Concorso per gli studenti delle scuole primarie, secondarie di I e II grado statali e paritarie
“GIORGIO GABER, PAROLE PER PENSARE”
III EDIZIONE
Regolamento
Art. 1
Finalità
In ragione del grande successo in termini di partecipazione e di qualità dei lavori inviati dalle scuole durante le scorse edizioni la Fondazione Giorgio Gaber e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di promuovere la figura e il percorso dell’artista nelle nuove generazioni, indicono il concorso “Giorgio Gaber, parole per pensare – III edizione” rivolto a tutte le scuole primarie, secondarie di I e II grado statali e paritarie. Scopo dell’iniziativa è stimolare il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti in un processo creativo di riflessione e rielaborazione delle tematiche sottese ad alcuni tra i momenti più significativi dell’opera dell’artista.
Art. 2
Destinatari
Possono partecipare al concorso singoli studenti, classi o gruppi di studenti di classi diverse. Saranno premiati i primi tre elaborati per ogni ordine di scuola.
Art. 3
Tipologia di elaborati ammessi al concorso
Le opere in concorso, prendendo spunto da uno o più brani presenti nell’elenco dell’allegata scheda tecnica e reperibili in formato testo, audio e video sul sito della Fondazione Giorgio Gaber all’indirizzo: www.giorgiogaber.it, dovranno interpretare, analizzare e rielaborarne i significati.
Saranno candidati al premio finale le studentesse e gli studenti partecipanti al concorso che avranno affrontato in maniera originale, creativa e significativa i temi oggetto dei brani.
Sono ammessi elaborati artistici di qualunque forma (solo a titolo esemplificativo: elaborati scritti, disegni, canzoni, cortometraggi, documentari, parodie, videoclip, animazione..)
Art. 4
Iscrizione e termine di consegna degli elaborati
I gruppi o le classi che intendono partecipare al concorso dovranno inviare via mail l’allegata scheda di iscrizione all’indirizzo progettogaber@giorgiogaber.it entro il 30 maggio 2011. La Fondazione provvederà a dare comunicazione dell’avvenuta iscrizione.
Gli elaborati dovranno essere inviati alla sede della Fondazione in originale o in formato file su supporto Cd o Dvd con l’allegata scheda dell’opera compilata in ogni sua parte, entro e non oltre il 30 settembre 2011 all’indirizzo:
Fondazione Giorgio Gaber
Piazza Aspromonte 26
20131 Milano
Art. 5
Valutazione e premiazione
Tra tutti i lavori pervenuti alla Fondazione Giorgio Gaber una commissione, composta ai sensi del seguente Art. 6, sceglierà, a suo insindacabile giudizio, i tre migliori elaborati per ogni ordine di scuola.
La premiazione avverrà entro il mese di dicembre 2011. In caso di vincitori neodiplomati gli stessi saranno contattati personalmente.
Gli elaborati premiati verranno altresì pubblicati sul sito del Ministero e della Fondazione.
La Fondazione e il Ministero si riservano il diritto di pubblicare tali opere anche in seguito e con altre modalità (pubblicazioni cartacee, cataloghi, cd rom…etc).
Tutti gli elaborati consegnati non verranno restituiti.
Art. 6
Commissione esaminatrice
La Commissione verrà nominata dal Presidente della Fondazione Giorgio Gaber e sarà composta, oltre che dallo stesso Presidente e da due rappresentanti del MIUR, da non più di cinque componenti scelti tra persone di comprovata esperienza professionale nei settori dell’informazione, dell’educazione e dello spettacolo.
Il giudizio della Commissione è insindacabile.
CONCORSO “GIORGIO GABER, PAROLE PER PENSARE – III EDIZIONE”
SCHEDA TECNICA
Nel corso della sua lunga carriera soprattutto teatrale, Giorgio Gaber ha creato una forma inedita di analisi della realtà tramite l’arte della prosa e delle canzoni.
Il suo Teatro Canzone aveva lo scopo di affrontare quanto accade in ogni ambito della vita attraverso un linguaggio immediato e diretto, per facilitare al massimo la comprensione e fornire spunti e stimoli alle nostre riflessioni con lucidità, coraggio, onestà intellettuale e senza temere di toccare temi scomodi, argomenti rimossi, nervi scoperti.
La sua opera oggi testimonia quanto Gaber, con il suo coautore Sandro Luporini, abbia saputo affrontare le problematiche fondamentali dell’esistenza e centrare temi decisivi della storia del nostro Paese con esplicite finalità etiche, rivolte a quella costante e libera ricerca che può condurre ogni uomo a capire meglio se stesso e gli altri, al di fuori di prese di rigide posizioni intellettuali, religiose, ideologiche. Ricerca che fa parte del percorso di crescita di ogni giovane uomo o donna che inizia ad affrontare, anche grazie alla scuola, i temi fondanti della propria esistenza.
Per questa evidente vicinanza tra le aspirazioni gaberiane e gli slanci che animano i giovani di ogni tempo, si è voluta proporre ai ragazzi di oggi una rilettura di alcuni dei momenti più significativi dell’opera di Gaber.
Parole che dal palcoscenico erano sempre in grado di emozionare scuotendo le coscienze e costringendo gli spettatori a pensare ognuno con la propria testa. Parole che rilette oggi, e discusse con i docenti, sono ancora strumento di stimolo e di arricchimento etico e culturale.
Dallo sterminato repertorio del “Signor G” sono stati scelti cinque brani per le scuole primarie e dieci brani per le scuole secondarie, disponibili sul sito www.giorgiogaber.it, come oggetto di una nuova appropriazione da parte delle giovani generazioni delle parole di Gaber nell’ambito del concorso “Giorgio Gaber, parole per pensare”
Di seguito, l’elenco dei brani proposti e una sintetica sottolineatura del loro contenuto.
BRANI PER LE SCUOLE PRIMARIE
LA LIBERTÀ (1972)
Uno dei valori fondanti della civiltà visto come possibilità per ciascuno di noi di poter lasciare, a livello collettivo, un segno tangibile della propria individualità.
SUONA CHITARRA (1968)
Cosa significa essere un artista? Far divertire o far pensare? Gaber canta il coraggio di non sacrificare le proprie esigenze ideali per inseguire la chimera del successo.
IO MI CHIAMO G (1970)
Due bambini a confronto: intuiscono di essere uguali, ma la condizione sociale dei loro genitori è opposta. E questo condiziona fin da subito la loro corretta percezione di sé.
E ALLORA DAI (1967)
L’amicizia, l’uguaglianza, la pace, il senso della vita. Temi decisivi, su cui siamo tutti d’accordo: in teoria. Ma la teoria per avere un senso va messa in pratica.
NON INSEGNATE AI BAMBINI (2003)
Quando un adulto ha a che fare con un bambino vorrebbe trasmettergli esperienze, passioni, conoscenze. Eppure basterebbe dimostrargli un’adesione concreta ai valori ideali del vivere. Il resto verrebbe di conseguenza.
BRANI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI I E II GRADO
IO NON MI SENTO ITALIANO (2003)
Cos’è l’Italia? Luoghi comuni o valori condivisi? Retorica ed errori o una storia e una cultura uniche al mondo? Forse tutt’e due le cose: e “sentirsi italiani” deve tenerne conto.
SPETTACOLO PURO (1997)
Nel momento in cui vengono spettacolarizzate, persino la vita e la morte perdono valore. Gaber qui osserva i meccanismi della comunicazione di oggi, evidenziando con amaro sarcasmo un profondo dramma dell’uomo moderno.
QUANDO SARÒ CAPACE D’AMARE (1994)
Non è facile vivere davvero una storia d’amore, senza banalizzarla o farla divenire routine. Ma bisogna provarci: nel rispetto di noi stessi e del mistero dell’altro cui vogliamo bene.
UN’IDEA (1972)
Se non ci si sporca le mani con la vita, diceva Gaber, anche gli ideali più belli resteranno inutili astrazioni. Se ci crediamo davvero, dobbiamo metterli in gioco: nella concretezza della vita d’ogni giorno.
LA LIBERTÀ (1972)
Uno dei valori fondanti della civiltà visto come possibilità per ciascuno di noi di poter lasciare, a livello collettivo, un segno tangibile della propria individualità.
CERCO UN GESTO, UN GESTO NATURALE (1973)
Quando gli altri ci apprezzeranno sul serio? Quando saremo noi stessi. Ma non è facile accorgersene se la società e le nostre stesse paure ci spingono, continuamente, ad indossare delle maschere per sentirci accettati.
IO COME PERSONA (1994)
In un mondo sempre più degradato, pericoloso, vuoto, resta comunque qualcosa su cui possiamo contare ancora. Noi stessi. Noi come individui, noi come persone: per ripartire.
SI PUÒ (1976)
Quando la libertà non ha confini diventa il suo opposto. Ed oggi che possiamo fare tutto siamo davvero sicuri di aver conservato pure la necessaria libertà di dire no, la decisiva libertà di dare una coerenza al nostro agire?
Allegato: Bando concorso Gaber – III edizione.pdf
PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA , Arte, Fotografia
“CREATIVITÁ ITINERANTE”
REGOLAMENTO
ART. 1) Il concorso, a frequenza annuale, è così articolato:
Sez. A) POESIA INEDITA IN LINGUA ITALIANA : max tre poesie.
Sez. B) POESIA INEDITA IN VERNACOLO: max tre poesie, con traduzione a fronte.
Sez. C) RACCONTO EDITO O INEDITO: max 5 cartelle. Sez. D) FOTOGRAFIA: max due fotografie, formato a scelta. Sez. E) ARTI FIGURATIVE: pittura, scultura, bricolage. I lavori potranno essere inviati in fotografia, ma dovranno essere esposti durante la cerimonia di premiazione.
ART. 2) Il tema è libero per ciascuna sezione. Le opere letterarie dovranno essere presentate in 6 copie, una sola delle quali recherà le generalità complete, compresi numeri telefonici e indirizzo email. Fotografie e opere artistiche saranno accompagnate da targhetta riportante le generalità. È gradito un breve curriculum degli autori.
ART. 3) I lavori presentati non devono mai essersi classificati al primo posto in altri concorsi, pena l’ esclusione. Essi dovranno pervenire, entro e non oltre il giorno 15/5/11, in plico chiuso e regolarmente affrancato, al seguente indirizzo: GRUPPO CAMPEGGIO REGIONE PUGLIA – PREMIO “CREATIVITA’ ITINERANTE” c/o prof.ssa SANTA VETTURI, via Giulio Petroni, 87/Q – 70124 BARI. Infotel: 339/2178232, 338/2169304, 340/6347468. o email: creativitaitinerante@yahoo.it.
http://it.groups.yahoo.com/group/araba_fenice/files/
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