Azzardo e gioco
Ma è nell’attimo che la Fortuna, cieca e imprevedibile, viene sfidata dal giocatore. Ai tavoli del casino, nelle sale da scommesse o nelle tabaccherie delle lotterie istantanee, la vertigine dell’azzardo indica come la posta in gioco sia, né più né meno, il venire all’essere o il piombare nel nulla.
Di questa febbre adrenalinica è modello “Il giocatore” di Dostoevskij. Scritto in soli 26 giorni, per onorare un contratto capestro firmato per pagare i debiti di gioco, il romanzo intreccia la biografia dell’autore con quella del suo personaggio. Al centro la pallina della roulette e la severa sentenza del suo movimento che fa piazza pulita di ogni sistema di previsione. A dar voce alla storia sarà l’attore Alessandro Haber, che deve proprio a una figura di giocatore il successo cinematografico (Modena, venerdì 17, ore 21,30).
Le luci ipnotiche delle slot machines diventano “Luci della malora” negli scatti di Luigi Ottani, esposti a Modena dalla Galleria Under House. Il fotografo cattura i giocatori all’opera, la leva della slot che si abbassa, i simboli che si susseguono nel monitor. Finchè la compulsione del gioco si trasforma in disperazione e la fortuna in malasorte.
La rotondità della palla segnala anche nei giochi di competizione, come lo sono gli sport, il ruolo immancabile della nostra dea, anche quando, come nel caso della pallavolo, il meccanismo di gioco sembra ferreo, governato da schemi geometrici e mosse degne di una grande partita a scacchi. Wainer Vaccari gli dedica “Elevation”, una intera mostra ispirata al volley, dove l’eroismo dei gesti e dei corpi viene colto proprio negli attimi estremi di sfida al movimento vorticoso e indifferente della palla (Modena, Chiesa di San Paolo, in collaborazione con il Comitato Organizzatore dei mondiali di Pallavolo).
Quando alle infinite combinazioni di un mazzo di carte si aggiunge la casualità del lancio dei dadi si ottiene Magic, The Gathering, recente e popolarissimo “gioco di ruolo” di ambientazione fantasy. Il Magic ha regole semplici ma variazioni pressoché infinite grazie ad un numero incredibile di carte collezionabili, che possono di volta in volta dettare o sovvertire le regole della partita. Sassuolo gli riserva un torneo gratuito (sabato 18 settembre, a partire dalle 10.00).
Catturare il futuro
La continua apertura di scenari imprevedibili introduce ricorrenti tentativi di addomesticare il futuro. Il rapporto costantemente rinnovato tra gli uomini e gli astri rientra nell’aspirazione di guadagnare rappresentazioni mentali ordinate e “ritratti del cielo” nei quali proiettare i propri destini. È il tema della mostra “Il gioco delle sorti”, presso il Museo della Figurina di Modena. Un’ampia scelta di figurine dall’iconografia a motivo astrale indica la persistenza e la diffusione di motivi mitologici connessi all’influsso delle costellazioni e dello zodiaco sulle sorti umane, anche in un medium come la figurina, prodotto ad alta tiratura e dalla destinazione pubblicitaria.
Gli fa da contraltare “La fortuna nelle collezioni estensi”, un’esposizione di codici e stampe dal XV al XIX secolo allestita nelle sale della Biblioteca Estense Universitaria di Modena. Aspetto cruciale della vita di Corte, compresa quella estense, l’interrogazione degli astri per trarne oroscopi si mostra qui nei suoi tratti nobiliari, in particolare con gli oroscopi formulati per personaggi come Ercole II, Alfonso II e il cardinale Ippolito II.
La ricerca dei pronostici è attività massimamente consolatoria, ma non per questo è anche necessariamente veridica, anzi spesso è mistificatrice. Erri De Luca – romanziere, poeta e traduttore che molto ha studiato i sistemi di combinazione e interpretazione dell’ordine cosmico, come nella tradizione cabalistica ebraica – dedicherà una serata di letture a narrare, appunto, «le pretese infondate di farsi spifferare il futuro dai segni, la scomodità di essere senza destino previsto» (venerdì 17, a Carpi alle 21,30).
Nessun destino può essere previsto perché la vita accade, nel senso etimologico che i suoi eventi ci cadono addosso, come dadi lanciati da un giocatore. I mille volti dell’accadimento e dei suoi sistemi d’interpretazione e addomesticamento – dalla ruota del Dharma alla divinazione dell’I-Ching, dalla personificazione iconografica alla chiaroveggenza – sono rielaborati dagli artisti che partecipano alla mostra “ac_cadere”, in programma presso la galleria modenese Arte Ekyp.
Oltre a essere oggetto di previsione il futuro, per esempio quello del pianeta, andrebbe anche costruito. Ci proverà “ConsumAbile”, un gioco di abilità per tutti, proposto dalle Aziende Sanitarie modenesi e dalla Regione Emilia Romagna, in cui non si vince né si perde ma si impara a “stare al mondo”. I partecipanti si cimenteranno in un lancio di dadi giganti, ma senza azzardo: la posta in gioco sarà la conoscenza dei comportamenti sostenibili per tutelare se stessi, gli altri e la terra di cui siamo ospiti. (Modena, sabato 18 settembre dalle 16.00 alle 19.30)
Manifestazione nell’ambito del festival di filosofia, 17-19 settembre 2010