Festival noir a Finale Emilia

FESTIVAL NOIR A FINALE EMILIA DAL 26 AL 29 AGOSTO

Film, incontri con autori, mostre, musica e spettacoli colorano di tinte tra il giallo e il nero la quattro giorni del Festival Noir, giunto alla sua 4° edizione, dal 26 al 29 agosto.

Si parte con Maratona Noir, giovedì 26 agosto alle ore 21.00 nei giardini di Villa Finetti. Due pellicole del maggiore autore italiano dell’horror: Dario Argento, con le proiezioni de “L’uccello dalle piume di cristallo” e “Il gatto a nove code” (le proiezioni sono vietate ai minori di 14 anni).

Venerdì 27 è di scena Arte Nera, la mostra di pittura nei sotterranei del Castello delle Rocche (apertura alle ore 18.30) curata dal Club delle Arti.

Alle 21.00, nei giardini di Villa Finetti, Romaticamente Gotica e Goticamente Fantasy, incontro con Barbara Baraldi, autrice di Scarlett, e Francesco Barbi, che ha dato alle stampe L’acchiapparatti.

La serata continua alle 22.15, nel cortile della ex scuola materna, con lo spettacolo La banca della morte, a cura della Compagnia “Quelli che il delitto”. La partecipazione è gratuita ma serve iscriversi obbligatoriamente, telefonando all’Ufficio Cultura: 0535.788179.

Sabato 28, la notte nera è segnata da “Il lato oscuro dell’arte al femminile” con Arianna e Selena Mannella, due gemelle che hanno scritto a quattro mani Il gioco beffardo del destino, che verrà presentato alle 19.30 nel cortile della ex scuola materna. Nello stesso luogo, alle 21.00, presentazione dell’antologia Alle signore piace il nero, con tre autrici: Donatella Diamanti, Daniela Lesini e Licia Gianquinto.

Alle 22.30, nel giardino di villa Finetti, “Anima femminile in musica”, duo pianoforte-violino, con Alessandra Gelfini e Michaela Bilikova Bozzato. Anche i brani scelti sono al femminile: Clara Wieck Schumann, Lili Boulanger, Cecile Chaminade, Germaine Tailleferre.

A mezzanotte, al Castello, Poesia spartita, omaggio ad Alda Merini: la voce è di Mara Redeghieri e Nicola Bonacini al contrabbasso. Al termine colazione a lume di candela.

In chiusura, domenica 29, alle 18.30 nel giardino di Villa Finetti, Nuove tendenze: il post Noir; lo scrittore Raul Montanari presenta Strane cose, domani.

Alle 21.00 nella ex scuola materna, di scena l’Emilia: tra paura, mistero e magia,, incontro a più voci per presentare Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati. Intervengono gli autori Claudio Bertolini, Ruggero Adamovit e l’attore Lino Capolicchio.

Nei sotterranei dei Castello, alle 22.30, Emilia Romagna Misteriosa di Matteo Bortolotti, che presenta il suo libro accompagnato dalla chitarra di Ian Zulli.

Nell’area del Festival saranno presenti la libreria “L’isola che non c’è” e l’Angolo Self Restaurant. Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura Comune Finale Emilia tel. 0535.788179, e-mail: cultura @comunefinale.net.

MARATONA NOIR CON DARIO ARGENTO

Dario Argento al Festival Noir a Finale Emilia giovedì 26 agosto, alle 21.00 nei giardini di Villa Finetti (di fianco all’Ospedale) con due pellicole che hanno segnato il suo successo di regista: L’uccello dalle piume di cristallo (1970) e Il gatto a nove code (1971). Argento è uno degli autori italiani più noti ed apprezzati all’estero (soprattutto in Francia, Giappone e Stati Uniti), meno in Italia; conosciuto come maestro del brivido, avendo dedicato al cinema thrilling la sua produzione registica, che, infatti, annovera quasi esclusivamente film gialli e horror. Dotato di un stile personale inconfondibile, fin dall’esordio Argento trasfonde nelle sue opere le sue ossessioni, cinefile e personali, concentrandosi sui meccanismi della suspense e della paura e sulla rappresentazione della morte, secondo un linguaggio molto simile a quello di Alfred Hitchcock. Almeno inizialmente predilige un approccio realistico, nel quale la presenza della morte è percepibile ed incombe sempre come un evento pronto ad irrompere e sconvolgere la vita da un momento all’altro. Il terrore viene indotto attraverso un’atmosfera carica, inquietante ed incerta. Queste scelte iniziali verranno in seguito sconvolte completamente dal regista, allestendo pellicole nelle quali viene esplorato tutto il campionario del soprannaturale: demoni, streghe, fantasmi. Progressivamente, infatti, Argento sacrificherà la “tecnica”, mettendola in secondo piano pur senza rinunciarvi del tutto, per dedicarsi quasi esclusivamente alla rappresentazione del macabro, dell’efferatezza, del particolare raccapricciante, che se da un lato trova schiere di fan tra il pubblico giovane, dall’altro lo allontana ulteriormente da quella parte di pubblico che aveva apprezzato i suoi primi lavori.

L’Uccello dalle piume di cristallo è il suo debutto dietro la macchina da presa con un frammisto di giallo, horror, thriller, e in parte noir, L’uccello dalle piume di cristallo, Il film, uscito nel febbraio 1970, nonostante una tiepida accoglienza iniziale, si trasforma in un grande successo. Nell’opera d’esordio Argento riprende il discorso iniziato da Mario Bava in Sei donne per l’assassino e lo plasma secondo la propria personale visione del giallo, riversando in questo genere le sue idee e la sua particolare concezione di cinema maturate durante l’attività di critico e l’apprendistato di sceneggiatore. Nondimeno, dalla pellicola traspare anche la lezione del western all’italiana, del quale il giovane regista tende ad estremizzare alcune intuizioni. Il risultato di tutto ciò fu una pellicola fortemente innovativa all’interno del “cinema di genere” – e non solo di questo – del periodo, contraddistinta da un linguaggio nervoso e pulsante oltre che da una inusitata carica di violenza.

Visto il grande successo commerciale del primo film, Argento prosegue sulla strada del giallo mescolato al horror e al noir, nel film Il gatto a nove code, uscito nel febbraio 1971, opera che lo conferma come un regista in grado di suscitare l’interesse del pubblico, ma non della critica ufficiale, interessata solo al cinema “impegnato” o comunque “d’autore”. In questo secondo film, meno “cinefilo” de L’uccello dalle piume di cristallo, il trentenne Argento conferma di saperci fare con la macchina da presa: la suspence, la direzione degli attori, affinando ulteriormente il suo stile e mettendo a segno alcune notevoli intuizioni tecniche e visive.

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  1. FESTIVAL NOIR: IL GOTICO, IL FANTASY E IL DELITTO
    VENERDÌ 27 AGOSTO
    Intensa la giornata di venerdì 27 agosto al Festival Noir di Finale Emilia, che apre alle 18.30 con l’Arte Nera, l’inaugurazione della mostra di pittura a cura del Club delle Arti nei sotterranei del Castello delle Rocche.
    L’incontro con gli autori – “Romanticamente Gotica e Goticamente Fantasy” –  riserva due interessanti promesse del panorama letterario italiano: Barbara Baraldi e Francesco Barbi, autori rispettivamente di Scarlett e L’acchiapparatti, nel giardino di villa Finetti alle ore 21.00.
    Si continua alle 22.15 nella ex scuola materna (via Oberdan, di fianco al Teatro): Serata con delitto “La banca della morte”, spettacolo in due atti a cura della Compagnia “Quelli che il delitto”. La partecipazione è gratuita ma serve iscriversi obbligatoriamente, telefonando all’Ufficio Cultura: 0535.788179.
    Giardino di Villa Finetti, ore 21.00 
    BARBARA BARALDI , in Scarlett, è Romaticamente Gotica
    L’autrice esordisce con il romanzo La ragazza dalle ali di serpente (Zoe, 2007), pubblicato con lo pseudonimo di Luna Lanzoni e di grande successo negli ambienti alternativi. Nel 2007 La collezionista di sogni infranti a cui segue nel 2009 la novella noir La casa di Amelia.
    Tra il 2006 e il 2009 vince alcuni premi letterari, tra cui il Mario Casacci (2006 e 2007), Orme gialle (2009) e il prestigioso Gran giallo città di Cattolica nel 2007. Nel 2008 La collezionista di sogni infranti è finalista nella cinquina del pubblico al Premio Scerbanenco.
    Il romanzo La bambola di cristallo (Il Giallo Mondadori, 2008) la consacra come rivelazione del thriller gotico italiano, ed è pubblicato in Inghilterra dall’editore di best seller John Blake. Il seguito Bambole pericolose esce a febbraio 2010 nella collana Il Giallo Mondadori. Il romanzo Lullaby – La ninna nanna della morte inaugura nel marzo 2010 la nuova collana Le Torpedini dell’editore Castelvecchi.
    Scarlett – urban fantasy/supernatural romance, ambientato a Siena, è uscito a maggio 2010; prima ancora della sua uscita italiana, il romanzo è stato venduto all’estero. È un romanzo destinato a un pubblico preadolescente, ma di gradevolissima lettura per tutti: una lettura dolce e crudele, come possono esserlo le fiabe.
    In Scarlett Barbara Baraldi mantiene il suo stile, pulito e rigoroso, insieme all’inesauribile voglia di raccontare e di creare mondi per i suoi lettori. Il romanzo mescola generi ed elementi soprannaturali, con un risultato nitido e brillante. 

    E FRANCESCO BARBI, con l’Acchiapparatti è  Goticamente Fantasy
    Nato a Pisa nel 1975, insegna matematica e fisica nella scuola superiore. Da sempre inventore e costruttore di storie, scrive per dar voce ai suoi personaggi interni, imbrigliare e condividere le sue “visioni”.
    Pubblicato in punta di piedi nel 2007 con il titolo di L’acchiapparatti di Tilos, il romanzo fantasy di Francesco Barbi ha vissuto un lungo periodo di quasi anonimato. Ora, grazie all’interesse e all’entusiasmo della casa editrice Baldini Castoldi Dalai, viene riproposto in una nuova edizione e con una copertina dalla grafica accattivante e il titolo abbreviato in L’acchiapparatti.
    Sopravvissuto all’oblio dell’indifferenza grazie al passaparola dei lettori, L’acchiapparatti si è rivelato una delle più belle e inattese novità del panorama fantasy italiano. Scritto con una certa sfrontatezza, inusuale per il genere, il romanzo assume da subito un ritmo incalzante, caratterizzato da un linguaggio alla portata di tutti e senza concessioni ad arzigogoli che fanno soltanto perdere il filo del racconto.
    Con personaggi al limite dell’improbabile, L’acchiapparatti si caratterizza per la spontaneità della trama, a tratti commovente e sempre e comunque avvincente, un viaggio rocambolesco tra presagi e inganni, esecuzioni ed evasioni, attraverso atmosfere cupe e sanguinarie che rievocano gli aspetti più grotteschi dell’Alto Medioevo. Una storia appassionante, tanto insolita quanto indimenticabile, in cui convivono suspense e orrore, tenerezza e ilarità.
    Cortile ex scuola materna, ore 22.15
    SERATA CON DELITTO
    La Compagnia “Quelli che il delitto” propone un gioco teatrale interattivo suddiviso in due atti: saranno i partecipanti  a risolvere un appassionante giallo, assistendo all’interrogatorio dei sospettati, esaminando le prove e interrogando direttamente gli indiziati.
    Il titolo del gioco è LA BANCA DELLA MORTE: il direttore della filiale romana del Banco del Guatemala viene trovato riverso sulla sua scrivania… omicidio o collasso cardiaco? 
    Iscrizione obbligatoria – Uff. Cultura tel. 0535.788179 – numero max partecipanti: 160 persone.
    Nel sito del Comune il programma completo della 4 giorni del Festival, dal 26 al 29 agosto: www. comunefinale.net
     

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  2. FESTIVAL NOIR: IL LATO OSCURO DELL’ARTE AL FEMMINILE
    SABATO 28 AGOSTO
    Sabato 28 al Festival Noir: la notte nera è segnata da “Il lato oscuro dell’arte al femminile” con Arianna e Selena Mannella, due gemelle che hanno scritto a quattro mani Il gioco beffardo del destino, che verrà presentato alle 19.30 nel cortile della ex scuola materna. Nello stesso luogo, alle 21.00, presentazione dell’antologia Alle signore piace il nero, con tre autrici: Donatella Diamanti, Daniela Losini e Licia Giaquinto.
    Alle 22.30, nel giardino di villa Finetti, “Anima femminile in musica”, duo pianoforte-violino, con Alessandra Gelfini  e Michaela Bilikova Bozzato. Anche i brani scelti sono al femminile: Clara Wieck Schumann, Lili Boulanger, Cecile Chaminade, Germaine Tailleferre.
    A mezzanotte, al Castello, Poesia spartita, omaggio ad Alda Merini: la voce è di Mara Redeghieri e Nicola Bonacini al contrabbasso. Al termine colazione a lume di candela.
    Cortile ex scuola materna, ore 19.30
    IL GIOCO BEFFARDO DEL DESTINO: aperitivo letterario con Arianna e Selena Mannella
    Il gioco beffardo del destino è il nuovo romanzo delle gemelle Mannella che hanno esordito con il romanzo vincitore del premio letterario internazionale Albatros 2008 dal titolo Tra di noi, il mare, tradotto per il pubblico degli States.
    Un noir dai toni inusuali per quello che si rivelerà essere un romanzo intenso con un intreccio di situazioni che a tratti lo faranno sembrare un romanzo dai connotati tipici della narrativa fantasy. Un thriller che lascerà senza fiato, sospesi tra realtà e finzione, che ci renderà degli spettatori impotenti davanti all’appuntamento che Andrea ha con il proprio destino, lo stesso destino beffardo che ha voluto prendersi gioco di lui. Sullo sfondo tematiche attuali affrontate con arguzia e singolarità. Il quotidiano LA STAMPA definisce il romanzo: “un noir davvero originale arricchito dalla complicità di due gemelle che scrivono a quattro mani”.
    Cortile ex scuola materna, ore 21.00 
    ALLE SIGNORE PIACE IL NERO. Storie di delitti, crimini e misfatti
    Opera antologica scritta da Carmen Covito, Grazia Varesani, Barbara Garlaschelli, Cinzia Tani, Nicoletta Vallorani, Donatella Diamanti, Nicoletta Sipos, Licia Giaquinto, Adele Marini, Elisabetta Bucciarelli, Daniela Piegai, Daniela Losini, Claudia Salvatori, Diana Lama. 
    Tre autrici, Donatella Diamanti, Daniela Losini e Licia Giaquinto, presentano un’antologia unica nel suo genere: quattordici racconti di altrettante autrici italiane, che con un approccio e stili diversi affrontano un intrigante percorso all’insegna della suspence tra delitti, crimini e misfatti. Sono storie noir di donne, ora assassine, ora vittime, poliziotte o detective, in un intrigante percorso tutto al femminile. 
    Donatella Diamanti: laurea in Lettere e incarichi in diverse Università, ha scritto per il teatro dal ’92 al ’98, accanto all’attività didattica e di ricerca. 
    È stata dialoghista in Un posto al sole (rai tre), sceneggiatrice e head writer e direttore creativo di diversi sceneggiati televisivi Ha pubblicato racconti in antologie edite da Mondadori e Sperling. È appena uscito Il suo primo romanzo La restauratrice di matrimoni. Insegna sceneggiatura presso il CSC, Dipartimenti di Lombardia e Palermo.
    Licia Giaquinto: nata e cresciuta in Irpinia, terra ferocemente pagana e ricca di storie, vive tra Bologna e Amalfi. Ha scritto poesie e opere teatrali. Ed è proprio pensando alla sua terra che pubblica quest’anno La Ianara. Adelina, la protagonista,  è “La Ianara”, la strega detentrice di saperi sconosciuti e arti curative, reietta dal paese, cercata al bisogno, selvatica nello spirito e nel corpo, che tenta di sfuggire al suo destino e si va a ficcare, senza saperlo, nel più invincibile e terribile tra gli incantesimi: l’amore. 
    Daniela Losini: giornalista, nasce nella provincia di Como e vive in una grande città lombarda. Esperta di scrittura creativa e giornalismo, approda alla piccola editoria. Pubblica numerosi racconti con testate come Marie Claire, Anna, Confidenze, per la collana “ Giallo Mondadori” e l’Editrice Entronauta. Collabora come web journalist dal 2004 con il portale www .cinema4stelle.it ed è responsabile del settore cinema di www .unimagazine.it e www. spaziodi.it. 

    Giardino di Villa Finetti, ore 22.30 
    ANIMA FEMMINILE IN MUSICA: Alessandra Gelfini, pianoforte – Michaela Bilikova Bozzato, violino 
     L’idea del concerto “Anima femminile in musica” nasce inizialmente da un progetto del Trio Wieck (ispirato appunto a Clara Wieck Schumann) del quale Alessandra Gelfini e Michaela Bilikova Bozzato sono fondatrici assieme alla violoncellista Raffaella Suriano.
    Il Trio Wieck ha infatti recentemente affrontato anche sale prestigiose come la Sala Puccini di Milano. Donne che eseguono musica di compositrici donne per valorizzare un repertorio, quello femminile, per molti anni considerato minore e costellato invece di personalità di interessante carisma e valore artistico.
    Nella formazione duo violino e pianoforte Michaela Bilikova e Alessandra Gelfini partono ancora dal  periodo romantico presentando le tre  Romanze op. 22 di Clara Schumann, dalle atmosfere intimistiche, ma dense di ardore e slancio romantico, nel pieno spirito del proprio tempo,  oltrepassandolo con compositrici di fine Ottocento e della prima metà del Novecento.
    Tra loro troviamo Cècile Chaminade compositrice il cui talento fu notato anche da Georges Bizet e le cui composizioni spesso di carattere amabilmente salottiero furono apprezzate molto in Inghilterra, Francia e Stati Uniti.
    Lili Boulanger scomparve prematuramente all’età di 24 anni ma ci ha comunque lasciato interessanti composizioni dalle quali traspare un’anima sensibile, segnata dalla sofferenza dovuta alla sua salute cagionevole, nel linguaggio della Francia impressionista del primissimo Novecento. 
    La più famosa tra loro è soprattutto Germaine Tailleferre unica donna del famosissimo “Gruppo dei Sei”. Compositrice colta e animata dalla continua ricerca stilistica ed espressiva,  ebbe modo,  nella sua lunga vita, di conoscere e lavorare con personalità  quali Picasso, Modigliani, Apollinaire, Claudel .

    A mezzanotte  al Castello delle Rocche
    La NOTTE NERA si chiude con un omaggio ad Alda Merini: la POESIA approda al Festival .
    Lo spettacolo, presentato da Mara Redeghieri (voce recitante) e da Nicola Bonacini (contrabbasso) si presenta come una selezione di brani tratti dalle raccolte della grande poetessa milanese: “Nozze Romane”,  “Ballate non pagate” , “La Terra Santa” , “La volpe e il sipario” e “Aforismi”, con musiche ispirate alle liriche e originalmente composte dagli artisti.
    Uno spettacolo che ha l’obiettivo di porgere al pubblico la forza intatta delle parole di Alda Merini ma che soprattutto è un omaggio alla piccola ape furibonda, che con la sua vita difficile e la sua opera unica e sofferta ha segnato la storia culturale di un paese. Una donna che la vita l’ha goduta tutta: “…a dispetto di quello che vanno dicendo sul manicomio, io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno… per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara”.
    Nel 2006, Alda Merini si cimenta, per la prima volta, a un genere nuovo:  “LA NERA NOVELLA” è un noir  e racconta un’appassionante vicenda che ruota attorno a un macabro delitto nelle nebbie dimenticate dei Navigli, che scorrono come sangue segreto in una Milano ancora da scoprire. Dolori quotidiani, normali soprusi, violenza ordinarie: solo una grande poetessa poteva trasformare questi ruvidi ingredienti – grazie al potere della sua immaginazione – in qualcosa di mai visto.
    La NOTTE NERA terminerà con una fumante, avvolgente e rassicurante colazione a lume di candela.
    Info: Uff. Cultura 0535.788179. Sul sito del Comune il programma completo della manifestazione: www. comunefinale.net.

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