Capodanno 2010

L’arrivo del 2010 sarà ricordato come la grande festa che ha accorciato le distanze fra Bologna e Firenze.

Piazza Maggiore nel capoluogo emiliano e Santa Maria Novella a Firenze ospiteranno grandi nomi della scena musicale italiana ed internazionale che durante la lunga notte si scambieranno il palco in 37 minuti netti grazie alla linea ferroviaria Alta Velocità.

La doppia festa di Capodanno fortemente voluta dai Comuni di Bologna e Firenze non si esaurirà nelle due piazze principali, ma contaminerà entrambi i centri storici con eventi diffusi.

La serata in Piazza Maggiore, condotta da Patrizio Roversi, Marianna Morandi e Andrea Lehotská, inizierà alle 21,10 con i saluti e proseguirà con i live di Negrita, Stadio e Lucio Dalla. Il tutto intervallato da vari collegamenti con Firenze.

In Piazza Santa Maria Novella a Firenze dalle 21.15 lo show, condotto da Martina Stella e Federico Russo, coinvolgerà Irene Grandi, Lucio Dalla e i Negrita. A seguire, in entrambe le città, un dj set animerà e saluterà la piazza.

I due palchi coperti saranno dotati di un grande schermo video che consentirà alle due città di parlarsi e vedersi con un collegamento via satellite.

L’evento nelle due piazze e lo spostamento in treno degli artisti sarà seguito in diretta da Radio2 grazie a quattro dei conduttori di punta del nuovo palinsesto invernale: Federica Gentile e Virginia Raffaele da Bologna, Roberto Gentile e Massimo Cervelli da Firenze.

Il treno speciale realizzato in collaborazione con Ferrovie dello Stato, farà la spola tra i due capoluoghi e trasporterà, oltre agli artisti, anche il pubblico. A bordo è prevista l’esibizione di bande musicali.

Corot a Verona

Verona, Palazzo della Gran Guardia, 27 novembre 2009- 7 marzo 2010

Il Comune di Verona, primo e unico in Italia, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha sottoscritto un accordo pluriennale con il Musée du Louvre, che prevede la coproduzione di almeno due grandi esposizioni e lo sviluppo di una più ampia collaborazione, con l’obiettivo di estendere l’interesse del pubblico nei musei e incrementare la frequentazione delle risorse culturali veronesi da parte dei giovani. Mentre è avviata la preparazione di una grande mostra dedicata a Veronese, il Louvre e il Comune di Verona dedicano la prima iniziativa congiunta a Corot, uno dei maggiori artisti francesi nel secolo dell’Impressionismo, nella cui formazione hanno inciso profondamente i viaggi in Italia, considerato dai più come “l’ultimo dei classici e il primo dei moderni”. La mostra è la dimostrazione visiva di questa celebre affermazione, con un percorso espositivo di circa 100 dipinti, del maestro francese e degli artisti a cui si è ispirato o che ha influenzato, in un arco temporale di quattro secoli, da Poussin a Picasso.

La posizione di rilievo che Corot occupa nella pittura del XIX secolo è strettamente connessa con il suo ruolo di ponte tra tradizione e modernità. La sua particolare interpretazione del paesaggio trae ispirazione dal naturalismo europeo del Seicento. Nel percorso espositivo emerge progressivamente il suo stile sobrio e luminoso e si potrà comprendere come l’arte di Corot abbia profondamente influenzato non solo la prima generazione di impressionisti, ma a suo modo anche i fauves, i cubisti e l’arte astratta, in una qualità di rapporti e sfumature che saranno evidenziati dall’accostamento tra le sue creazioni e quelle di artisti come Monet, Renoir, Cézanne, Mondrian, Braque e Picasso, concesse in prestito dal Louvre, da altri musei francesi come l’Orsay e il Marmottan e da prestigiosi musei internazionali. La mostra è curata da Vincent Pomarède, direttore del di par timento di Pittura del Musée du Louvre e massimo esperto di Corot.

Orari
Piazza Bra

lun – dom 9.30 – 19.30
31 dicembre 9.30 – 18.00
1 gennaio 13.30 – 19.30
25 dicembre chiusura

Info e prenotazioni – http://www.corotverona.it – tel. 199199111
visite guidate gruppi
+39 0243353522 – servizi@civita.it
visite guidate scuole
+39 045 8000804 – aster.segreteriadidattica@comune.verona.it

Biglietti
Intero 10,00 euro
Ridotto* 8,00 euro
Rid. speciale** 4,00 euro
Gratuito***

* Ridotto per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, possessori del biglietto di ingresso al Museo di Castelvecchio e a Palazzo Forti, titolari di apposite convenzioni.
** Ridotto speciale per studenti delle scuole elementari, medie e superiori, disabili.
*** Gratuito per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatori di disabili, due insegnanti accompagnatori per classe.

http://www.corotverona.it

Capodanno a Ferrara

MAURO CUTRONA TRA SCIENZA E ARTE Immagini grafico-pittoriche dal 2000 al 2009
Palazzo Turchi di Bagno
Corso Ercole I d’Este, 32
Orario:
da lunedì a venerdì 9.00-18.00
Ingresso: libero
Dal 4 dicembre 2009 al 29 gennaio 2010
Informazioni
Tel. 0532 293700
Vari esempi del lavoro svolto da Mauro Cutrona per illustrare gli ambienti e gli animali del passato e la vita dell’uomo nella preistoria e nella protostoria.
http://www.unife.it
cod. 19
MADONNINE DI GESSO Immagini religiose capoletto
Centro Documentazione Mondo Agricolo Ferrarese
Via Imperiale 265 – S. Bartolomeo in Bosco
Orario:
Da martedì a venerdì 9.00-12.00; festivi 15.30-18.30
Ingresso: libero
Dal 4 dicembre 2009 al 24 gennaio 2010
Informazioni
Tel. 0532 242213
info@mondoagricoloferrarese.it
Dalla collezione inedita di Stefano Lipparini
http://www.mondoagricoloferrarese.it
cod. 20
PRESEPI D’ARTE Seconda rassegna nazionale
Centro Documentazione Mondo Agricolo Ferrarese
Via Imperiale 265 – S. Bartolomeo in Bosco
Orario:
Da martedì a venerdì 9.00-12.00; festivi 15.30-18.30
Ingresso: libero
Dal 6 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010
Informazioni
Tel. 0532 242213
info@mondoagricoloferrarese.iti
A cura della Galleria Atrebates
http://www.mondoagricoloferrarese.it
cod. 21
MARIO PIVA Collezione dello scultore
Sala Permanente
Via Cisterna del Follo 39
Orario:
Venerdì e sabato: 10.00 – 12.00; 16.00-18.00 – Sono possibili visite in altri giorni previa prenotazione.
Ingresso: gratuito
Mostra permanente
Informazioni
Tel. 0532 207323 / 347 0466740
Esposizione delle opere dello scultore ferrarese, corredate di documenti e cataloghi. Protagonista dell’incontro sarà il maestro scultore Mario Piva e le sue opere realizzate in terra cotta e bronzo.
cod. 28
SILVIA CAMPORESI. UNA STANZA PER BOLDINI
Maria Livia Brunelli home gallery
Corso Ercole I d’Este, 3
Orario:
Tutti i giorni su appuntamento dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso. libero
Dal 19 settembre 2009 al 10 gennaio 2010
Informazioni
Tel. 346 7953757
mlb@marialiviabrunelli.com
In concomitanza con l’apertura dell’importante rassegna “Boldini nella Parigi degli Impressionisti” al Palazzo dei Diamanti.
http://www.marialiviabrunelli.com
cod. 60
Teatro e Musica
STRAFERRARA Teatro in vernacolo ferrarese
Sala Estense
Piazza Municipale
Orario:
16.00
Ingresso: a pagamento
Dicembre/gennaio
Informazioni
31 dicembre, ore 21.00: N’eredità a scartozz di B. Faggioli
01 gennaio: N’eredità a scarozz di B. Faggioli
03 gennaio: Sal e pevar di A. Pitteri
http://digilander.libero.it/Straferrara/index.html
cod. 25
CONCERTO DI CAPODANNO
Teatro Comunale
Corso Martiri della Libertà 5
Orario:
15.30
Ingresso: a pagamento
1 gennaio 2010
Informazioni
Tel. 0532 202675
Concerto dell’Orchestra a Plettro Gino Neri
Direttore Stefano Squarzina
Il ricavato verra’ devoluto in beneficenza all’Ospedale di Tharaka.
http://www.teatrocomunaleferrara.it
cod. 31
Cinema
APOLLO MULTISALA
Cinama Apollo
Piazza Carbone 35
Orario:
Feriali: solo spettacoli serali; festivi: spettacoli pomeridiani e serali.
Ingresso: euro 7,50; Apollo 4 euro 6,50; lunedì feriali prezzo ridotto; giovedì euro 3,00 fino a 30 anni presso le sale 2, 3 e 4.
Dal 25 al 29 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 762002
Sherlock Holmes di Guy Ritchie
La principessa e il ranocchio di J. Musker e R. Clements
Il mio amico Eric di K. Loach
Brothers di J. Sheridan
http://www.arciferrara.org
cod. 01
UCI CINESTAR FERRARA
Cinema Cinestar
Via Darsena
Orario:
tutti i giorni spettacoli pomeridiani e serali; prefestivi anche spettacoli notturni
Ingresso: euro 8,00; ridotto euro 5,90
Dal 25 al 29 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 793011
Natale a Beverly Hills di N. Parenti (Proiettato in più sale)
Sherlock Holmes di Guy Ritchie (Proiettato in più sale)
Io e Marylin di L. Pieraccioni (Proiettato in più sale)
Amelia di Mira Nair
Brothers di J. Sheridan
La principessa e il ranocchio di J. Musker e R. Clements
Piovono polpette 3D di C. Miller e P. Lord
Christmas carol 3D di R. Zemeckis
Astro boy di D. Bowers
Planet 51 di J. Blanco
http://www.ucicinemas.it/cinemas/ferrara/index.php?idcinema=1616
cod. 02
S. SPIRITO
Cinema S. Spirito
Via Resistenza 7
Orario:
Giovedì ore 21.00; venerdì, sabato e domenica ore 18.00 – 20.15 – 22.30, lunedì ore 20.15 – 22.30.
Ingresso: euro 4,00; ridotto euro 3,00
Dal 24 al 28 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 200181
cinespirito@libero.it
Gli abbracci spezzati di Pedro Almodóvar
http://utenti.lycos.it/cinemasantospirito/
cod. 10
BOLDINI
Cinema Boldini
Via Previati 18
Orario:
lun. 28/12, mar. 29/12, mer. 30/12, gio. 31/12 ore 21.00; ven. 1/1, dom. 3/1 ore 18.00 – 20.15 – 22.30; sab. 2/1 ore 20.15 – 22.30; lun. 4/1 ore 21.00
Ingresso: a pagamento
Dal 23 dicembre al 4 gennaio
Informazioni
Tel. 0532 241419-247050
Welcome di Philippe Lioret
http://www.arciferrara.org

Federico Zeri

FEDERICO ZERI. DIETRO L’IMMAGINE. Opere d’arte e fotografia
10 ottobre 2009-10 gennaio 2010

Bologna
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2

Orari di apertura
Da martedì a domenica ore 10.00 -18.30
Chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00

Come raggiungere la mostra
Il Museo Civico Archeologico si trova a pochi passi da piazza Maggiore, è raggiungibile in taxi, a piedi e in autobus dalla stazione FF.SS

Ingresso
Intero € 7
Ridotto € 5 (gruppi prenotati di massimo 25 persone, over 65, studenti universitari con tesserino iscritti ai corsi di Laurea in Lettere e Filosofia, DAMS, Architettura e Accademia di Belle Arti, soci TCI)
Ridotto speciale € 3 (under 18 e scolaresche di massimo 25 alunni solo se prenotati)
Gratuito (un accompagnatore per ogni gruppo, 2 insegnanti accompagnatori per classe, portatori di handicap con accompagnatore, giornalisti con tesserino, guide turistiche con patentino)

Visite guidate programmate
Il sabato alle ore 17.00 e la domenica alle ore 11.00 (ad esclusione del 26 e 27 dicembre) sono programmate visite guidate a cura dei collaboratori della Fondazione Federico Zeri. Il costo della visita guidata è di 5,00 euro a persona.Non è necessaria la prenotazione.

Informazioni, prenotazioni e visite guidate a richiesta
Associazione Culturale Dedalo
Telefax +39 051 5874548
dedalo.gruppi@libero.it

Tariffe prenotazioni
Individuale per singoli e gruppi € 1
Individuale scuole € 0,50

Con testamento datato 29 settembre 1998 Federico Zeri lega all’Università di Bologna la villa di Mentana, il parco di 10 ettari, 3 case coloniche, la collezione di epigrafi romane, la biblioteca d’arte (circa 85.000 volumi tra libri d’arte, cataloghi d’asta e periodici) e la fototeca (circa 290.000 fotografie).
Alla base di tale scelta vi è il rapporto di stima e fiducia reciproca cresciuto negli anni tra Federico Zeri e l’Ateneo bolognese, nonostante le note idiosincrasie dello studioso per il mondo accademico. Numerose e indimenticabili sono state le sue conferenze tenute all’Università di Bologna nel corso degli anni Ottanta e Novanta. E proprio dall’Ateneo bolognese doveva giungergli il massimo riconoscimento italiano per la sua attività di studioso, quando, il 6 febbraio 1998, fu insignito della laurea honoris causa dal rettore Fabio Roversi Monaco.
Tenendo fede a un lascito di questa importanza, nel 1999 l’Università di Bologna costituisce la “Fondazione Federico Zeri”, con sede legale a Mentana, sulla base dello statuto presentato e approvato dal Ministero per i Beni Culturali il 12 settembre 2000.


La sala di consultazione della Fondazione Federico Zeri a Bologna

Una Fondazione di storia dell’arte
Dal 2001 il progetto della Fondazione, fortemente voluto dal Rettore Pier Ugo Calzolari e da Anna Ottani Cavina, rispettivamente presidente e direttore, è di costituire un centro di ricerca avanzata nel campo degli studi umanistici, altamente specializzato nell’ambito della Storia dell’arte, e insieme un centro di promozione della cultura, nel contesto di un’università moderna e dinamica e con l’appoggio di un qualificato comitato scientifico internazionale.
A questo scopo sono stati avviati rapporti di collaborazione con istituzioni come The Getty Research Institute di Los Angeles, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies di Villa I Tatti a Firenze, il Courtauld Institute di Londra, l’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi.
Obiettivo prioritario della Fondazione è di assicurare la fruizione pubblica dei beni di cui è entrata in possesso. In particolare, dal 2002 è in corso la catalogazione, digitalizzazione e messa on line della fototeca di Federico Zeri.
Dal settembre 2007, a questo impegnativo progetto si aggiunge l’inventariazione, la catalogazione e l’aggiornamento della biblioteca, che da ottobre 2008 è accessibile agli studiosi.
La Fondazione intende promuovere attività di ricerca attraverso seminari, laboratori e borse di studio che, a partire dalle potenzialità offerte dalla fototeca e dalla biblioteca consentano un dialogo interdisciplinare tra studiosi.
La sede bolognese della Fondazione Zeri è nel convento restaurato di Santa Cristina, complesso architettonico rinascimentale situato nel centro storico della città, che l’Università ha reso funzionale alla sistemazione dell’archivio fotografico, della biblioteca d’arte e alla organizzazione del centro studi dotato di una grande sala di lettura e di consultazione con postazioni informatiche.

L'arte non chiude

Venerdì 25 e sabato 26 dicembre 2009 e venerdì 1 gennaio 2010 mostre aperte nel pomeriggio a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena dalle 15,00 alle 18,00. In particolare sarà possibile visitare:

CHRISTIAN HOLSTAD. I CONFESS, Sala Grande

Prima personale dell’artista americano noto per la disinvoltura con la quale si esprime attraverso diverse modalità espressive – scultura, installazione, disegno, collage, assemblage, video e performance, inaugurata in occasione del festivalfilosofia e allestita fino al prossimo 10 gennaio.

LA COLLEZIONE DON CASIMIRO BETTELLI

OPERE INEDITE DA FONTANA A SCHIFANO, Sale Superiori

Una selezione di opere dalla collezione che Don Bettelli lasciò in eredità alla diocesi della città – e che successivamente passò in comodato d’uso alla Galleria Civica di Modena – a distanza di dieci anni dalla prima rassegna dedicata alla raccolta.

In mostra una cinquantina di lavori, in larga parte riconducibili all’Informale, al clima pop italiano e alla Transavanguardia. La mostra sarà allestita fino al prossimo 31 gennaio.

VANIA COMORETTI GRATIA, Area Progetto

Sesto appuntamento della nuova edizione di Area Progetto, iniziativa dedicata alla creatività giovanile emergente promossa dalla Galleria Civica di Modena in collaborazione con l’Ufficio Giovani d’Arte del Comune di Modena, a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Ornella Corradini, che a partire da quest’anno, grazie alla collaborazione con il GAI, Associazione per il Circuito Giovani Artisti Italiani, interessa tutto il territorio nazionale. Fino al 10 gennaio 2010.

L’IO NARRANTE E LA FALSA COSCIENZA

DAL LABORATORIO UNDER 18 SULLA PERSONALE DI CHRISTIAN HOLSTAD

Allestita fino al 31 gennaio 2010 presso la sala espositiva del laboratorio didattico di Palazzo Santa Margherita la mostra è esito del laboratorio didattico-espressivo del progetto Under 18 Percorsi d’arte Contemporanea per ragazzi dal titolo omonimo a cura di Sonia Fabbrocino per la Galleria Civica di Modena.

Tutte le mostre sono ad ingresso libero.

Per l’occasione presso il bookshop sarà aperta al pubblico la bancarella dei libri d’occasione, una selezione di cataloghi della Galleria Civica di Modena a prezzo scontato.

Il 24 e il 31 dicembre, giorno della vigilia e dell’ultimo dell’anno le mostre sono regolarmente aperte dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00.


Cavalieri etruschi dalle valli al Po

La mostra “Cavalieri Etruschi dalle valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII
sec. a.C.” espone più di 400 reperti archeologici provenienti da corredi tombali dalle aree esaminate: ci sono
parures di fibule ed altri oggetti di ornamento in bronzo, osso, ambra e pasta vitrea, ceramiche, tutti oggetti
deposti nelle tombe con evidente valore simbolico collegato al rito, nonché espressione del rango e del ruolo
di individui appartenenti a quel ceto aristocratico che a partire dalla metà dell’VIII secolo a.C. iniziò ad
affermarsi con forza sempre maggiore. Un esempio evidentissimo della presenza delle aristocrazie rurali ad
ovest di Bologna è poi costituito dalle stele protofelsinee e dai segnacoli funerari con immagini antropomorfe
esposti. Simbolo e star del percorso espositivo è la ricostruzione a scala naturale della Tomba 2 di
Casalecchio di Reno, con stele protofelsinea e corredo originali.

Numerose tombe restituiscono  morsi equini, oggetti legati alla
bardatura del cavallo nonché riferimenti più o meno espliciti al suo possesso, esibiti all’interno di un complesso
rituale funerario che prevede la deposizione di offerte alimentari, di oggetti con funzioni squisitamente rituali,
caratterizzati da forme e decorazioni peculiari, e di oggetti sottratti alla sfera dei vivi mediante
defunzionalizzazione. Particolarmente interessanti, infine, i risultati delle analisi archeobotaniche effettuate in
sezioni di scavo limitrofe alle tombe. Gli studi pollinici, antracologici e carpologici dei campioni prelevati ai
margini delle sepolture villanoviane hanno reso possibile approfondire aspetti collegati non solo al contesto
rituale e funerario, ma anche alla vita quotidiana e alle attività che si svolgevano nell’area circostante la zona
del rinvenimento, consentendo di ricostruire il quadro ambientale e vegetazionale che faceva da sfondo alle

tombe e, più in generale, alle aree dalle Valli al Po tra l’VIII e il VII sec. a.C.
I contatti transappenninici tra la valle del Panaro
e la Toscana nel villanoviano appaiono, stando
all’attuale documentazione archeologica,
piuttosto evanescenti. Probabilmente per l’epoca è possibile ipotizzare come già attivo il percorso viario
costituito dalla valle del Serchio che attraverso la valle del Lima risulta collegata al Panaro.
Sul versante toscano l’attestazione più settentrionale è costituita dalla fase di VIII sec. a.C. dell’abitato del
Chiarone di Capannori nella piana di Lucca, i cui materiali presentano contatti con quelli bolognesi, ma anche
volterrani, alla quale segue una fase di ripiegamento e “chiusura” delle comunità locali nella fase
orientalizzante. Un altro importante referente per la valle del Panaro era probabilmente anche l’insediamento
di Pisa, attivo -secondo gli ultimi importanti rinvenimenti- già a partire dalla fase villanoviana.

Il Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani” nella Rocca dei Bentivoglio di Bazzano
La nascita nel 1873 del Museo Civico di Bazzano rappresentò l’esito felice di una stagione di scavi e scoperte
nel territorio della Valle del Samoggia, ad opera di illustri cittadini bazzanesi, ma anche di studiosi del calibro
di Arsenio Crespellani che per primi diedero un importante contributo alle ricerche archeologiche di questo
territorio.
Il nucleo principale dell’esposizione museale è costituito proprio dai reperti provenienti dagli scavi
dell’immediato periodo postunitario. Si tratta dei materiali preistorici in selce e ftanite dai poderi Bellaria e
Livello, i reperti dell’età del Bronzo dagli scavi sull’altura della Rocca, parte dei materiali della necropoli
etrusca “Fornace Minelli”e i reperti provenienti dai pozzi-deposito Casini e Sgolfo. Nel secolo scorso le
acquisizioni principali del Museo hanno riguardato l’età del bronzo, con i materiali dagli scavi di Ercole Contu
nell’area già interessata dalle ricerche ottocentesche, l’epoca romana, con la raccolta di reperti sporadici sia
dal territorio bazzanese, sia dalla Valle del Samoggia e le epoche medievale e moderna, con i materiali
rinvenuti nell’area della Rocca. I materiali del Museo sono stati oggetto di pubblicazione ad opera di autorevoli
studiosi, prima con un catalogo (1986) curato dalla prof. Sara Santoro Bianchi, poi in altri studi, tra i quali il
catalogo della mostra Il tesoro nel pozzo del 1994 e i recenti atti del convegno Archeologia nella Valle del
Samoggia svoltosi a Bazzano nel 2001. L’opera più recente è il catalogo “Il Museo Civico Archeologico
“Arsenio Crespellani” nella Rocca dei Bentivoglio di Bazzano”, curato da Rita Burgio e Sara Campagnari,
realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e presentato al
pubblico il 31 maggio 2008.
Promosso da:
Comune di Bazzano, Fondazione Rocca dei Bentivoglio e Museo Civico “Arsenio Crespellani” in
collaborazione con Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Istituti prestatori: Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto, Museo Civico Archeologico di Bologna, Museo
Civico Archeologico Etnologico di Modena, Museo Civico di Castelfranco Emilia, Museo Archeologico
Ambientale di San Giovanni in Persicelo, Museo Civico di Stellata di Bondeno e Soprintendenza per i Beni
Archeologici della Toscana
Enti finanziatori: Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Comune di Bazzano, Provincia di Bologna, IBC Istituto
per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e Fondazione Carisbo
Quando: da sabato 12 dicembre 2009 a lunedì 5 aprile 2010
Orari: martedì-venerdì 15-19 – sabato 9-12 e 15-19 -domenica 15-19. Chiuso lunedì, Natale e Capodanno
Ingresso: € 5,00 comprensivo di audio guida.
Possibilità di visite guidate per scolaresche e gruppi max 30 persone
Prenotazioni e visite guidate 339.7612628
Info: tel. 051 83 64 42 -83 64 05 museo@roccadeibentivoglio.ithttp://www.roccadeibentivoglio.it
Il catalogo della mostra è in vendita presso il bookshop della Rocca dei Bentivoglio
Via Contessa Matilde n. 10 a Bazzano (BO)
Carla Conti,
Ufficio Stampa Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
stampa.archeobo@arti.beniculturali.it
informazioni scientifiche di Luigi Malnati, Sara Campagnari e Rita Burgio
analisi archeobotaniche di Marco Marchesini

Maurizio Bonora a Cento

Dal 23 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010

M. Bonora, Adorazione, particolare

Mercoledì 23 Dicembre 2009, alle ore 18.00, s’inaugura alla Rocca di Cento la mostra personale di Maurizio Bonora “Epifanie”, con testi in catalogo di Gianni Cerioli e Marco Bertozzi.

La rassegna dedicata a Don Franco Patruno propone un ciclo di sculture e disegni di Maurizio Bonora. La mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento ha il Patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e dell’Associazione Bondeno Cultura e rimarrà visitabile fino al 28 Febbraio 2010.

Nativo di Ferrara, Maurizio Bonora si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e giovanissimo inizia ad esporre in sedi pubbliche e private sia in Italia che all’estero. Ha insegnato all’Istituto d’arte cittadino. Attivo in molti settori, dalla scultura alla pittura, dall’incisione alla scenografia, fino alla videoarte, nelle sue esposizioni emerge la qualità del suo percorso artistico ed il suo pensiero di ritenere l’opera d’arte comunicativa, momento vivo dell’incontro tra l’Artista e la società civile.

Agli orologi del tempo è sempre Natale. Eppure stupisce ogni volta che la festa ritorna, accolta da luci che isteriche occhieggiano nelle nebbie della pianura, trovare il vuoto dietro lustrini e consumi. Una sorta di gioco dei bilanciamenti si produce tra le buone intenzioni e le ritualità formali. È il desiderio di un giusto equilibrio, che richiede che ogni affetto sia reso senza mai forzare la mano. A don Franco in questa Epifania del 2009 gli amici portano i doni che più sono cari. Maurizio Bonora e Marco Bertozzi dicono con le parole e le immagini di Re Magi, di doni, della Madre e un Bambino. “Mauro” da tempo lavora e colloquia con sollecitazioni e voci che vengono da molto lontano. Lo fa con il tocco insuperabile che lo contraddistingue. Richiede alla materia di esprimersi senza diventare mai troppo pesante. Con le mani manipola terra e il cemento e tutto quanto può diventare plastico sotto le dita. Con un’immediatezza sorprendente narra per piccoli tocchi che mantengono la forza della spontaneità iniziale. La freschezza del modellato corteggia le forme, l’approccio espressivo coinvolge lo spettatore, lo colloca all’interno di un’azione teatrale in cui si valorizzano registri alti e tensioni nuove nella ricerca delle radici della vita dell’uomo. Torna così a interessare l’arte, gli artisti, gli spettatori quel punto di vista figurativo che è stato per molti versi, a torto o a ragione, espropriato dalla pratica dell’arte. Ogni elemento della rappresentazione riconduce a movimenti essenziali senza disperdersi in digressioni gratuite. Seguendo le immagini, gli archetipi tornano nel contemporaneo con forza inaudita. Solo riappropriandosi del peso della tradizione e riconducendo all’arte “figurativa” anche il più piccolo tassello che l’artista produce, ogni cosa torna a colloquiare con altre voci presenti e passate.
La grafite allora traccia, contorna, delimita, compone. Sul foglio bianco compaiono segni che danno ragione di altri segni e altri sensi. L’intensità che Maurizio Bonora realizza sul supporto permette di andare alla narrazione senza retorica e finzioni. Del tutto convinto, com’è, che l’immagine possa sostenersi da sola per la sua conformazione interna, per la sua essenzialità, per la sua poesia, per il suo lungo passato che dietro si porta.
Anche la scultura ha una sua levitas se, decantato ogni aspetto teorico, può fermare gli elementi che significano qualcosa per l’artista. La terracotta diventa colore. Senza mai fare perdere la tensione del tema,diventa colore il cemento. Aggetti e rientranze segnano un ritmo in accordo con i rialzi cromatici che all’interno della composizione compaiono. È da tempo che il nostro artista gioca nel campo della scultura la sfida di tenere uno stesso contenitore. Questi spazi sono la magistrale messa in scena dell’evento. Anche nell’arte si producono, infatti, delle rivelazioni improvvise. La nicchia accoglie e si apre di volta in volta ad ambientazioni completamente diverse. Qui la figura della Madre e del Bambino si complica con la presenza di altre figure. Sono i tre re magi che presentano al nato bambino i doni a questo effetto portati. In quelle nicchie Bonora ha racchiuso la vita del Cristo, ma ancor più il senso della figura della Madre. I doni che vengono offerti parlano dell’azione di disvelamento, di manifestazione, di apparizione della divinità. Eppure Maurizio accorda da tempo ogni attenzione a quella “forma innocente” che viene immolata. In questo consiste il dono segreto con cui il Bambino ricambia i doni dei Magi. Il suo contro dono è la Salvezza dell’umanità tutta intera. Solo per questo agli orologi del tempo è sempre Natale.

Gianni Cerioli

Ingresso libero.

Orari di apertura:
sabato, domenica e festivi, ore 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.30.

Daniele Cestari in Rocca

“A town experience”: una mostra sul tema della città dell’artista Daniele Cestari

Dal 23 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010

opera di D. Cestari

Si inaugura il 23 dicembre 2009, alle ore 18:00, presso la Rocca di Cento, la personale di pittura dell’artista ferrarese Daniele Cestari dal titolo “a town experience”.

Dopo una collettiva a Londra sempre nel mese di dicembre, l’artista propone una trentina di opere sul tema della città, che variano da olii di grandi dimensioni a opere su carta.

Daniele Cestari è consapevole che la sua carriera di artista è strettamente legata ai suoi studi universitari di architettura, che ha portato a compimento con una tesi di laurea in progettazione urbanistica. In questo contesto egli ha sviluppato la predilezione per l’aspetto fisico della città e per il paesaggio urbano. Cestari vede la città come la macchina più complessa che l’uomo abbia mai costruito: l’identità di questo singolare congegno consiste nella manifestazione, apparentemente inconoscibile, delle creazioni architettoniche. Ed è il vero carattere della città che egli cerca di esprimere attraverso i suoi dipinti.

La chiave per una loro possibile lettura sta nella predilezione per i luoghi più anonimi e remoti, nei quali l’unico aspetto dinamico è dato dalle automobili di passaggio e dagli effetti di luce e ombra. Un metodo di lavoro che consiste nell’amplificazione di questo potere urbano al suo stato primordiale, e che è evidente nel tratto dominante, con le pennellate rapide e le sagome appena definite degli edifici. Con l’impressione che, a vedere tutto ciò, sia un passante che osserva la città da un taxi.

Giorgio Palmieri di lui scrive: ” …Le strade dei suoi dipinti si aprono davanti a lui come promesse, i viali urbani si allontanano in prospettive diluite e precise, poche automobili attendono invisibili passeggeri. In quei palazzi, dietro quelle architetture, spesso di una precisione fotografica, si dipanano vite allucinate, esistenze che si chiudono in universi privati e illusori…”

Ingresso libero.

Orari di apertura:
sabato, domenica e festivi, ore 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.30.

I concerti del Ridotto

I CONCERTI DEL RIDOTTO
Ridotto del Teatro Comunale
Rotonda Foschini
Orario:
Orari diversi
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 5 euro
Dicembre
Informazioni
Tel. 0532 202675
teatro@comune.fe.it
23 dicembre, ore 16.00 Massimo Nesi violino; Ruth Pardo pianoforte
23 dicembre, ore 21.00 Basilica di San Giorgio Concerti in Basilica Accademia Corale Vittore Veneziani Città di Ferrara e Coro di San Gregorio Magno. Orchestra Città di Ferrara. Direttore Stefano Squarzina
http://www.teatrocomunaleferrara.it
cod. 05
STRAFERRARA Teatro in vernacolo ferrarese
Sala Estense
Piazza Municipale
Orario:
16.00
Ingresso: a pagamento
Dicembre
Informazioni
25 dicembre: La braghinara di G. Golinelli
26 dicembre: Du Meral da fnil di Marescotti – Spadoni
27 dicembre: Possia cuparat di M. Casellihttp://digilander.libero.it/Straferrara/index.html
cod. 25
Cinema
APOLLO MULTISALA
Cinama Apollo
Piazza Carbone 35
Orario:
Feriali: solo spettacoli serali; festivi: spettacoli pomeridiani e serali.
Ingresso: euro 7,50; Apollo 4 euro 6,50; lunedì feriali prezzo ridotto; giovedì euro 3,00 fino a 30 anni presso le sale 2, 3 e 4.
Dal 18 al 22 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 762002
Christmas carol di R. Zemeckis
Il mio amico Eric di K. Loach
L’uomo nero di S. Rubini
La principessa e il ranocchio di J. Musker e R. Clements
500 giorni insieme di M. Webb
http://www.arciferrara.org
cod. 01
UCI CINESTAR FERRARA
Cinema Cinestar
Via Darsena
Orario:
tutti i giorni spettacoli pomeridiani e serali; prefestivi anche spettacoli notturni
Ingresso: euro 8,00; ridotto euro 5,90
Dal 18 al 22 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 793011
Natale a Beverly Hills di N. Parenti (Proiettato in più sale)
Io e Marylin di L. Pieraccioni (Proiettato in più sale)
La principessa e il ranocchio di J. Musker e R. Clements
Astro boy di D. Bowers
Christmas carol 3D di R. Zemeckis
Cado dalle nubi di G. Nunziante
Dorian Gray di O. Parker
Jennifer’s body di K. Kusama V. M. 18
http://www.ucicinemas.it/cinemas/ferrara/index.php?idcinema=1616
cod. 02
S. SPIRITO
Cinema S. Spirito
Via Resistenza 7
Orario:
Venerdì ore 21.00, sabato e lunedì ore 20.15 – 22.30; domenica 18.30, 20.15, 22.30
Ingresso: euro 4,00; ridotto euro 3,00
Dal 18 al 21 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 200181
cinespirito@libero.it
Segreti di famiglia di Francis Ford Coppola

http://utenti.lycos.it/cinemasantospirito/

cod. 10
BOLDINI
Cinema Boldini
Via Previati 18
Orario:
Venerdì, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì: ore 21.00; sabato: ore 20.15, 22.30; domenica 18.00, 21.00
Ingresso: a pagamento
Dal 18 al 24 dicembre
Informazioni
Tel. 0532 241419-247050
Welcome di Philippe Lioret
http://www.arciferrara.org
cod. 20
Convegni e Conferenze

Architetture d'animo

Dal 23 dicembre 2009 al 24 gennaio 2010

M. Fabbri, Architetture d'animo 2, part.

Mercoledì 23 dicembre 2009, alle ore 17.00, presso la Rocca di Cento, si terrà l’inaugurazione di “Architetture d’animo”, mostra personale dell’artista centese Monica Fabbri.

Si tratta di un’esposizione di quadri su vari supporti, scenografie e sculture frutto del percorso artistico degli ultimi anni, ispirate alle neoavanguardie. I materiali utilizzati sono quelle delle scenografie. Percorrendo gli spazi espositivi ci si trova di fronti a spazi pittorici metafore di vari stati d’animo, con una corrispondenza di architettura e mondo interiore a metà tra realtà e fantasia, tra il figurativo e l’astratto.

Monica Fabbri è protesa in una ricerca continua di spazi fantasiosi ricreati attraverso l’utilizzo di materiali diversi, prospettive distorte, luci reali e fantastiche, supporti dalle diverse forme e spessori, materie pittoriche plurime e animazioni virtuali fotografiche; è  come se ognuna di queste realtà immaginarie catapultassero lo spettatore all’interno di stati d’animo diversi, ricordi ed emozioni parallelamente alle esperienze vissute e reinventate contemporaneamente.

Monica Fabbri nella sua ricerca pittorica e costruttiva che va avanti già da qualche anno, costruisce e de-costruisce città virtuali incasellando pezzi di vita vissuta a pezzi geometrici e cubici di fabbriche in disuso, visioni costruttiviste e geometriche miste ad uno studio attento sulla modalità architettonica e la strutturazione spaziale. I luoghi fantastici creati dal pennello, case e palazzi che si alleggeriscono in una materia che prende inizio da una valenza informale, spazi in mutamento costruiti su sfasamenti ottici a metà tra il sogno e la realtà – sia che siano fantomatiche città in movimento o brani di natura – si affastellano su prospettive volutamente sbilanciate, si rincorrono in velocità verso punti di fuga esterni al quadro, si trasformano in vedute sfuocate che suggeriscono volutamente un accurato e studiato disorientamento, mentre la materia pittorica si fonde con la lastra di metallo, leggera e sottile, quasi da sfogliare, come le pagine di un libro immaginario, come pagine impresse e ancora vive nella memoria. Monica Fabbri ci porta a viaggiare lungo i territori dell’immaginario, passando tra memorie ataviche delineate da cimeli antichi e statue unite alle suggestioni di un presente industriale e fiabesco al tempo stesso, il tutto modulato da un colore acceso che crea quel dinamismo e quello spaesamento e sfasamento percettivo tipico del ricordo di viaggio. Il segno diviene così linguaggio privilegiato per la pittura, veicolo di percezione suggestiva arricchito dai bagliori argentei del supporto di lamiera che affiorano dal fondo, dalle cangianze dei brillantini delle garze e del gesso che modulano effetti luminosi, retaggio di pratiche scenografiche; graffiato o stemperato sulla lastra in intrecci di linee e traiettorie devianti e deformate, si muove ardito nella visione caleidoscopica e fluttuante, alla ricerca perpetua della forma che dapprima embrionale arriva a poco a poco tradursi nel processo figurativo; anche nelle opere più scenografiche, si muove verso spazi prettamente fantastici con l’utilizzo di materiali diversi tra cui il collage per rendere il senso di stratificazione materica e servendosi anche dell’animazione per creare vere e proprie architetture dalle prospettive spaesanti e distorte. L’effetto finale per lo spettatore è quello di essere accompagnato, grazie anche alle suggestioni stranianti determinate dagli effetti di variazione della luce, lungo un percorso immaginario e fantasioso suggerito da questa meta-realtà parallela.
Francesca Baboni

I lavori di Monica Fabbri si prestano a varie interpretazioni :da memorie di evidente derivazione dalle avanguardie storiche, dalle maquette, i disegni e i bozzetti di origine cubofuturista,  suprematista, razionalista, a nuove situazioni percettive, negli ultimi lavori,  che permettono di aprire una scenotecnica inedita, una spazialità ambigua,  un regime percettivo diverso e modificato, come se fossimo in presenza di  capacità  visionarie e creative ibride che sono state implementate e contengono, al loro interno, un germe mutante, un virus, una struttura evolutiva  che sembra portarci verso reami surreali e onirici in parallelo, che contengono, però, nuove istanze visive, quasi una struttura frattale che oscilla dalle due – tre dimensioni a n-dimensioni ma che contiene, esattamente come nelle geometrie frattali classiche, per ogni livello raggiunto ed esaminato,  la stessa quantità d’informazioni.Questa spola continua dal 2D al 3D produce una specie di morphing concettuale, mettendo in evidenza skills e competenze che spaziano,  in un regime misto e pluridimensionale, sospeso   tra pittura, scultura e scenografia, e portano, comunque ad un diverso statuto scopico che sembra  l’anticipazione di una visione modificata e futuribile,  all’interno della produzione di forme artistiche  ri-orientate in modalità ultra-realistica, una forma di “Augmented Reality”, un complesso statuto percettivo che innalza la soglia di attenzione verso il  Mondo1 (Il Mondo dei fatti secondo l’accezione epistemologica di Karl Popper) e ci permette di precorrere nuove possibilità, ad esempio, la scoperta di strutture e architetture “aliene”; in questo caso ottenute con una visione rallentata e densificata, come immersa in qualche liquido, dove anche la spazializzazione è incerta, come se non fossimo più in grado di stabilire  e di localizzare esattamente la distanza, la dimensionalità e il reale sviluppo materiale e  ontologico di queste “archi-tetture” di origine sconosciuta che potrebbero anche provenire da qualche mondo lontano composto da geometrie non euclidee, oltre la terza dimensione, che produce una qualche forma di cristallizzazione dello sguardo e che prelude, forse, a quelli che sono i nostri più recenti esperimenti scientifici nel settore della fisica post-einsteiniana, ad esempio la possibilità di un rallentamento della velocità della luce (in laboratorio) e la manipolazione e sospensione del fascio di elettroni di  un  singolo raggio luminoso.
Marcello Pecchioli

Monica Fabbri, nata a Modena nel 1972, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti diplomandosi in scenografia nel 1996.  Vive a Cento e lavora nel suo atelier presso la fattoria didattica Motto di Massa Finalese (Mo). E’ fondatrice dell’ associazione socio culturale “La natura dell’arte” con la quale realizza progetti di didattica museale, teatrale e artistica presso le scuole, le cooperative ecc. Iscritta alla sezione Giovani d’Arte di Modena,ha lavorato come scenografa per diverse edizioni del Festival di Cabaret Emergente presso il Teatro Storchi e per il Museo Civico di Modena durante il Festival della Filosofia. Presso le Fondazioni dei Teatri Lirici di Pesaro, Ferrara, Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma ha realizzato  scenografie e attrezzeria teatrale. Ha lavorato per le scenografie del teatro di prosa per la compagnia “ la Zattera” di Concordia  e nell’ambito della scenografia televisiva, presso lo studio televisivo “Antoniano” di Bologna. Dal 2001 ha realizzato mostre personali a Bologna, Modena, Roma, Messina, Mantova.

Ingresso libero.

Orari di apertura:
sabato, domenica e festivi, ore 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.30.