Il gregge alza la testa

il gregge alza la testa

“Ecco tutta la verità su un futuro possibile. L’esportazione del sistema di vita americano incontra ampi ostacoli tutt’ intorno al globo, ma è stato appena eletto un nuovo Presidente, simpatico, piacevole, di una rassicurante stupidità, e capace di pronunciare giudizi lapidar! e orecchiabili. Spetta a lui portare il popolo degli Stati Uniti alle soglie dell’anno 2000: «Padre Nostro che sei a Washington…» Le grandi società industriali e finanziarie, ivi compreso il Sindacato (che ricicla in attività lecite il denaro accumulato un tempo con il gangsterismo), tengono saldamente le leve del potere. I giovanotti di buona famiglia, usciti brillantemente dall’accademia militare fanno rapida carriera presso i generali che formano la “diga del Pacifico”, cioè un’alleanza bianca, comprendente l’Australia, la Nuova Zelanda e le superstiti dittature di destra dell’America Latina. La popolazione americana continua ad adattarsi alla normalità di condizioni di vita sempre meno normali, nonostante i cibi adulterati, l’insicurezza drammatica dell’ordine pubblico, l’aria e il mare e il suolo inquinati, la brusca caduta dell’indice medio della durata della vita, l’alta percentuale di neonati malformati. Ma altrove, specialmente nei paesi sottosviluppati, la situazione precipita. Sulle rive del Mediterraneo, ridotto a una fogna, è scoppiata una crisi che tra l’altro ha spinto le popolazioni dell’Africa settentrionale a una disastrosa guerra con i vicini a sud. In questo mondo che diventa, con progressione geometrica, sempre più ingovernabile, i fatti privati e quelli pubblici s’intrecciano in una fitta rete d’influssi reciproci, di corresponsabilità, di errori di giudizio, in cui persino alle vittime ed agli alleati accade di sterminarsi fra loro, in cui le verità sono, a conti fatti, delle bugie e in cui certe menzogne sono tuttavia vere. Il cataclisma è clamoroso, inarrestabile, un vero crepuscolo degli dèi che travolge i duecento milioni di esemplari più stravaganti e nocivi della nostra specie”.

Così diceva la presentazione di questo libro di John Brunner, uscito nel 1972.

Era l’ultimo di 4 libri “distopici” in cui si illustrava una società alla quale, per molti aspetti, ci stiamo paurosamente avvicinando;  bisognerebbe fermarsi a riflettere e rileggere quanto è già stato scritto, invece di voltare sempre pagina nel tentativo di ignorare certi segnali autodistruttivi.

Ovviamente l’idea di leggere molto, ma sempre gli stessi libri, non piace al mercato per cui, attualmente il libro si trova, forse, solo su qualche bancarella.

Seguite i link, per saperne di più.

4 pensieri su “Il gregge alza la testa

  1. Il gregge alzerà la testa?
    Mentre scriviamo queste righe si è appena insediato il governo “tecnico” di Mario Monti il cui compito, in realtà, è quello di liquidare quel che resta dello stato, dichiarato fallimentare dalla UE, e convogliare i capitali verso le banche auto-dichiaratesi creditrici e “salvate” proprio dallo stato appena due anni fa!
    Anche in questo caso ci sarebbero tutte le premesse per un romanzo, solo che, per ora, non si vedono protagonisti all’orizzonte…

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