rapporti personali.
Silvia Golfera si occupa di cultura ebraica e russa. Suoi interventi sono stati pubblicati in riviste specializzate quali “Rassegna mensile di Israel”, “Ha Keillah”, “Ebraismo e dintorni”. Segnalatasi in diversi concorsi letterari, ha pubblicato racconti e poesie su riviste specializzate e in pubblicazioni collettive. Una raccolta di racconti dal titolo “La donna invisibile” è uscita nel 2008. Nello stesso anno ha realizzato per l’Associazione Storia/memoria di Bologna, il film “Il poligono di Butovo”.
Poesie fuori programma (Aprile 2009 – Aprile 2010) (Ed. Ibiskos Ulivieri 2010)

Letture di Roberto Chianura; musiche Beatrice Salmaso, arpa
Edoardo Penoncini nasce ad Ambrogio di Copparo. Laureato in Storia Medievale, accanto all’interesse per la storia, coltiva l’amore per la poesia, che esprime nelle raccolte “Acqua Latte Miele”, Fragranze”, “L’argine dei silenzi”.
Con questa ultima opera l’autore dichiara la propria appartenenza a luoghi reali quali il borgo, Ferrara, l’Appennino, a volte citati in maniera esplicita, a volte solo sottesi. E invita poi il lettore ad andare oltre le parole, a farle proprie.
“Dopo il viaggio sul crinale spartiacque/spartimondi de ‘L’argine dei silenzi’, con questa raccolta di poesie l’autore propone un ulteriore itinerario tra stagioni e giorni […] un percorso scandito in sei stazioni che tracciano la mappa immaginosa di una poesia ‘senza gabbie o veli’.
(Zena Roncada)
Aspettando BilBOlbul
Continuano gli appuntamenti di “Aspettando BilBOlbul” con l’inaugurazione della mostra Pali della luce di Paolo Cattaneo (Inuit libreria, il 27 alle h 19). Martedì 28 febbraio alle 18 apre Storie dal C.e.p. Village di Giuseppe De Mattia e Cristina Portolano (Tatler Perfumery) e alle 19.30 alla galleria Ono Arte Contemporanea viene presentato il nuovo numero della ZeroGuida Bologna.
Il programma di mercoledì 29 febbraio è davvero ricco: alle 17 inaugura la mostra Snowhite’s Secret Box di Ana Juan (Pinacoteca Nazionale di Bologna) e alle 18 quella di Fumetti bambini di Giulia Sagramola e Tuono Pettinato (Libreria Trame). Alle 18.30 a Twinside Il bistrot del Caminetto d’oro ci sarà la performance di Lucia Biagi On the blackboard. Alle 19 a Vanilia & Comics incontro con Rocco Lombardi e Paolo Parisi su Dino Campana. Alle 20 a Ferrara inaugura la mostra Superzelda (Zuni). E giovedì parte BilBOlbul!
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Venerdì 2 marzo ( h 10-13 / 15-19) BilBOlbul ospita alla Cineteca di Bologna (Sala Cervi) il convegno Illustrazione, fumetto, cinema d’animazione: lo stato del racconto per immagini a cura di Associazione Illustratori, European Illustration Forum. Il convegno si interroga su come il concetto di proprietà intellettuale sia stato ridefinito dalla crisi del mercato globale e dalle nuove tecnologie. Attraverso un confronto tra l’anima creativa e quella imprenditoriale, vengono esaminate diverse realtà della “comunicazione narrativa per immagini”, affrontando le problematiche relative ai nuovi supporti digitali e alla diffusione di contenuti in rete.
Relatori: Ivo Milazzo – Autore e Presidente AI; Paolo Rui – Autore e Presidente EIF; Enzo D’Alò – regista di film d’animazione; Raffaella Pellegrino – Avvocato esperta in diritto d’autore e proprietà intellettuale. Conduce e modera Luca Boschi, fumettista e giornalista. |
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Sono aperte le iscrizioni per il laboratorio per bambini E poi siamo partiti di Stefano Ricci, che si terrà durante BilBOlbul.
Un percorso laboratoriale pensato appositamente per il festival e articolato in tre incontri. A partire dal ricordo di un viaggio, i bambini progetteranno, disegneranno, stamperanno e rilegheranno un albo a fumetti. Alla fine del workshop ogni bambino potrà portare a casa una copia del proprio libro. Cineteca di Bologna, 1-2 marzo h 16.30-18.30 / 3 marzo h 10-12 Tre incontri per bambini dai 7 agli 11 anni (è richiesta la partecipazione a tutti gli incontri) |
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Sono aperte le iscrizioni a FUMETTINBICI laboratorio di fumetto di strada a emissioni zero con Marina Girardi e Rocco Lombardi (2-3 marzo h 10-14, ritrovo: Biblioteca Salaborsa). Mentre il festival anima le vie del centro, Marina Girardi e Rocco Lombardi accompagneranno i partecipanti del laboratorio in una pedalata alla scoperta dei margini della città. Attraverso luoghi in cui il confine tra l’ambiente urbano e quello naturale è ancora indefinito e in costante metamorfosi i partecipanti potranno raccogliere suggestioni in forma scritta e disegnata per creare una breve tavola a fumetti. Laboratorio gratuito. Max 8 partecipanti Per chi ne avesse bisogno, il Comune di Bologna mette a disposizione delle biciclette. Si ringrazia l’Assessorato alla Mobilità del Comune di Bologna. |
Cuore di carta
Prossimi eventi

Gian Antonio Stella e Salvatore Settis
L’assalto alle bellezze d’Italia e la battaglia per la legalità
mar 28 febbraio 2012 h. 17.30
Aula Magna Università – Palazzo Bo
Padova

Stella Pende
Confessione Reporter
ven 02 marzo 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Antonia Arslan
L’ Olocausto degli Armeni. Per non dimenticare
mar 13 marzo 2012 h. 10.45
Istituto di Istruzione Superiore J.F. Kennedy
Monselice

Pietrangelo Buttafuoco
Il lupo e la luna
ven 16 marzo 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Marco Buticchi
La voce del destino
ven 30 marzo 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Gian Antonio Stella
Vandali
ven 13 aprile 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Chiara Gamberale
L’amore quando c’era
ven 20 aprile 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Loriano Macchiavelli
Malastagione
ven 27 aprile 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Andrea Molesini
Non tutti i bastardi sono di Vienna
ven 04 maggio 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )

Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro
Stelle bastarde
ven 11 maggio 2012 h. 21.00
Teatro Centro Parrocchiale
Santa Maria Maddalena – Occhiobello ( Rovigo )
Seguici anche su
Seminario di fotografia concettuale
Ai margini della realtà
Inquadrare concetti, fabbricare visioni
.Seminario di fotografia concettuale
liberamente ispirato
al film Blow Up
di Michelangelo Antonioni
Blow Up (1966) di Michelangelo Antonioni
Premesse e finalità
Sebbene i circoli fotografici siano stati in Italia una straordinaria fucina formativa per grandi professionisti dell’immagine fotografica, la sempre più ampia considerazione che la fotografia sta guadagnandosi nel sistema dell’arte contemporanea è male conosciuta e poco praticata dal mondo dell’associazionismo fotografico.
Il FOTOclub FERRARA, con la collaborazione scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara che da oltre trent’anni è impegnato istituzionalmente a favorire lo studio e la valorizzazione della fotografia, intende colmare una lacuna, offrendo a soci e simpatizzanti una opportunità davvero particolare: un corso seminariale di fotografia creativa e concettuale.
Il FOTOclub FERRARA a completamento e naturale integrazione del seminario, prevede poi la realizzazione di un workshop in cui i corsisti potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite nella frequentazione delle lezioni teoriche. L’intento è quello di fornire un approccio teorico alla conoscenza del sistema fotografia-arte contemporanea e poi , come ovvia conseguenza, di stimolare e favorire la produzione di immagini. mettendo in pratica quei meccanismi di scrittura fotografica concettuale che, oggi, sembrano indispensabili per accedere al mondo delle gallerie e dell’arte contemporanea.
Perché Blow Up
I corsi di fotografia e i workshop sono tanto più efficaci se riescono a impegnare i partecipanti intorno a temi precisi e accattivanti.
Quest’anno ricorre il centenario della nascita del regista ferrarese Michelangelo Antonioni (1912-2007) e la città di Ferrara si mobiliterà con numerose iniziative per ricordare il grande cineasta. Si è ritenuto di poter “dedicare” il corso seminariale a “Blow Up”non per una generica adesione alle celebrazioni antonioniane, ma perché proprio “Blow Up”, ormai assurto a intramontabile cult movie, è il capolavoro cinematografico che, più di ogni altro, ha saputo raccontare la “concettualità fotografica” e il ruolo dell’arte, spiegando (meglio di tanta erudita saggistica) l’ambiguità, il fascino dell’apparenza e la plurisignificanza di cui l’immagine sensibile è portatrice.
Caratteristiche del seminario
Il corso seminariale viene articolato in 4 lezioni serali della durata di circa 2 ore ciascuna, che si svilupperanno fra il primo marzo e il 10 maggio. Tre lezioni avranno carattere esclusivamente teorico mentre la quarta sarà “laboratoriale” e propedeutica alla frequentazione del successivo workshop. Le conversazioni avranno tutte ingresso libero.
Coordinamento scientifico.
Il corso seminariale si avvale della progettazione e della collaborazione scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara. Le lezioni saranno sviluppate da Roberto Roda.
Studioso di antropologia culturale, antropologia dell’arte e di fotografia, Roberto Roda. coordina le attività del Centro Etnografico Ferrarese e vanta una riconosciuta esperienza anche nella produzione di immagini attinenti sia alla ricerca artistica sia alla documentazione destinata alle scienze sociali e territoriali. È autore e curatore di numerosi saggi e volumi di etno-antropologia, di storia e critica dell’arte, di fotografia.
PROGRAMMA DEL SEMINARIO
Presentazione dell’iniziativa
Data: giovedì 1 marzo, ore 17.30
Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, Teatro Anatomico, via Scienze 17
Conversazione 1
LA FOTOGRAFIA NEL SISTEMA “ARTE CONTEMPORANEA”
L’immagine sensibile da documento ad opera d’arte concettuale. Contraddizioni e cortocircuiti
Data: Giovedì 1 marzo 2012, ore 21,00
Sede: Ferrara, Sala della Musica, Chiostro di San Paolo, via Boccaleone 19
Contenuti della conversazione
L’arte contemporanea si fa con tutto, anche con la fotografia, la cui presenza nelle gallerie, nei musei, nel mercato dell’arte è in continua espansione. La conversazione intende fornire una sintetica disamina su come ragiona l’arte contemporanea e come, di conseguenza, la fotografia vi trovi parte.
L’arte contemporanea è fortemente concettuale. Tende, cioè a presentarsi come “pensiero” che si racconta attraverso “forme” visive.
L’artista, dunque anche l’artista che decide di utilizzare la fotografia, prima di tutto attua una speculazione intellettuale, cioè definisce i concetti che gli stanno a cuore, poi elabora un progetto in cui ipotizza le tecniche realizzative pertinenti allo scopo. I concetti che stanno alla base del progetto non debbono essere necessariamente “artistici” bensì speculativi cioè possono essere desunti da impianti disciplinari i più disparati, dalla filosofia, dalle scienze umane, dalla sociologia e dalla antropologia culturale, dalla politica, dalla storia, dall’ecologia, dalle religioni, dall’esoterismo… Per i concetti, così come per le tecniche e i procedimenti, l’arte contemporanea non si pone limiti e finisce per delineare degli insiemi fortemente pluridisciplinari. Va da sé che il “fruitore” dell’arte contemporanea, ad esempio il visitatore di una esposizione, per poter leggere/interpretare adeguatamente un’opera, deve disporre di un adeguato bagaglio di conoscenze multidisciplinari. Ecco, allora, che il rischio di incomprensioni fra l’artista e il pubblico è oggi più elevato di ieri. Una fotografia “concettuale” destinata al mondo dell’arte presenta sempre, almeno in apparenza, un’alta poli-significanza e conseguentemente un ampio grado di ambiguità, ma pure un’ insita capacità di dialogo interdisciplinare.
Conversazione 2
BLOW UP DI ANTONIONI E LA FOTOGRAFIA
Ambiguità, astrazioni, polisignificanza e concettualità
Data: Giovedì 29 marzo 2012, ore 21,00
Sede: Ferrara, Sala della Musica, Chiostro di San Paolo, via Boccaleone 19
Contenuti della conversazione
Riflettere sulla natura e della fotografia e dei suoi linguaggi non è operazione inutile, tanto più oggi, visti i cambi di prospettiva introdotti dalla rivoluzione digitale. Di norma, ascriviamo alla saggistica le acute riflessioni sulla fotografia di tanti emeriti studiosi (da Walter Benjamin a Gisèle Freund a Susan Sontag, e ancora in Italia Renzo Chini, Ando Gilardi, Angelo Schwarz, ma l’elenco sarebbe lunghissimo) dimenticando che un contributo fondamentale , e indimenticabile, alla discussione è arrivato da un regista cinematografico, Michelangelo Antonioni e dal suo film Blow Up (1966).
Il film di Antonioni è un capolavoro concettuale capace fra l’altro di farci riflettere sull’ambiguità e sulla polisignificanza dell’immagine fotografica, attuando al tempo stesso un dialogo serrato con la fotografia del periodo in cui è stato girato e in particolare con la fotografia di moda, con i suoi protagonisti in anni e in un luogo (i favolosi Sixties nella Swinging London) che hanno indelebilmente condizionato l’immaginario contemporaneo e la storia della fotografia recente. Ma il film del regista ferrarese è anche un labirinto di microstorie sulla fotografia, alcune non palesemente dichiarate eppur abilmente suggerite attraverso un rarefatto dialogo intertestuale che investe (direttamente o indirettamente) nomi importanti dell’immagine fotografica quali John Cowan, Don McCullin, David Bailey, Bert Stern, Arthur Evans, ecc. Film di straordinaria bellezza, capace di non invecchiare, Blow Up è opera che pure ci parla acutamente dell’arte contemporanea e della sua “concettualità”. Rileggere Blow Up significa, allora, ritrovare le origini della nostra moderna concettualità fotografica.
Conversazione 3
LA VERITÀ IMPROBABILE DELL’ IMMAGINE OTTICA, DOPO BLOW UP.
L’influenza di Blow Up sulla fotografia: la ricerca della concettualità fra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta del ‘900: Giuliani, Vidoni, Vaccari e altri.
Data: Giovedì 26 aprile 2012, ore 21,00
Sede: Ferrara, Sala della Musica, Chiostro di San Paolo, via Boccaleone 19
Contenuti della conversazione
Già Deserto rosso, precedente film di Antonioni aveva indicato alla fotografia a colori la via dell’astrazione. Questa lezione fu raccolta da uno dei fotografi italiani che più ha saputo guadagnarsi notorietà all’estero, il modenese Franco Fontana. Ma Blow Up ebbe nell’universo della fotografia un impatto ben maggiore di Deserto rosso e finì per condizionare (anche negativamente) un’intera generazione di giovani fotografi. La rarefatta e sensuale riflessione concettuale, offerta da Antonioni sull’ambiguità e la polisignificanza della fotografia e sull’erotismo fotografico, venne idealmente raccolta in Italia da una gruppo di fotografi concept (o forse sarebbe meglio parlare di artisti fotografi) che, va rilevato, vantavano origini ferraresi o comunque emiliane. Tre nomi sopra tutti meritano di essere ri-considerati il ferrarese Michelangelo Giuliani, il centese Bruno Vidoni e il modenese Franco Vaccari. Ripercorrerne sinteticamente le loro produzioni e quelli di altri sperimentatori aiuterà i corsisti a scoprire che molte “novità” proposte dal mercato dell’arte contemporanea tali sono in apparenza, e solo per evidente perdita di memoria. Del resto il mercato dell’arte, per espandersi, ha spesso necessità di “dimenticare”similmente a ciò che accade in altre “istituzioni” sociali.
Conversazione 4: laboratorio
PRETESTO BLOW UP. DALLE IMMAGINI DEGLI ANNI SESSANTA ALCUNI STIMOLI PER UNA FOTOGRAFIA CREATIVA E CONCETTUALE
Giovedì 10 maggio 2012, ore 21,00
Sede: Ferrara, Archivio Storico Comunale, via Giuoco del Pallone 8
Contenuti
Il laboratorio individua nella storia di alcune immagini di Blow Up e degli anni sessanta gli stimoli per elaborare percorsi concettuali in grado di tradursi in nuove immagini creative. I percorsi concettuali, che utilizzano le tecniche del dialogo intertestuale, vengono configurati in griglie di lavoro che potranno poi essere facilmente trasformate in eventuali azioni di ripresa del workshop.
Il laboratorio di “Pretesto Blow Up”, si configura come esperienza di “didattica per adulti” e conseguentemente afferisce alle iniziative di “Quante Storie nella Storia 2012. Undicesima Settimana della didattica in archivio”.
Ingresso libero a tutte le lezioni
In collaborazione con
Lab 610 XL – De Faveri,
galleria d’arte contemporanea,
Sovramonte (BL)
EFFETTO BLOW UP
WORKSHOP FOTOGRAFICO
Prove generali a Ferrara
9 giugno 2012
Workshop a Sovramonte-loc. Servo (BL)
presso il Lab 610XL – DE Faveri Galleria d’Arte Contemporanea
7- 8 luglio 2012
Blow Up (1966) di Michelangelo Antonioni
Con lo scopo di trasformare in esperienza concreta le suggestioni e le conoscenze teoriche acquisite dai frequentatori del seminario“Ai margini della realtà”, il Fotoclub Ferrara organizza, con la collaborazione della prestigiosa galleria bellunese Lab 610 XL – De Faveri Arte contemporanea il workshop fotografico “Effetto Blow Up”
Sede del workshop saranno i grandi spazi del Lab 610XL a Servo di Sovramonte, suggestiva località montana posta fra Pedavena/Feltre e Fiera di Primiero. Il Lab 610XL sarà il centro da cui si dipaneranno le azioni dei partecipanti con riprese guidate indoor e outdoor. Il workshop sarà articolato su due giorni di lavoro (sabato 7 luglio e domenica 8 luglio 2012) e sarà preceduto da una giornata di riprese a Ferrara (sabato 9 giugno) per permettere ai partecipanti di meglio conoscersi e iniziare ad interagire.
In ossequio alle tematiche di Blow Up, le azioni di “concept art” fotografica verranno realizzate con ristretti gruppi di lavoro che opereranno attraverso i generi del glamour, della moda, dell’astrazione, ecc.
Il workshop non avrà carattere di semplice “esercitazione” ma viene pensato come “strumento” per produrre una mostra di qualità, che possa poi diventare itinerante.
Per questo motivo, il workshop non potrà accettare alti numeri di partecipanti: ciò andrebbe a scapito della qualità del lavoro. Il workshop è pensato per un numero chiuso di partecipanti, massimo 15.
È prevista una quota partecipativa.
Le produzioni del workshop saranno oggetto di analisi da parte di Metella e Alberto De Faveri, direttori artistici del Lab 610XL-De Faveri Galleria d’Arte Contemporanea , che valuteranno poi la possibilità di presentare il lavoro dei corsisti nei propri spazi espositivi.
Il corso si avvarrà di qualificata direzione. È prevista la collaborazione di alcuni artisti “concept”, e anche l’utilizzo di attori/attrici.
Ulteriori e più precise indicazioni sullo svolgimento del workshop, sulle condizioni di partecipazione, saranno rese note dal Fotoclub Ferrara con apposita comunicazione, appena il quadro organizzativo sarà definito nel dettaglio.
INFO:
Seminario “Ai margini della realtà. Inquadrare concetti, fabbricare visioni”
FOTOclub Ferrara, via Boccaleone 19, Ferrara. Il circolo si riunisce nella propria sede tutti i giovedì alle ore 21. Indirizzo postale: casella postale 134, 44121 Ferrara
e-mail: info@fotoclubferrara.it
Centro Etnografico del Comune di Ferrara: tel 0532 242213
e-mail: etnografico@comune.fe.it
Workshop “Effetto Blow Up”
FOTOclub Ferrara, via Boccaleone 19, Ferrara. Il circolo si riunisce nella propria sede tutti i giovedì alle ore 21. Indirizzo postale: casella postale 134, 44121 Ferrara
e-mail: info@fotoclubferrara.it
URTO
URTO: il nuovo programma di Laminarie per DOM la cupola del Pilastro
Dal 29 febbraio prende il via la rassegna curata da Laminarie a DOM: quattro mesi di spettacoli sotto la cupola del Pilastro
Dalle residenze creative di danza e letteratura, al concerto eseguito da bambini e quello in cui ci si può addormentare che fanno parte del progetto Chance/Change dedicato a John Cage nel centenario della sua nascita, dalle lettura pubbliche e la passeggiata al “Virgolone” fatte insieme ai cittadini del Pilastro fino ad alcuni spazi lasciati volutamente bianchi, ma che potrebbero ospitare attività “impreviste”: sono tre gli assi attorno a cui si articola Urto, il nuovo programma di DOM che da febbraio a maggio porterà i linguaggi contemporanei sulla scena della Cupola per il terzo anno, dopo l’avvio dato a Novembre con la tre giorni di “Impulso”.
Un programma coraggioso che si muove in equilibrio tra radicamento sul territorio e attenzione per la ricerca e la sperimentazione contemporanea, mescolando i generi e affiancando proposte di compagnie affermate a quelle di giovani artisti.
Se il programma dello scorso anno, dal titolo Fertile, puntava l’attenzione sulle opere prodotte da artiste donne, con Urto invece Laminarie sceglie di mantenere il programma aperto all’imprevisto, non fissando il calendario in modo rigido come in una stagione teatrale tradizionale, ma cercando di immaginare un formato più in linea con le esigenze e le caratteristiche di uno spazio indipendente, del suo pubblico e degli artisti. In sintonia con il pensiero di John Cage che ispira una parte significativa delle iniziative, infatti, al centro di Urto sono la musica e l’arte performativa contemporanea, messe però in diretta relazione con i cittadini che sono chiamati a prendere parte attivamente alla realizzazione delle performance.
Il programma di URTO ha inizio mercoledì 29 febbraio e si conclude sabato 26 maggio 2012 ed è articolato su tre piani: i progetti Chance/change, Residenze e Imprevisti.
Chance/change è il progetto che Laminarie in collaborazione con il musicista Marco Dalpane dedicano a John Cage nel centenario della sua nascita, nell’ambito delle iniziative di centocage – Bologna rende omaggio a John Cage (1912-1992), il cartellone che Bologna – Città della Musica Unesco con il coordinamento Settore Sistema culturale e giovani del Comune ha ideato per rendere omaggio al compositore americano durante tutto il 2012 e che mette in relazione diversi luoghi e festival della città con iniziative di vario tipo.
Chance/change indaga l’opera di Cage da diversi punti di vista attraverso molteplici forme, spaziando dalla musica alla danza, e verrà inaugurato dal debutto del nuovo spettacolo di Laminarie Impersonale (29 febbraio, 1 e 2 marzo), un lavoro che vede in scena Febo Del Zozzo con la danzatrice Simona Bertozzi, incentrato sulla relazione tra i due interpreti e sulla costruzione di un ambiente che viene fisicamente allestito intorno ai movimenti della danzatrice. Il 1 marzo lo spettacolo sarà anticipato dall’incontro pubblico La personalità è una cosa troppo fragile per poterci fondare un arte. Un secondo spettacolo di Laminarie verrà invece presentato sulla scia della performance di John Cage dedicata agli scacchi il 20 e 21 aprile. Si tratta di Reunion/Bobby Fischer, riallestimento dello spettacolo che la Laminarie ha dedicato al campione di scacchi statunitense Bobby Fischer.
Change/Chance ospita poi una serie di attività che propongono al pubblico di entrare in relazione con l’opera di Cage soprattutto attraverso delle esperienze dirette, come nel caso di Sleep Concert (19 maggio), concerto della durata di una notte durante il quale il pubblico è invitato ad accogliere il sonno, oppure la passeggiata al Pilastro ispirata alla performance di Cage Demonstration of the sound of the environment (14 aprile) durante il quale al pubblico verrà chiesto di camminare silenziosamente in ascolto del paesaggio sonoro della città. Per Silenzio! (26 maggio) a eseguire partiture di Cage saranno invece i bambini che hanno frequentato la scuola d’arte Il Tuono avviata da Laminarie in collaborazione con l’Istituto Comprensivo 11.
Residenze prosegue a DOM l’esperienza già avviata lo scorso anno, momenti in cui Laminarie condivide lo spazio con artisti diversi che portano al Pilastro le proprie ricerche per poi presentarne gli esiti al pubblico, concentrandosi quest’anno in modo particolare sulla danza contemporanea.
Residenze vede infatti protagoniste quattro esperienze: lo scrittore Matteo Marchesini coinvolgerà diversi cittadini del Pilastro per la realizzazione di una lettura collettiva del suo libro Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi; il danzatore Alessandro Bedosti con Per favore aprite le tende presenta per la prima volta il nuovo solo che nasce dalla lettura di Sarah Kane; Simona Bertozzi lavorerà sull’episodio conclusivo del progetto Homo Ludens già presentato a DOM lo scorso anno. Il suo Mimicry, in-credibile debutterà presso il Centro di Promozione Teatrale La Soffitta e verrà mostrato in anteprima al DOM a un gruppo di studenti del Corso di danza moderna e contemporanea del DMS. Infine, il duo composto dalla scrittrice Isabella Bordoni e dal danzatore Fabrizio Varriale proporranno un lavoro di ricerca sulla periferia del paesaggio e del corpo con lo spettacolo Adesso & muto declinato in una forma site-specific sul territorio del Pilastro dopo alcuni giorni di permanenza.
Un’altra collaborazione con l’Università di Bologna sarà quella attivata per l’incontro con Chiara Guidi/Socìetas Raffaello Sanzio (17 marzo), artista che ha inaugurato lo scorso anno la rassegna di DOM con lo spettacolo Flatlandia, e che incontrerà il pubblico in occasione del suo spettacolo Madrigale appena narrabile ospitato al Teatro Testoni di Casalecchio di Reno.
Martedì 1 maggio – nella giornata dedicata ai lavoratori – alle ore 19 al DOM, si conferma come ogni anno l’appuntamento con Il Patto, la lettura pubblica della Costituzione. Trenta lettori provenienti dal quartiere e dalla città, appartenenti a gruppi sociali, categorie professionali, fasce d’età differenti leggeranno un articolo a scelta della Costituzione, comunicando la personale risonanza del testo.
Infine, la sezione Imprevisti è stata pensata per lasciare alcune aperture nel programma di DOM, coincidenze che forse accadranno o forse no, eventi non confezionati che rimangono in attesa di nuove domande. Come la frase dello storico del teatro Claudio Meldolesi “Il teatro valorizza gli imprevisti”, che spicca sulla parete bianca del foyer di DOM, così la programmazione di URTO lascia aperte delle possibilità nelle giornate che vanno dal 12 al 16 marzo; dal 18 al 21 marzo; dal 2 al 5 aprile; dal 7 al 18 maggio; dal 20 al 24 maggio.
URTO
DOM La cupola del Pilastro
febbraio – maggio 2012
programma a cura di Laminarie
chance/change
mer 29 febbraio, giov 1 e ven 2 marzo ore 21.30
LAMINARIE, Impersonale
con Febo Del Zozzo e Simona Bertozzi
giov 1 marzo ore 20
La personalità è una cosa troppo fragile per poterci fondare un’arte
incontro pubblico
in Centocage – Bologna rende omaggio a John Cage (1912 – 1992)
residenza
ven 9 marzo ore 21.30
Una città fatta a pezzi
Lettura collettiva da Bologna in corsivo di Matteo Marchesini
imprevisto
12 – 16 marzo
sab 17 marzo ore 17
Incontro con Chiara Guidi / Socìetas Raffaello Sanzio
Intervengono Lucia Amara ed Enrico Pitozzi
Nell’ambito di In contemporanea
di ERT Fondazione – Teatro A. Testoni di Casalecchio di Reno
Con il patrocinio dell’Università di Bologna, Dipartimento di Musica e spettacolo
imprevisto
18 – 21 marzo
residenza
sab 31 marzo ore 21.30, dom 1 aprile ore 18
Alessandro Bedosti, Per favore aprite le tende
imprevisto
2 – 5 aprile
chance/change
sab 14 aprile ore 19
Demonstration of the sound of the environment
Da DOM al Virgolone: una passeggiata in ascolto del paesaggio sonoro del Pilastro
in Centocage – Bologna rende omaggio a John Cage (1912 – 1992)
chance/change
ven 20 e sab 21 aprile ore 21.30
LAMINARIE, Reunion / Bobby Fischer
sab 21 aprile ore 20
Ascoltare di colpo
incontro pubblico
in Centocage – Bologna rende omaggio a John Cage (1912 – 1992)
residenza
ven 27 aprile ore 19
Simona Bertozzi, Mimicry, in-credible
Prova aperta per gli studenti del Corso danza moderna e contemporanea: teorie e tecniche
Corso di Laurea Magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo, Università di Bologna
mar 1 maggio ore 19
Il Patto – lettura pubblica della Costituzione
residenza
dom 6 maggio ore 21.30
Isabella Bordoni e Fabrizio Varriale, Adesso & Muto
paesaggio e misura del corpo poetico
all’interno del progetto REFUGEE [2011-2014]
Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 20 dalla proiezione del film Entroterra – Geografie umane del Giambellino prodotto dal collettivo ImmaginariEsplorazioni
imprevisto
7 – 18 maggio
chance/change
sab 19 maggio dalle 22 alle 6 circa
Sleep Concert
Concerto della durata di una notte: il pubblico è invitato a disporsi ad accogliere il sonno
Pianoforte Marco Dalpane
in Centocage – Bologna rende omaggio a John Cage (1912 – 1992)
imprevisto
20 – 24 maggio
chance/change
sab 26 maggio ore 19
Silenzio!
musiche di John Cage eseguite dai bambini che hanno frequentato la scuola Il Tuono
in Centocage – Bologna rende omaggio a John Cage (1912 – 1992)
http://www.laminarie.it
http://www.lacupola.bo.it
http://www.facebook.com/laminarie
http://www.facebook.com/pages/DOM-la-Cupola-del-Pilastro/329488090366
Ingresso unico per spettacoli e concerti: 7 euro
Ingresso gratuito:
giovedì 1 marzo, ore 20:
La personalità è una cosa troppo fragile per poterci fondare un’arte (incontro)
venerdì 9 marzo, ore 21.30:
Una città fatta a pezzi (incontro)
sabato 17 marzo, ore 17:
Incontro con Chiara Guidi (incontro)
sabato 14 aprile, ore 19:
Demonstration of the sound of the environment (passeggiata)
sabato 21 aprile, ore 20:
Ascoltare di colpo (incontro)
martedì 1 maggio, ore 19:
Il Patto (lettura pubblica della Costituzione)
La prova aperta di Mimicry, in-credibile è riservata agli studenti del Corso di Danza moderna e contemporanea: teorie e tecniche. Corso di Laurea magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo, Università di Bologna.
Ad esclusione delle iniziative gratuite,
si consiglia sempre la prenotazione, dato il numero limitato dei posti.
Per info e prenotazioni: info@laminarie.it – T 051.6242160
Per tutti gli appuntamenti di URTO, a DOM sarà aperto il bar con viveri e bevande
URTO è un progetto di Laminarie
con il contributo di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
GECO 2 – Presidenza del Consiglio dei
Ministri – Dipartimento della Gioventù
Regione Emilia Romagna,
Assessorato alla Cultura
Provincia di Bologna, Assessorato alla Cultura
Comune di Bologna
con il supporto di:
Comune di Bologna, Quartiere San Donato
DOM La cupola del Pilastro è in via Panzini, 1 a Bologna
DOM è raggiungibile con l’autobus n. 20 dal centro di Bologna
(effettua anche corse notturne)
La Centrale conviene?
Lo studio condotto dal dott. Mirco Andreotti ed Elisa Samori’ dimostra che la produzione di energia da biomassa e’ molto meno efficiente della produzione da fotovoltaico. Si deduce quindi che i terreni sottratti alle colture per generi alimentari e utilizzati per soddisfare il fabbisogno di centrali a biomassa sono decisamente maggiori di quelli che sarebbero necessari per la stessa produzione di energia da fotovoltaico.
A seguito di questi risultati gli autori sono a favore del fotovoltaico, piuttosto che alla biomassa, ma e’ chiaro che non ci si deve basare solo ed esclusivamente su un metodo, in quanto la produzione di energia deve basarsi su diverse tecnologie che siano complementari fra di loro. La produzione di energia deve essere un insieme di fotovoltaico, biomassa etc etc ma tutto deve essere misurato e rapportato al territorio interessato al fine di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse e di aver il minor impatto ambientale.
In merito al fotovoltaico e’ doveroso sottolineare che si dovrebbero sfruttare i tetti e le infrastrutture con le quali abbiamo gia’ modificato il territorio, in questo si hanno diversi vantaggi: produzione e consumo prevalentemente locale, che quindi non necessita di trasporto e trasformazioni, e non si sottrae terreno all’agricoltura.
In conclusione gli autori ritengono che con uno sforzo da diversi fronti si possano trovare le migliori soluzioni, ma questi sforzi devono anzitutto partire dalla politica, la quale deve affidarsi ai suggerimenti che derivano dagli studi scientifici e deve intervenire sull’economia della produzione di energia al fine di favorire e incentivare la migliore tecnologia o la migliore scelta.
In merito a Bondeno, gli autori apprendono con piacere che si sia abbandonato il progetto della centrale a olio pensata per l’ex zuccherificio.
In merito alla centrale a biogas, che sia verde non ci sono dubbi, ma il fabbisogno di terreni, se confrontato con un equivalente fotovoltaico fa riflettere. Pensiamo infatti che la centrale a biogas necessita di circa il 10% della superficie agricola utile del Comune di Bondeno, mentre un fotovoltaico equivalente necessiterebbe di circa lo 0.5%.
Da notare che tali impianti soddisferebbero circa il 10% del fabbisogno di energia elettrica annuale dei cittadini di Bondeno. Ovviamente solo fotovoltaico non sarebbe pensabile, in quanto comunque una centrale a biogas fornisce anche energia per riscaldamento, che dal fotovoltaico e’ piu’ complessa da estrarre, di contro solo biomassa significherebbe impiegare tutta la superficie agricola utile.
Nello studio condotto non sono stati trattati nessun aspetti economici, in quanto gli sforzi si sono concentrati esclusivamente sulla parte di bilancio energetico e di impatto ambientale. Sarebbe interessante avere da parte di esperti una valutazione anche in termini economici.
Segnaliamo i link per scaricare la sintesi dello studio condotto e la tesi completa:
http://docente.unife.it/mirco.andreotti/allegati/BiomassaFotovoltaico.pdf
http://docente.unife.it/mirco.andreotti/allegati/TesiLaureaElisaSamori.pdf
dott. Mirco Andreotti, Elisa Samori’
Festival del cinema di Porretta
Bologna, 20 febbraio 2012 – L’associazione Porretta Cinema apre ufficialmente l’undicesima edizione del Festival del Cinema di Porretta Terme, che si terrà nell’omonima cittadina in provincia di Bologna dal 26 febbraio al 4 marzo. Protagonista della retrospettiva di quest’anno sarà Carlo Mazzacurati, presidente della nuova Fondazione Cineteca di Bologna, già premio Solinas nel 1987 per la migliore sceneggiatura con Marrakech Express, Nastro d’Argento e Ciak d’Oro come miglior regista emergente nel 1988 con Notte Italiana e Leone d’Argento nel 1994 a Venezia con Il toro. “La scelta di Mazzacurati rientra in una nuova strategia che predilige nomi di qualità, ma noti presso un pubblico allargato e con una filmografia fruibile anche dai non addetti ai lavori” afferma Luca Elmi, Presidente della nuova Associazione Porretta Cinema. “Inoltre, da questa edizione, la consueta rassegna monografica sul regista, che da sempre ha costituito il programma del Festival, sarà affiancata da eventi mirati a coinvolgere maggiormente la comunità locale e, al tempo stesso, favorire la permanenza del pubblico ospite durante tutto l’arco della manifestazione. Tutto ciò con l’obiettivo di estendere progressivamente la vocazione turistica di Porretta Terme all’ambito cinematografico, in sinergia con le strutture ricettive esistenti, create per il turismo termale”. Alla proiezione dei film di Mazzacurati si aggiunge un ricco programma di iniziative, come l’esposizione dedicata alla Mostra Internazionale del Cinema Libero presso il BAM di Porretta Terme, che il 26 febbraio aprirà il Festival insieme al seminario “Gli anni del Cinema Libero” e la visione del film Together di Lorenza Mazzetti, Mention au film de recerche al Festival di Cannes nel 1956 e primo esempio del Free Cinema britannico. La proposta dedicata ai cinéphiles comprende anche la lettura di testi del poeta Zanzotto e la proiezione del documentario a lui dedicato, gli aperitivi cinematografici e il pranzo a tema con il regista durante il week-end. Per sabato 3 marzo sono fissati l’incontro pubblico con Mazzacurati, la consegna ufficiale del premio alla carriera al regista e la premiazione del concorso per le scuole Voci in sala. Il Festival si concluderà domenica 4 marzo, con le proiezioni speciali di Jules et Jim, nel 50°anniversario della sua uscita in Italia, in concorso anche alla Mostra internazionale del Cinema Libero, e de La kriptonite nella borsa, cui seguirà l’incontro con il regista, Ivan Cotroneo. “Fino agli anni ’80 Porretta è stata la sede della Mostra del Cinema Libero, abbiamo quindi una piccola grande tradizione cinematografica che l’amministrazione comunale, insieme alla Cineteca di Bologna, ha contribuito a mantenere con il Festival del Cinema di Porretta Terme” ricorda Igor Taruffi, Assessore alla cultura del Comune di Porretta. “Oggi, di fronte ai severi tagli ai fondi destinati agli Enti Locali abbiamo voluto garantire la continuità del Festival passando il testimone ad un gruppo di cittadini, con la speranza che questa manifestazione, vera ricchezza del nostro territorio, possa crescere e prosperare”. Associazione Porretta Cinema e il Festival del Cinema di Porretta Terme L’associazione Porretta Cinema nasce senza scopo di lucro con l’obiettivo di allargare l’offerta culturale del proprio territorio e proseguire l’esperienza del Festival del Cinema di Porretta Terme. L’operato dell’associazione si inserisce idealmente nel solco della tradizione della Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme che durante gli anni ’60 costituì uno dei più importanti antifestival italiani e senza censure proiettò in anteprima La classe operaia va in paradiso e Ultimo Tango a Parigi. Fanno parte del comitato scientifico del Porretta Cinema: Andrea Morini, Romano Milani, Giacomo Manzoli, Roy Menarini e Giacomo Martini. In 10 anni il Festival del Cinema di Porretta Terme ha portato in provincia di Bologna due premi Oscar e alcuni dei più prestigiosi nomi della cinematografia nazionale e internazionale, come Mario Monicelli, Ken Loach, Constantin Costa Gavras o Marco Bellocchio. Il Festival ha così contribuito alla ricchezza del territorio dell’Alta Valle del Reno e alla sua vivacità culturale, offrendo la possibilità di approfondire la conoscenza di autori universalmente riconosciuti, anche attraverso l’incontro diretto con il regista, in un contesto piacevole e informale. Informazioni: Associazione Porretta Cinema via Borgolungo, 10 – Porretta Terme tel: (+39) 0534521126 info@porrettacinema.com http://www.porrettacinema.com
Milo Manara a Mantova
Mantova Comics and Games 2012 ha l’onore e il piacere di annunciare la presenza in fiera di una vera e propria leggenda vivente: l’evento ospiterà, infatti, Milo Manara, mostro sacro e star internazionale del fumetto e dell’illustrazione!
Nato nel 1945 a Luson, in provincia di Bolzano, Manara inizia la sua carriera nel mondo del fumetto alla fine degli anni Sessanta sulla collana Genius. Raggiunge la notorietà grazie alla sua creazione Jolanda de Almaviva, alla quale seguono numerosissime collaborazioni con nomi prestigiosi: Larousse, Pedro Almodovar, Alfredo Castelli ed Enzo Biagi, solo per citarni alcuni.
In seguito scrive e disegna Il gioco, una delle sue opere più conosciute, e realizza i disegni per le sceneggiature Tutto ricominciò con un’estate indiana e El gaucho di Hugo Pratt, suo mentore e creatore del celebre personaggio Corto Maltese.
Nel 1986, sulla rivista Totem, inizia la pubblicazione de Il profumo dell’invisibile, in cui “nasce” la oramai celeberrima e sensuale Miele.
Nel 1989 vede la luce Viaggio a Tulum, opera tratta da un soggetto, in origine pensato per un film, di uno dei più grandi registi della storia del cinema: Federico Fellini, che sceneggia, sempre per Manara, anche Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet.
In seguito alla pubblicazione di capolavori quali Tre ragazze nella rete, Kama – Sutra, Fuga da Piranesi e 46, dei quali Manara è oltre che disegnatore, anche sceneggiatore, realizza per la DC/Vertigo un racconto intitolato Desire su sceneggiatura dell’ineffabile Neil Gaiman per la raccolta The Sandman – Endless Nights, e per la Marvel la miniserie X-Men – Ragazze in fuga, incentrato sui personaggi femminili della serie X-Men.
Nel 2004 disegna la serie I Borgia, su sceneggiatura del regista, fumettista e scrittore Alejandro Jodorowsky.
Per info e aggiornamenti sulla presenza di Milo Manara in fiera, restate sintonizzate su www.mantovacomics.it!