Metamorfosi

Nell’ambito del festival di filosofia, dal 16 al 18 settembre 2011:

Metamorfosi
Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. L’unica Natura è quella che cambia continuamente, spostando i confini tra i regni e tra i corpi secondo combinazioni sempre mutevoli. La metamorfosi stessa è mutata: ha attraversato i corpi degli dèi, degli animali e degli uomini; ha spostato le frontiere dell’umano verso le macchine; ha modificato lo statuto dell’animale. Alla metamorfosi come processo naturale, come categoria di rappresentazione e come esperienza narrativa sono dedicate diverse attività del festival.
Il cantiere artistico della metamorfosi, intesa come tema classico e come terreno di rivisitazione interdisciplinare – da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius – viene aperto dalla mostra “Indistinti confini”, che propone, a Palazzo dei Pio a Carpi, una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti e spezzoni cinematografici: in una scelta di opere dalle forme disfatte e dai confini sfaldati.
A far da vestibolo e da contrappunto alla mostra sta “Crisalide”, una grande scultura in resina trasparente sospesa tra le arcate del Cortile d’onore. Quest’opera di Valentina Maddalena Lugli, bozzolo di cambiamento, è illuminata dall’interno da una piccola luce: la trasformazione eccede i confini del naturale e si fa energia psichica, motore di crescita personale degli esseri umani (Palazzo dei Pio a Carpi).
Le crisalidi si schiudono ed ecco le “Farfalle”, titolo scelto dalla Compagnia TPO per spiegare ai più piccoli la metamorfosi più grande, quella della nascita, attraverso uno spettacolo sensoriale. La “casa delle farfalle”, tutta bianca, accoglie i bambini in un’atmosfera delicata, un microcosmo silenzioso dove proprio le farfalle disegnano giochi di luce, arricchiti dagli effetti visivi e sonori creati da un “tappeto sensibile” sollecitato dal passaggio dei piccoli ospiti (Sassuolo, Palazzo Ducale, sabato 17, ore 20.30).
Tra metamorfosi e comunità, nel segno di un’esperienza in cui i confini dell’umano e dell’animale perdono la loro fissità e indicano nuove possibilità di legame, si situano i caratteristici disegni di animali umanizzati di ericailcane, che assieme a una grande installazione, sono protagonisti della mostra “Il canto della foresta”, proposta dalla Galleria D406 di Modena. Altri animali, meccanici e di stoffa, popoleranno il verde cortile del Museo Muratoriano in Piazza Pomposa.
“Le avventure di Pinocchio” è la favola della metamorfosi per eccellenza, quella che racconta di un bambino-burattino ipercinetico e mai fermo nella stessa condizione. Porta lo stesso titolo la mostra che raccoglie i disegni di Gianluigi Toccafondo allestita alla Biblioteca Delfini di Modena e realizzata con la Galleria D406: venticinque tavole a colori e un cortometraggio per raccontare il personaggio che da sempre affascina i più grandi illustratori. Forme in movimento che si allungano e si deformano, immagini fluttuanti e metamorfiche, intercalate a frammenti di testo, portano il segno inconfondibile dell’autore, per un Pinocchio distante dal cliché iconografico tradizionale, guardando a Totò, ma anche a Buster Keaton e Stan Laurel.

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